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Spesa comunitaria, Vendola: il Sud minacciato dalle politiche di Tremonti

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
2 Novembre 2011
Economia //

Il governatore pugliese Nichi Vendola (ST)
Bari “ABBIAMO dimostrato che il Mezzogiorno d’Italia non può essere eternamente raccontato come un girone dell’inferno dantesco, privandolo delle sue luci e coprendolo soltanto di ombre. Il Sud è tante cose, oggi in questa conferenza stampa presentiamo un Sud che è orgoglioso di farcela”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presentando questa mattina, insieme agli Assessori Nicola Fratoianni e Alba Sasso (ne riferiamo in altra nota, ndr), i dati sulla spesa comunitaria al 31 ottobre 2011 (termine previsto dalla delibera Cipe 1/2011).

“Tuttavia – ha proseguito Vendola – noi ci sentiamo minacciati, il Sud è minacciato dalle politiche del Ministro Tremonti. Le notizie che arrivano da Roma sono inquietanti: l’idea che qualcuno pensi di togliere al Sud gli 8 mld di euro del cofinanziamento che lo Stato fa rispetto ai fondi comunitari, per noi è come sentire suonare le campane a morto”. Le “campane” suonano nella lettera d’impegni inviata nei giorni scorsi dal Premier Silvio Berlusconi alla Commissione Europea, con la quale si annuncia “una riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale dei programmi comunitari”. “L’argomento antico – ha spiegato Vendola – è che il Sud non spende e non sa spendere, e che noi meridionali siamo tutti dei “cialtroni. Oggi noi presentiamo dei dati che sono la dimostrazione dell’esatto contrario: siamo capaci di spendere e rendicontare. Dimostriamo che noi regioni del Sud spendiamo molto meglio, ad esempio. dei Ministeri e delle Agenzie Ministeriali, che siamo in grado non solo di rispettare gli impegni presi con Bruxelles e con Roma, ma anche di fare molto meglio rispetto agli obblighi assunti; per questo, vorremmo continuare a lavorare, come abbiamo fatto in questi mesi, in sintonia con il Ministero degli Affari Regionali e con il Ministro Fitto. Si tratta di mld di euro che diventeranno cantieri, posti di lavoro, infrastrutture necessarie per crescere”. Secondo Vendola “il Governo non può toglierci tout court 2 mld di euro, perché per noi si tratta di un dato acquisito. Per noi quel treno è già partito, lo abbiamo messo sui binari e i Comuni hanno iscritto a bilancio le quote di finanziamento legate a progetti importanti”.

“Noi – ha concluso Vendola – intendiamo mandare un messaggio molto chiaro a tutta la classe dirigente pugliese e meridionale e ai parlamentari di tutti i colori politici: attenti il Sud è stato beffato fin troppo, ci hanno ridotto in maniera consistente i trasferimenti ordinari, abbiamo subito delle incursioni piratesche al nostro Fas, come se il Fondo per le Aree Sottoutilizzate fosse un bancomat per tutte le politiche del Governo. Abbiamo lavorato con un pezzo del Governo nello spirito della leale collaborazione, nella consapevolezza che se cresce il Mezzogiorno cresce il Paese. Se, però, qualcuno pensa di puntarci ancora una volta la pistola alla tempia e sparare un colpo che per noi sarà mortale, la reazione del Sud sarà dura e determinata, a difesa non solo delle nostre popolazioni, ma del Paese, perché se non torna a crescere il Sud, l’Italia non va da nessuna parte”.


Lettera a Berlusconi.
( Focus)

Avanzamento dei lavori. Avanzamento dei lavori


FRATIOIANNI E SASSO.
GLI assessori Nicola Fratoianni (Attuazione del Programma) e Alba Sasso (Formazione) hanno partecipato questa mattina alla conferenza stampa del presidente Vendola in materia di spesa comunitaria. Secondo Fratoianni “La Puglia è la regione dell’obiettivo convergenza più avanti rispetto agli impegni di spesa. In una fase di riduzione delle risorse, aver impegnato e speso secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria, è un grosso risultato per il quale bisogna ringraziare la struttura e i dipendenti regionali che hanno permesso la rendicontazione”.

Fratoianni ha ricordato come dal 2011 occorre rendicontare entro il 31 maggio gli impegni di spesa al 100% ed entro il 31 ottobre la spesa effettiva del 70%. “Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti – ha detto l’assessore – e questo è un ottimo precedente in vista del passaggio verso la programmazione del 2014, perché una Regione virtuosa potrà avere più peso nelle trattative senza avere alcuna sanzione”. Alla conferenza di questa mattina hanno preso parte anche il direttore d’area Davide Pellegrino e i dirigenti regionale Pasquale Orlando e Giulia Campaniello. Anche l’assessore Sasso ha ringraziato per l’impegno il personale regionale “cha ha deciso di partecipare a questa sfida, una vera e propria corsa ad ostacoli. Il raggiungimento degli obiettivi di spesa è la dimostrazione che non c’è solo un Mezzogiorno che non sa spendere i fondi europei. Il Fondo sociale europeo è senz’altro più piccolo del Fesr, ma ha dato alla Puglia iniziative che ci invidiano altrove, come “Diritti a scuola”, che ha dato lavoro agli insegnanti precari e che – ad esempio – ha migliorato del 6% le performance in matematica degli alunni pugliesi, o “Ritorno al Futuro”, vero fiore all’occhiello per la formazione post laurea. Insomma i soldi dei pugliesi sono soldi spesi bene, tenendo la crescita come obiettivo”.

Redazione Stato@riproduzione riservata

1 commenti su "Spesa comunitaria, Vendola: il Sud minacciato dalle politiche di Tremonti"

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