In questi giorni di festa, in cui si moltiplicano gli auguri e si accendono le luci delle celebrazioni, il pensiero corre inevitabilmente a chi vive il Natale in condizioni di sofferenza, spesso invisibile agli occhi di molti. Tra questi, ci sono i figli di coppie separate o divorziate, costretti a fare i conti con conflitti familiari che si ripercuotono inevitabilmente su di loro, sottraendo la serenità che dovrebbe caratterizzare questo periodo dell’anno.
La realtà dei “figli contesi” è drammaticamente diffusa, e non si tratta di demagogia: è un problema concreto che chi lavora come me nel campo delle separazioni e dei divorzi conosce bene. Bambini e ragazzi, spesso ridotti a strumenti di ritorsione tra genitori incapaci di separare il ruolo genitoriale dai rancori personali, trascorrono le festività tra tensioni, divieti e assenze forzate.
Lontani dall’atmosfera di pace e amore che il Natale dovrebbe rappresentare, molti di loro si trovano intrappolati in dinamiche conflittuali, costretti a scegliere o, peggio, a essere scelti da genitori che fanno del tempo trascorso con i figli un’arma di contesa.
Una necessità impellente: l’avvocato dei minori
Per chi opera nel settore legale, in particolare nel diritto di famiglia, è chiaro che una delle principali carenze del sistema attuale sia l’assenza strutturata e sistematica di una figura che rappresenti esclusivamente gli interessi dei minori. L’avvocato dei minori, già previsto in alcuni ordinamenti esteri, rappresenterebbe un passo avanti fondamentale verso la tutela dei diritti dei più piccoli, troppo spesso trascurati nelle battaglie giudiziarie tra adulti.
Timidamente è stata introdotta la figura del “curatore speciale”. Questa figura professionale, terza e imparziale, avrebbe il compito di dare voce ai minori, garantendo che le loro esigenze e i loro desideri vengano realmente considerati nei procedimenti di separazione e divorzio. Non si tratta solo di un’innovazione normativa, ma di un cambio di paradigma culturale: mettere al centro i diritti dei figli significa ridurre i danni collaterali delle separazioni conflittuali e, soprattutto, restituire loro quella serenità che dovrebbe essere un diritto fondamentale.
Un pensiero ai figli contesi
A loro, ai figli contesi, va il pensiero in questi giorni di festa. Ai bambini e ai ragazzi che vivono il Natale con il cuore diviso, spesso in solitudine emotiva, costretti a subire decisioni che non li riguardano eppure li segnano profondamente.
L’augurio, per loro, è che il futuro porti una nuova sensibilità, un sistema che sappia proteggerli davvero, e genitori capaci di mettere da parte i rancori per amore dei propri figli. Perché il Natale, con tutto ciò che rappresenta, sia davvero di tutti, senza esclusioni.
Forza, ragazzi. Un giorno, questa battaglia sarà vinta.”
Avv. Nicola Mauro Palumbo