No, quell’impegno aveva un fine importante: porre l’attenzione su un problema di interesse generale senza i condizionamenti della politica che anche in quella occasione si divideva tra interessi, forse anche legittimi, e altre forme di contrasto proprie e tipiche di quell’ambiente strano, obsoleto e fatiscente, quando non nauseabondo. Non è questione di colore politico perché la storia parla da sola ma quando le proposte vengono dalla base e dai cittadini per suggerire, prevenire e dare un contributo al bene comune, non si può far finta di nulla.
Tornando alle oltre cinquemila firme raccolte a favore della recinzione totale della villa comunale di Andria oggi è innegabile ammettere che se qualcuno avesse avuto la libertà e il buon senso di dare seguito a quel suggerimento tutto ciò che nel frattempo è accaduto e sta continuando ad accadere avrebbe potuto sicuramente essere evitato. Oggi capiamo che gli appelli al senso civico, al rispetto dei beni comuni e ad altre motivazioni rivelatesi infondate erano solo elemento di giustificazione di scelte che avevano alla base altre finalità.
Noi continuiamo ad essere convinti che la protezione della villa comunale di Andria debba passare attraverso la recinzione totale con servizio di guardiania che sia frutto di scelte in base a meriti e a competenze specifiche e non ad improvvisate e affidamenti a sistemi inutili di sicurezza che non servono a nulla se non a disincentivare la fruizione di quel luogo pubblico.
Da parte nostra rimaniamo dell’idea che si debba superare un grosso limite dell’amministratore pubblico il quale pensa di spendere poco e bene senza rendersi conto che quel poco alla volta va a creare un cumulo che porta a spendere molto di più di quanto si creda. Per la villa comunale è accaduto proprio questo e le continue varianti, modifiche, cambi di affidamenti, riprogettazioni e altre spese inutili hanno privato i cittadini andriesi di usufruire di quel bene anche se in verità quel luogo è aperto al pubblico da moltissimo tempo di fronte all’incuranza e all’indifferenza di tutti, anche di coloro che avevano ed hanno il compito di proteggerlo poiché si continua a dire che quello è ancora un cantiere (aperto al pubblico).
Consiglio Direttivo L.A.C. Libera Associazione Civica Andriese)
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