Edizione n° 5819

BALLON D'ESSAI

ESECUTIVO // Manfredonia, ‘Noi Moderati’: costituito il primo esecutivo cittadino
10 Settembre 2025 - ore  10:40

CALEMBOUR

RIVOLTA // Foggia, tifoserie in rivolta contro i ‘mini-abbonamenti’
10 Settembre 2025 - ore  10:04

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Lettera aperta dalla rete a tutti i sindaci italiani

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Dicembre 2011
Eventi //

Interno Palazzo San Domenico (ST)
Bari – UNA grande iniziativa proposta da uno dei gruppi più attivi del veb la “rete di cittadini liberi “ informare tutti i sindaci e tutti i cittadini italiani, che esiste una legge che prevede la partecipazione attiva delle associazioni e dei cittadini e che nel caso non venga applicata un qualsiasi cittadino può far decadere il sindaco. Ora immaginiamo settori strategici della vita di una comunità ,scelte energetiche,rifiuti,scelte ambientali, cementificazioni, speculazioni. Settori dove il solito gruppetto di predatori affaristi si muove nell’ombra e in maniera sotterranea, cosa farebbero questi signori se dei cittadini puntualmente stanno a verificare e a controllare gli atti? E continuamente chiedono spiegazioni sulle scelte amministrative strane? E nel caso qualcuno faccia il furbo pronti a chiedere petizioni e referendum? Sicuramente gli illeciti e gli abusi si limiterebbero e si avrebbe una maggiore trasparenza.

La vera domanda che occorre farsi è questa: ”Come mai questa legge è stata volutamente ignorata in questi anni? Ripeto volutamente ignorata…ma grazie agli amici della rete di cittadini liberi tutto questo è venuto a galla ,ed è venuta questa bella iniziativa di informare tutti i comuni italiani di questa legge e chiedere a tutti i comuni italiani di applicarla, ora allego la lettera integrale che sta per essere mandata a tutti i sindaci italiani.


“Egregio Signor Sindaco,
siamo un gruppo di cittadini che operano nel web con l’obiettivo di rimuovere tutti quegli ostacoli che impediscono, a tutt’oggi, la presa di coscienza dei diritti e dei doveri che regolano e tutelano lo svolgimento della vita sociale nella comunità. Ci siamo accorti che la maggioranza dei cittadini italiani ignora che c’è una legge dove l’art. 70 contempla che i cittadini possono pretendere che i sindaci decadono se non attuano l’art. 8 della legge 267/2000. Ora l’applicazione di questa legge, ignota a tutti, consentirebbe di poter partecipare attivamente alla vita del proprio Comune e della propria circoscrizione, e soprattutto evitare che decisioni importanti le prendano in pochi soprattutto in settori strategici della vita di una comunità, rifiuti, urbanistica, inceneritori, trasporti, servizi, occupazione.

L’oscuramento delle regole democratiche è il primo passo verso la criminalizzazione delle regole amministrative poi viene il resto. I soliti noti e i soliti ignoti che controllano tutto e tutti. Lei certamente conoscerà l’art. 8 succitato e, sulla partecipazione popolare, si dice che i Comuni valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all’amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto.

Nel procedimento relativo, all’adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalità stabilite dallo statuto, nell’osservanza dei principi stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, anche, previsti referendum su richiesta di un adeguato numero di cittadini.

Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono riguardare materie di esclusiva competenza locale e non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali. Lo statuto, ispirandosi ai principi di cui alla legge 8 marzo 1994, n. 203, e al decreto legislativo 25 luglio 1999, n. 286, promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini dell’Unione Europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti.

Noi pensiamo che ora bisogna pretendere che i Comuni inseriscano nei regolamenti e negli statuti gli strumenti di attuazione dell’ art. 8:
– per promuovere le libere forme associative,
– per promuovere alla gestione del Comune la partecipazione dei cittadini,
– prevedere le procedure per l’ammissione di proposte petizioni e istanze da parte dei
cittadini,
– consentire i controlli e l’accesso agli atti da parte dei cittadini,
– prevedere regole per referendum,
– prevedere i tempi per le petizioni e istanze, con sanzioni in caso di inadempimento.

Questa lettera verrà inviata a tutti i Comuni italiani per conoscere l’applicazione di tale art. 8. Se Lei è fra quei Comuni dove questo articolo è applicato, non avrà niente in contrario a farci pervenire la sua posizione e consentirci, così, di analizzare la situazione a livello nazionale, onde poter procedere alla mappatura della stessa.
Certi che collaborerà a questa ns. richiesta, restiamo in attesa di un Suo gradito riscontro e La salutiamo distintamente”, rappresentanti della Rete di cittadini liberi.

(A cura di Alfredo D’Ecclesia)

20 commenti su "Lettera aperta dalla rete a tutti i sindaci italiani"

  1. Ma dai … non sapevo … Cribbio è importantissimo! Ecco un modo per utilizzare al meglio il potenziale infinito della rete! Ci affrancheremo prima o poi sia dal petrolio che dalla politica attuale! Avremo sempre bisogno in futuro di energia e di istituzione… MA DIVERSE dalle attuali! Faccio tam tam in rete immediatamente!
    Grandi!
    Elena

  2. Elena puoi anche cercare il gruppo e iscriverti,il gruppo vuole oltre che informare mettere insieme tutti i cittadini italiani per difenderci da questi predatori che hanno distrutto il paese.

  3. Questa notizia deve girare molto di più nella rete, bisogna che tutti aiutino a diffonderla il più possibile e con tutti i mezzi possibili. Abbiamo in mano un arma molto potente che dobbiamo saper usare fino in fondo ma sembra che a tutti quanti gli inca@@ati neri, quelli che bestemmiano continuamente e si dileggiano in mille improperi contro governi e caste varie oltre a postare notizie varie altro non si permettono. Non comprendo.

  4. Hai ragione Maurizio questa legge consentirebbe quella partecipazione negata,fondamentale per le scelte importanti delle comunità.

  5. Esatto, bisogna cominciare a muoversi, far capire che è il popolo che comanda ma è dura, sembrano tutti assopiti tante lagnanze e poca azione,…..purtroppo.

  6. BRAVISSIMI !! ADESSO LI ABBIAMO IN PUGNO…SI SENTIRANNO IL FIATO SUL COLLO E NON SI AZZARDERANNO PIU’ A FARE I FURBI. AVANTI COSI’ MA ALZIAMO UN PO’ IL TIRO ORA E SOPRATUTTO DOBBIAMO ESSERE UNITI PIU’ CHE MAI !!!!!!!!

  7. Io credo che la rete faccia già sentire il fiato sul collo a tutti i primi cittadini del nostro paese.
    La resistenza continua!

  8. questa iniziativa è lodevole nelle intenzioni, ma non vedo come noi senza potere pssiamo avere vantaggi nel rivolgerci a uno stato che non è il nostro, ma è uno strumento delle famiglie padrone contro di noi. lo stato non siamo noi, lo stato è contro di noi. ogni comportamento di questo stato, sia esso camuffato da finte scelte democratiche, o apertamente ademocratico (come il non eletto governo Monti), o sfacciatamente contra legem, SARA’ SEMPRE CONTRO IL POPOLO E A FAVORE DELLE FAMIGLIE PADRONE DELLO STATO E DEI LORO LACCHE’ DEL POLITBURO. LA DEMOCRAZIA NON E’ CHIEDERE, RIVOLGERSI AI SERVI DEI PADRONI. LA DEMOCRAZIA E’ LIBERTA’ DA STATI, TASSE, BUROCRAZIA, OBBLIGHI PREVIDENZIALI, VESSAZIONI PUBBLICHE CONTRO DI ME, CONTRO LA MIA FAMIGLIA, CONTRO LA MIA PROPRIETA’ PRIVATA, CONTRO IL MIO CLAN PARENTALE, CONTRO LA MIA COMUNITA’ LOCALE (.NON RAPPRESENTATA MA VESSATA DA SINDACI O ALTRO)
    Le famiglie dell’alta borghesia negli ultimi 3 secoli hanno eliminato l’aristocrazia (i padroni di ieri) e sono divenute i padroni di oggi.
    All’interno della stessa massoneria (internazionale) la fazione vincente è purtroppo quella statalista la quale ha tradito gli apprezzabilissimi ideali liberisti degli inizi, divenendo uno strumento nelle mani delle famiglie padrone del mondo. La c.d. “cosca perdente” all’interno della massoneria, quella liberista, “finanziaria” e mercatista, quella fedele agli antichi ideali, dovrebbe uscire maggiormente allo scoperto e rivendicare il consenso popolare. (Chi vuol capire, capisca…)
    Parlare di liberalismo politico non ha quindi piu’ senso. Il liberismo, o liberalismo economico, dovrebbe essere cio’ che consente la mobilita’ sociale.
    Mobilita’ sociale che e’ il peggior nemico delle famiglie oggi al potere, le quali usano lo strumento “stato” per bloccarla, tramite tassazione, inflazione, contributi obbligatori, barriere all’entrata, obblighi, divieti e quant’altro…
    Quindi solo una democrazia vera puo’ sbloccare la situazione. La democrazia elettiva, delegata, e’ una finta democrazia, serve a far eleggere chi vuole il padrone.
    L’unica vera democrazia e’ la democrazia diretta, ben possibile anche per contesti ampi, quali stati e regioni.
    Se non si attua la preliminare condizione di una democrazia diretta, e’ perfettamente inutile parlare di liberismo: equivarrebbe a mettersi in mezzo a una strada porgendo il portafoglio aperto ai passanti, sperando che nella loro discrezione ci lascino quanti piu’ euro possibile… il che e’ quello che stiamo facendo.
    Non c’è alcuna differenza tra una destra statalista e una sinistra socialcomunista statalista: sono entrambe CONTRO IL POPOLO e serve dei dominanti del momento. Chi è IL POPOLO? Tutti coloro che, indipendentemente dal loro livello di ricchezza, NON HANNO POTERE, non possono cioè usare lo stato, il fisco, l’emissione di moneta per imporre agli altri prestazioni patrimoniali o fisiche. Tasse, contributi previdenziali obbligatori, inflazione, debito pubblico, spesa pubblica, vessazioni burocratiche e normative sono tutti STRUMENTI DELLA NUOVA SCHIAVITU’.Nel frattempo dobbiamo tutelare le nostre famiglie, i nostri figli, i nostri risparmi, le nostre proprietà, dallo stato e dalle famiglie padrone dello stato. La protezione individuale è la prima giustissima difesa, ma dobbiamo anche unirci, coalizzarci, organizzarci… LORO sono uniti, coalizzati, ORGANIZZATISSIMI e molto furbi… e vogliono tenerci divisi, atomizzati, senza la protezione della nostra proprietà, della nostra famiglia, del nostro clan parentale, delle nostre piccole comunità locali. Comportiamoci correttamente, probamente, cortesemente con la gente comune, coi senza potere come noi. Non lasciamo che i nostri figli vengano rincoglioniti da mode e abitudini attentamente studiate fin nei minimi particolari per dividere e distruggere le nostre famiglie. Non litighiamo coi nostri parenti, ma stiamo con loro in stretto contatto e aiutiamoci reciprocamente. Famiglie divise sono famiglie deboli, facilmente derubabili dei loro averi dallo stato e dalle famiglie padrone. Non litighiamo col nostro vicino di casa, ma uniamoci a lui per controllare il condominio, invece di lasciarlo nelle mani di qualche amministratore, magari di dubbia onestà. Non deleghiamo, non lasciamoci amministrare…
    Un vecchio slogan di sinistra, eppure valido: el pueblo unido jamas sera vencido, neanche dai governi (non eletti, non da noi votati) dei baroni universitari ovviamente keynesiani, statalisti e tassaioli.
    Filippo Matteucci – Economista
    TP Federazione Liberista

  9. Filippo entra nel merito della questione c’è una legge mai applicata,una volta applicata i cittadini potrebbero limitare i danni su scelte sbagliate e interagire direttamente con gli amministratori…porterebbe a una vera rivoluzione culturale…

  10. IL 23/O2/2012 IL TAR PIEMONTE SI PRONUNCERA’ SU UN RICORSO, PRESENTATO DA ALCUNI CITTADINI DI LA MORRA -provincia di Cuneo- A SOSTEGNO DI ALTRI 1050, FONDATO SU QUESTO DIRITTO VIOLATO DALLA GIUNTA DEL LORO COMUNE!

    FORZA LA MORRA! FORZA ITALIA!

  11. Attenzione a non cadere nella demagogia. Che i cittadini devono essere informati con una migliore , efficace e semplice pubblicità sugli argomenti di governo locale, sono pienamente d’accordo, ma faccio presente a tutti che all’interno dei Consigli Circoscrizionali, Comunali, Provinciali esistono specifiche commissioni dove le associazioni e gli stessi cittadini possono partecipare . Inoltre esistono ancora fisicamente le bacheche dell’ Albo Pretorio in ogni sede di Comune o Provincia nonché dal 1º gennaio 2011 anche on-line. dove vengono pubblicati gli atti per i quali è obbligatoria la pubblicità legale e un qualsiasi cittadino può impugnarli. Io credo che stia a noi cittadini partecipare e portare il nostro contributo alla collettività con maggiore responsabilità chiudendola con il farci la lotta per partitocrazia.

Lascia un commento

“Non c'è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente.” Virginia Woolf

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.