La decisione della società del Foggia Calcio di introdurre i cosiddetti ‘mini-abbonamenti’ per le partite casalinghe ha scatenato l’ira delle tifoserie. Curva Nord e Curva Sud annunciano la loro diserzione dallo stadio, denunciando una manovra che considerano offensiva e distante dagli ideali del calcio popolare.
In una nota congiunta, le curve spiegano che la proposta di mini-abbonamenti, collocata a ridosso di due gare infrasettimanali, appare come un tentativo della società di avvantaggiarsi finanziariamente sfruttando la passione dei tifosi. Secondo le curve, i prezzi restano invariati per la singola gara e per la tifoseria ospite, rendendo la manovra inaccettabile.
“La passione per la maglia non può essere piegata a calcoli economici. Il calcio è uno sport popolare, accessibile alle famiglie e non solo a chi può permetterselo”, sottolineano i tifosi, ribadendo che l’ideale della tifoseria supera la voglia di sostenere la squadra a ogni costo.
Le curve attaccano direttamente la società, affermando che non spetta ai tifosi rimpinguare le casse per fallimenti di sponsorizzazioni o altre strategie aziendali. Per questo motivo, le curve rimarranno vuote e viene lanciato un appello alla città perché aderisca alla protesta, lasciando vuoti anche gli altri settori.
L’appuntamento è fissato per venerdì alle 19.30 davanti al Palazzo della Prefettura, per far sentire la voce della tifoseria e manifestare dissenso verso la gestione Canonico, a tutela degli ideali e della comunità rossonera.
Lo riporta foggiatoday.it.