Foggia, 31 agosto 2020. “Come la provincia di Foggia è stata determinante per la vittoria di Emiliano nel 2015, così lo sarà per il centrodestra alle prossime regionali”. Franco Di Giuseppe accoglie all’hotel Cicolella Raffaele Fitto e i candidati della lista di Fdi. “Una lista competitiva, fiore all’occhiello della Capitanata”. “Una squadra già pronta da febbraio anche se qualcuno voleva rompere questa solidarietà – ha detto l’altro coordinatore provinciale Giandonato La Salandra, con riferimento, molto probabilmente, alla vicenda Di Donna– un percorso cominciato con Atreju nel 2018, intorno a Giorgia Meloni, e che si conclude con questa squadra verso le regionali e il governo nazionale. Questa è la casa di Fdi, dei liberali, dei cattolici”.
Sono stati presentati i candidati Nunzia Canistro, Bruno Longo, Antonio Giannatempo, Giannicola De Leonardis, Lello Castriotta, Giuseppe Pica, Francesco D’Emilio, Lucia De Lallo, “tutti interni a Fdi, se non sono amministratori hanno una storia nel centrodestra o provengono dalla socieltà civile”. Fitto “Ecco la squadra degli 8 candidati consiglieri di Fdi Foggia per le regionali”
“Sei qui per rilanciare la nostra terra – ha continuato Di Giuseppe rivolgendosi a Fitto- potevi restare nel tuo ruolo in Europa ma ci hai messo la faccia e il cuore, la Capitanata te ne sarà grata”.
Per l’on. Gemmato “la strada è non solo quella di vincere le regionali ma strutturare un partito forte in Puglia, far crescere una classe dirigente per la sfida successiva, vincere il governo nazionale liberata la Puglia”. E ha definito Fitto, “Il signore dei fatti contro gli slogan del centrosinistra”.
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Fitto ha ricordato che Di Giuseppe dal 2018 diceva che lui sarebbe stato il candidato per le regionali, ma non solo di sfera magica, politicamente parlando, si tratta: “E’ una leadership costruita con competenza e coerenza, anche dentro un confronto serrato. Questa unità del centrodestra, non di facciata, garantisce l’alternanza di governo. Noi ci candidiamo per governare non per parlare male degli altri, facendo una diagnosi anche severa e una proposta”.
Si è soffermato poi sulla sanità: “La vicenda Covid fa passare in secondo piano quello che è successo prima. Qualcuno mi indica un reparto di un ospedale che dopo le promesse elettorali è stato riaperto? o hanno riaperto i reparti ma hanno chiuso gli ospedali, mi sembra sia un dato oggettivo”. Nello specifico, “per la Capitanata sono mancate l’agricoltura e le infrastrutture ferme a 15 anni fa, la Puglia ha la più alta pressione fiscale in Italia, si è creato un mostro burocratico, un serie di agenzie per dare lavoro agli amici degli amici”.
L’unità del centrodestra, ritrovata, è il motivo su cui il candidato insiste dal primo momento, visti anche i precedenti: “Non mi sono candidato per ambizioni personali avendo un ruolo nei conservatori in Europa ma nella consapevolezza di prendere al volo unità questa unità. Non faccio promesse, il giorno dopo la vittoria ci sarà da rimuovere macerie ma cambierà un meccanismo clientelare, questa regione è luogo di gestione del potere”.
Lo sguardo alle vicende nazionali, al governo “pauroso” del voto e della vittoria del centrodestra. “Conte si è attivato per mettere insieme una coalizione in Puglia senza riuscirci, noi abbiamo dimostrato di aprire una stagione di governo che comincia con le regionali e va alle nazionali”.
Che coraggio!
Che faccia di bronzo!