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Sangalli Manfredonia, “vetro fuori alle nostre condizioni: pagare i dipendenti”

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Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Settembre 2015
Manfredonia //

Manfredonia/Monte Sant’Angelo – “RIVOLGIAMO un appello a tutta la forza politica e istituzionale della Capitanata, dagli onorevoli ai consiglieri regionali, dal Prefetto al presidente della Provincia di Foggia, dal sindaco di Manfredonia a quello di Mattinata fino ai partiti di Monte Sant’Angelo, affinchè sostengano i lavoratori della Manfredonia Vetro nel presidio in corso con il quale si cercherà di evitare, giovedì mattina 17 settembre, il trasferimento del vetro attualmente presente nello stabilimento in area ex Enichem, pari a circa 20mila tonnellate per un valore di 6 milioni di euro, come preannunciato in alcuni telegrammi inviati dalla società e già ricevuti dai dipendenti impegnati nel reparto magazzino. Come sindacati siamo disponibili a fare uscire del vetro dal nostro stabilimento solo se dalla vendita dello stesso si riuscirà a pagare i dipendenti che dalla cessazione delle attività del forno di produzione (dicembre 2014) non hanno ricevuto un euro, oltre quelli attualmente in attività da 4 mesi senza stipendio (lavoratori Magnetronico e Satinato, circa una quarantina sono attualmente in Cigo). Dalle ore 6 di giovedì 17 settembre sarà attivo il presidio, in continuazione di quello notturno. Rispetto per i lavoratori, innanzitutto”. E’ quanto dice a Stato Quotidiano Vittorio De Padova, Rsu Filctem della Manfredonia Vetro.

FOCUS VERTENZA. Domani atteso Michele Emiliano in Comune a Manfredonia. ”Ho appena ricevuto la risposta del Presidente della Regione Michele Emiliano, sulla richiesta di un incontro con istitutuzioni e lavoratori sulla Vertenza Manfredonia Vetro, l’incontro si terrà il giorno 16 settembre alle ore 10.30″. E’ quanto ha scritto l’11 settembre sulla propria pagina facebook il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi. “Michele Emiliano, sulla questione Manfredonia Vetro il clima sta diventando incandescente: i commissari hanno deciso di ritirare il materiale in deposito per la vendita. Ti prego di trovare il tempo di venire a Manfredonia per incontrare tutti i lavoratori. Nemmeno con il sangue uscirà una sola lastra di vetro se non sarà garantito un futuro ad un’azienda per la quale oggi nessuno sta dimostrando interesse, a differenza di quello che sta accadendo in Friuli”, conclude il sindaco.

FOCUS VERTENZA. Relativamente alla vertenza, si ricorda come il 3 agosto 2015 era stato firmato l’accordo per la cassa integrazione in favore dei lavoratori della Manfredonia Vetro.

Da raccolta dati, il 24 luglio 2015 il Tribunale di Treviso ha ammesso la Sangalli Vetro Manfredonia Spa alla procedura di concordato preventivo liquidatorio. “Il piano concordatario – come riportato dalla ‘Tribuna di Treviso’ – prevede di coprire gli oltre 90 milioni di euro di debito attraverso la cessione di beni mobili e immobili della società“. L’adunanza dei creditori è stata fissata per il prossimo 4 novembre 2015, alle ore 15, presso la sezione fallimentare del Tribunale di Treviso. “Per i chirografari si ipotizza una percentuale di pagamento molto bassa: cinque e mezzo per cento“.

Per la Sangalli Vetro Magnetronico srl e la Sangalli Vetro Satinato srl l’analoga proposta di concordato liquidatorio dovrebbe essere presentata il 17.09.2015 (analoga data prevista per il trasferimento del vetro da Manfredonia,ndr), dopo un’ulteriore concessione di proroga di 60 giorni. La competenza anche in questo caso è del Tribunale di Treviso.

Per la Sangalli Vetro Porto Nogaro “tempo fino al 2.11.2015 per depositare in tribunale la proposta di concordato che dovrebbe scongiurare il rischio fallimento. La data è stata fissata (il 09.07.2015,ndr) dal tribunale di Udine, nell’udienza in cui è stata anche indicata in Cecilia Toneatto il commissario che dovrà dare continuità aziendale e occupazionale al sito di San Giorgio di Nogaro (140 addetti oltre ai 40 dell’indotto)”.

I 12 mesi “prorogabili” di Cassa integrazione straordinaria per la Sangalli Vetro Manfredonia dovrebbero partire dal 24 luglio 2015, in concomitanza con la data di ammissione del concordato preventivo. L’apertura della Cigs (per la Sangalli Vetro Satinato srl “possibile solo la Cigo, in considerazione del numero di dipendenti, inferiore a 15″) dovrebbe riguardare circa 200 dipendenti tra quelli (180) della Sangalli Vetro Manfredonia e quelli della Magnetronico srl (20/25, solo dopo l’ammissione del concordato liquidatorio). Si ricorda come, lo scorso 21 luglio 2015, il governatore Emiliano ha comunicato di aver ricevuto una comunicazione telefonica dal direttore dell’Inps di Bari che ha annunciato la regolare autorizzazione della Cigo per gli operai della Sangalli di Manfredonia con relativo pagamento comprensivo di tutti gli arretrati.

Nuovi investitori. “Con la presentazione definitiva del piano concordatario – aveva detto a Statoquotidiano il segretario della Filctem Foggia Gino Lauriola – i possibili investitori potranno conoscere i dati ufficiali del passivo delle società (che per Manfredonia sarebbe pari a “circa 50 milioni”) e il valore del relativo patrimonio. Ai nuovi imprenditori non spetta il risanamento dei debiti del Gruppo ma le somme per la cessione o il fitto del ramo d’azienda e l’acquisizione di capannoni, terreni e impianti delle società di Manfredonia (“valore 15/20 milioni”,ndr). A questi – continua Lauriola – vanno aggiunti altri 10/12 milioni per il forno di produzione, considerando la volontà della Regione Puglia di contribuire per un 1/3 della spesa”. Da raccolta dati, come riferito nel corso del tavolo del 16 luglio 2015 al MiSE dall’avv. Massimo Zappalà che tutela Giorgio Sangalli “nel caso di una manifestazione d’interesse entro i prossimi 12 mesi possibile la trasformazione da parte della società dell’attuale piano concordatario da liquidatorio in continuità”.

Nello stesso tavolo dello scorso 16 luglio al MiSe il commissario giudiziario Stefano Ambrosini – già commissario straordinario di Alitalia – ha riferito che “a margine della scadenza dei sei mesi – per la quale è stata richiesta e ottenuta la proroga prevista dalla legge di 60 giorni — non è stato possibile trovare soluzioni che contemplino la cessione aggregata dei beni societari nella loro interezza e senza parcellizzazioni, come invece auspicato al fine di mantenere la continuità delle attività e dell’occupazione negli impianti della Sangalli Vetro Manfredonia S.p.A, la Sangalli Vetro Magnetronico S.r.l. e la Sangalli Vetro Satinato S.r.l. Le uniche richieste presentate all’ufficio commissariale hanno riguardato l’interesse verso l’acquisizione disgiunta dei beni Sangalli“.

L’avvocato Massimo Zappalà, in rappresentanza della proprietà Sangalli, ha confermato che in questi mesi la proprietà ha ricevuto dagli imprenditori unicamente offerte che hanno riguardato la cessione atomistica dei beni. Il dr. Castano del MiSE ha concluso la riunione ricordando che il Ministero dello Sviluppo Economico aveva avviato già da mesi con alcuni advisor un lavoro di ricerca di soluzioni imprenditoriali per la cessione degli stabilimenti di Manfredonia nella loro interezza, al fine di rilanciarne la produttività garantendo la tutela dell’occupazione. Il dr. Castano ha quindi ribadito che il Governo chiederà ai due advisor incaricati della ricerca di proseguire la propria attività almeno fino alla fine del corrente anno per la ricerca di soluzioni imprenditoriali per Manfredonia. Il tavolo tecnico presso il Ministero dello Sviluppo Economico rimane aperto.

Sangalli Vetro, Riccardi al Tribunale di Treviso: e i soldi per la bonifica del sito?

Redazione Stato@riproduzioneriservata

7 commenti su "Sangalli Manfredonia, “vetro fuori alle nostre condizioni: pagare i dipendenti”"

  1. Secondo me, il vetro dallo stabilimento, non deve uscire a prescindere dagli accordi. Cioè qui si va ancora per prendere, accordi con un prenditore che ha lasciato, 250 famiglie in mezzo a una strada. E che ha preso in giro un intero territorio. L’unico modo per togliersi questo prenditore dalle scatole, e farlo fallire. Solo così si può dare spazio, a un vero compratore del sito produttivo. Quindi resto dell’idea che di li, non deve uscire niente. SVEGLIATEVI!

  2. Fate pagare prima gli stipendi o poi può uscire il vetro. Una piccola parentesi : quando chiediamo gli stipendi per i poveri lavoratori ricordatevi che ci sono tante persona intorno che non hanno riscosso un euro gente come me grazie a tutti e speriamo bene

  3. @Zuzzurro li paghi tu tutti gli stipendi arretrati che dobbiamo avere…..forse non è chiaro che se non si vende quel vetro…non vedremo un solo euro… e le domande di ammisione come creditori privilegiati cosa le abbiamo fatte a fare???

  4. I soldi della vendita del vetro serviranno a pagare i 14 consulenti e qualche fattura altrimenti nessuno li segue più e nessuno gli fa la vigilanza. Mentre per voi non ci sono soldi c’erano i soldi per pagare il CRO ed altri esperti nei mesi scorsi. Non fatevi prendere in giro. Controllate a che prezzo stanno vendendo il vetro e a chi. Svegliatevi. Bingobongo i soldi che avanzi dall’azienda, se ti va bene li vedrai fra un paio di anni, ecco a cosa sono serviti le domande da creditore privilegiato . Continuate la lotta, ormai resta poco tempo per tutti, deve fallire altrimenti non si avvicina nessuno.

  5. ragazzi non esponete i lavoratori a risci inutili, il sito non è commissariato, legge prodi, sapete cosa vuol dire?? esponete i lavoratori a risci………okkio
    per michele…….ancora con queste storie e da dopo due mesi che doveva fallire, penso che non sia onesto ingannare dei lavoratori.

  6. La vendita del vetro è l’inizio dell’opera di parcellizzazione della fabbrica e basta . Ragazzi i sindacati come al solito non badano a preservare il lavoro !!!!
    non deve uscire niente!!!!la fabbrica altrimenti diventerà sempre più povera ed addio investitori. E certo non servirà a pagare gli operai. tutti al nord remano per la fine della MV tribunali, commissari perché ognuno tira l’acqua al suo mulino!!
    Difendiamo la MV!!!!!!

  7. Lancio una provocazione: ma la MV non inquina neanche un po’.forse no,neanche un po’.Perché mi ricordo che ai tempi in cui fu chiusa l’enichem delle famiglie in mezzo alla strada non fregava niente a nessuno,anzi…

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