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GRANO DURO Grano duro, ecco le quotazioni del 2024 secondo la Borsa Merci di Foggia. I dati

Il prezzo del grano duro, in particolare per la tipologia Fino, ha chiuso il 2024 a 317-322 euro/tonnellata (ultima quotazione del 18 dicembre).

AUTORE:
Michele Solatia
PUBBLICATO IL:
9 Gennaio 2025
Cronaca // Economia //

Le quotazioni del grano duro per l’anno 2024, pubblicate dalla Borsa Merci di Foggia, presentano un andamento significativo, caratterizzato da fluttuazioni legate a vari fattori di mercato, tra cui la domanda, l’offerta e le condizioni climatiche. Il listino, che offre una panoramica completa dei prezzi del grano duro, rivela come il settore agricolo, e in particolare la produzione cerealicola, continui a essere una delle colonne portanti dell’economia agricola pugliese, con il grano duro che svolge un ruolo cruciale nella produzione di pasta, un alimento di base riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Quotazioni del grano duro nel 2024
Il prezzo del grano duro, in particolare per la tipologia Fino, ha chiuso il 2024 a 317-322 euro/tonnellata (ultima quotazione del 18 dicembre). Questo dato riflette una stabilità generale, sebbene con qualche oscillazione nei mesi precedenti. Ad esempio, già a partire dal mese di dicembre, il valore del Fino era rimasto invariato, oscillando tra i 317-322 euro/tonnellata anche nelle prime settimane del mese. Tuttavia, nel corso dell’anno, i valori erano saliti a 320-325 euro/tonnellata in più occasioni, come il 27 novembre, il 20 novembre, o il 13 novembre, mentre un aumento significativo si era registrato a partire dal 3 luglio, con quotazioni che raggiunsero 331-336 euro/tonnellata. Un’altra spinta ai prezzi si era avuta a giugno, dove i listini avevano toccato 337-342 euro/tonnellata per alcune settimane. Questa flessione e successiva risalita testimoniano una continua volatilità, ma anche una certa tenuta di mercato.

Il mese di maggio 2024, ad esempio, ha visto il grano duro Fino quotato a 350-355 euro/tonnellata, valori che avevano riflesso una certa tensione sui mercati internazionali e una domanda stabile. Il picco massimo del Fino era stato raggiunto tra gennaio e febbraio 2024, con una quotazione che variava tra 372-377 euro/tonnellata, raggiungendo i 390-395 euro/tonnellata a fine gennaio. Questi livelli, comunque, erano inferiori ai valori record del 2023, quando si era superato anche il 400 euro/tonnellata.

Nel 2024, anche il Grano Buono Mercantile ha visto delle oscillazioni di prezzo, chiudendo l’anno a 305-310 euro/tonnellata. La stabilità in questa fascia di prezzo è stata particolarmente evidente nelle ultime settimane dell’anno. Anche il mese di novembre ha avuto quote stabili tra i 305-310 euro/tonnellata, mentre la quotazione del Grano Buono Mercantile è salita leggermente a 310-315 euro/tonnellata a partire da ottobre, per poi tornare sui livelli precedenti. Il Grano Mercantile, dal canto suo, ha registrato valori che si sono mantenuti più stabili, fermandosi su una fascia tra 295-300 euro/tonnellata, con leggere fluttuazioni durante l’anno che non hanno mai superato la soglia dei 305 euro/tonnellata.

L’andamento del Grano Biologico
In un contesto più orientato verso la sostenibilità e la crescente attenzione verso i prodotti biologici, il Grano Duro Biologico ha visto un andamento particolarmente interessante. Le quotazioni di quest’ultima tipologia sono state tra le più alte, chiudendo l’anno 2024 a 380-385 euro/tonnellata. Questo dato rispecchia l’interesse crescente per il biologico, non solo in Italia, ma anche sui mercati internazionali, dove la domanda per cereali coltivati senza l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici è in aumento. Il prezzo del grano duro biologico è aumentato notevolmente nel corso dell’anno, partendo da 357-362 euro/tonnellata nel mese di marzo e salendo a 397-402 euro/tonnellata a febbraio, prima di stabilizzarsi, come accennato, a 380-385 euro/tonnellata a fine anno.

Analisi del mercato e le prospettive future
L’andamento delle quotazioni di grano duro nel 2024 evidenzia l’importanza di vari fattori che influenzano il mercato, come le condizioni climatiche, l’andamento della domanda sia a livello nazionale che internazionale, e le dinamiche di produzione agricole. L’Italia, e in particolare la Puglia, continua a essere uno dei maggiori produttori di grano duro a livello europeo e mondiale, e le oscillazioni dei prezzi mostrano chiaramente come questo settore sia sensibile alle fluttuazioni dei mercati globali.

La stabilizzazione delle quotazioni nelle ultime settimane di dicembre, e soprattutto la tenuta delle quotazioni per il Fino e il Biologico, suggeriscono che il mercato stia entrando in una fase di relativa calma, dopo i picchi dei mesi precedenti. Tuttavia, non si può escludere che, come accaduto nel 2023, i prezzi possano subire ulteriori rialzi a causa di fattori esterni imprevedibili, come eventi climatici estremi o una variazione nelle politiche agricole europee.

Le prospettive per il 2025, dunque, restano incerte ma con una forte attenzione all’evoluzione del mercato, alla sostenibilità della produzione, e all’adattamento alle nuove richieste dei consumatori, in particolare per i prodotti biologici. Il mercato del grano duro rimarrà fondamentale per l’economia agricola pugliese, e la Borsa Merci di Foggia continuerà a svolgere un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella pubblicazione delle quotazioni, per guidare gli operatori del settore verso decisioni consapevoli. Lo riporta agricoltura.it.

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