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SANITA' Policlinico di Foggia: 1.555 interventi chirurgici e 25mila prestazioni da smaltire

Il piano per ridurre le liste di attesa prevede l’ottimizzazione delle risorse, con l’impiego di medici in attività straordinarie

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
28 Gennaio 2025
Capitanata // Cronaca //

Il Policlinico di Foggia ha avviato un piano ambizioso per il recupero delle prestazioni sanitarie arretrate, con l’obiettivo di abbattere le liste di attesa entro il 31 dicembre 2025. Il piano, che prevede il recupero di 25.318 prestazioni ambulatoriali e 1.555 ricoveri programmati chirurgici, è stato deliberato dalla Direzione Generale della struttura, con l’intento di rispondere alle crescenti esigenze sanitarie del territorio. Il piano prevede un’intensa attività aggiuntiva da parte dei professionisti sanitari. In particolare, sono stati programmati 13.921 ore per i dirigenti medici e 7.225 ore per il personale di comparto, con l’obiettivo di accelerare il recupero delle prestazioni pendenti.

Le ore di attività aggiuntiva saranno gestite con attenzione, tenendo conto di tre aspetti fondamentali: la disponibilità volontaria del personale, la compatibilità con le normative sull’orario di lavoro e il numero di prestazioni che ciascun medico può gestire in base alla tipologia di prestazione. Il piano, inoltre, sottolinea l’importanza della razionalizzazione dell’offerta e della selezione della domanda. La struttura ospedaliera si concentrerà sull’ottimizzazione del sistema di prenotazione, applicando le priorità indicate nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (Pngla). Si darà priorità alle prestazioni urgenti, brevi e differite, così come alle prestazioni per pazienti oncologici e affetti da malattie rare.

Le criticità nelle liste di attesa sono state amplificate dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19, che ha avuto un impatto significativo sul sistema sanitario regionale. Questo ha portato il legislatore a introdurre un Decreto Legge specifico per affrontare il problema. Nonostante gli sforzi, i tempi di attesa per alcune prestazioni continuano ad essere problematici, con molte prestazioni specialistiche che superano i 60 giorni. Secondo i dati raccolti, per ben 36 tipologie di prestazioni i tempi medi di attesa sono superiori ai 60 giorni. In particolare, prestazioni come la tomografia computerizzata (Tc) dell’addome e del torace, così come le risonanze magnetiche della colonna, registrano attese che superano i 200 giorni.

Il piano prevede che gli ambulatori vengano aperti anche nei giorni festivi, dalle 8:00 alle 20:00, con l’aggiunta di prestazioni extra. Tuttavia, alcuni ambulatori, come quelli di endocrinologia e neurologia, sono già impegnati in attività di alta specializzazione e follow-up per pazienti con malattie rare o degenerative. Anche per la radiodiagnostica, dove sono già previste prestazioni interne, si ricorrerà al lavoro straordinario. Nel caso in cui non sia possibile coinvolgere il personale attivo, verranno valutate altre soluzioni, come contratti con dirigenti medici in pensione o convenzioni con altre strutture del Servizio Sanitario Regionale.

Il recupero delle prestazioni avverrà seguendo una programmazione dettagliata, che darà priorità ai pazienti oncologici, affetti da malattie rare e quelli con il primo accesso in struttura. Sarà poi la volta dei controlli, per i quali, come per le prestazioni ambulatoriali, sarà rispettata la classificazione delle priorità U-B-D-P, così come stabilito dal Piano nazionale. I pazienti richiamati verranno inseriti in agende dedicate, in modo da garantire un trattamento prioritario per coloro che necessitano di prestazioni urgenti e per i nuovi accessi. L’obiettivo è completare tutte le prestazioni previste in 11.520 ore di attività. Il piano di abbattimento delle liste di attesa include anche i 1.555 interventi chirurgici programmati. Gli interventi sono stati suddivisi per classi di priorità, con un focus particolare sugli interventi di classe A (urgenti). In particolare, la carenza di dirigenti medici anestesisti ha reso necessario l’implementazione di prestazioni aggiuntive per garantire il recupero delle attività chirurgiche. Si stimano circa 3.600 ore di attività aggiuntiva per il personale anestesista.

Il piano di abbattimento delle liste di attesa rappresenta un impegno significativo da parte del Policlinico di Foggia per migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie e rispondere alle esigenze della comunità. Sebbene le difficoltà siano numerose, le azioni messe in campo mirano a ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità dell’assistenza, con un focus particolare sui pazienti più vulnerabili. La sfida è grande, ma il Piano offre una strada chiara per il recupero delle prestazioni arretrate e per la riorganizzazione dell’offerta sanitaria sul territorio.

Lo riporta foggiatoday.it

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