Gli interrogatori di garanzia dei 3 dipendenti del Comune, dinanzi al Gip Buccaro, si erano svolti lo scorso 25 marzo 2014. Affiancati dai rispettivi legali, i 3 dipendenti avevano rigettato tutte le accuse agli stessi attribuiti. Con l’odierno rigetto dell’istanza di revoca degli arresti domiciliari, il Gip ha confermato il parere negativo del Pm dr. Andrea Di Giovanni.
Come visibile dall’ordinanza del Gip, in un caso sarebbe emersa la doppia esigenza cautelare – per uno degli indagati – tanto per evitare la reiterazione del reato, quanto per ingiurie ed atteggiamento intimidatorio nei confronti di un ex dipendente del Comune di Manfredonia, che avrebbe presentato una denuncia sui presunti illeciti emersi nel settore Servizi Demografici.
I legali dei 3 dipendenti del Comune di Manfredonia, interessati dalle notifiche delle misure cautelari, hanno già presentato istanza al Tribunale del Riesame (Libertà), il cui Collegio – entro i prossimi 15 giorni – dovrebbe provvedere a fissare un’udienza in merito.
Si ricorda che sono 6 in totale gli indagati nell’ambito della operazione curata dai militari della Guardia di Finanza, compagnia di Manfredonia, guidati dal Comandante, Tenente Carmine Lenza. Si tratta di un’attività investigativa svolta interamente dalle Fiamme Gialle di Manfredonia, nella quale potrebbe aver avuto un peso importante la denuncia di un privato cittadino. Una denuncia in merito sarebbe stata addirittura presentata anche da una dei 3 cittadini interessati dalle notifiche delle misure cautelari. L’indagine delle Fiamme Gialle sarebbe al momento conclusa.
Si ricorda che l’ipotesi di danno erariale causato all’ente territoriale è stata, altresì, segnalata anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti per le conseguenti responsabilità di natura contabile.
Con recente decreto sindacale, il Comune di Manfredonia ha intanto escluso l’attuale dirigente del 1″ Settore “Affari Generali” (non iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta) – dalle competenze relative al Servizio “Servizi Demografici”.
g.defilippo@statoquotidiano.it
Purtroppo si applica il detto: “Chi sbaglia… paga !”
si ma in Italia pagano sempre i pesci piccoli:
evasione fiscale;
falso ideologici;
falso in bilancio (è ancora reato?)
truffa;
peculato;
droga
mafia
etc etc
Sicuramente chi ha sbagliato pagherà
Il Dirigente è stato spostato ad altro settore (buonasera, non abbiamo la nota ufficiale relativa allo spostamento che cita, grazie,ndr)… sanzionabile sotto diversi aspetti.