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Allarme ‘Processionaria’ in area Parco: “morte pini”(FOTO)

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
31 Gennaio 2015
Manfredonia //

Mattinata/Manfredonia – ALLARME ‘processionaria’ in area Parco del Gargano. La segnalazione giunge dalle località Mattinatella/Baia delle Zagare, lungo la litoranea S.P. 53, in direzione Mattinata-Vieste. Il fenomeno si sarebbe verificato anche in passato ma non con l’eguale diffusione emersa dallo scorso autunno. Colpiti numerosi pini che rischiano la morte considerando come il lepidottero in questione (Thaumetopoea pityocampa, appartenente alla famiglia Notodontidae, diffuso in Eurasia e Nordafrica) priva le piante della parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale.

La ‘processionaria del pino’ da giovane si presenta infatti come una larva da 1 cm fino a 3 cm e mezzo dotata di numerosi peli irritanti per l’uomo che usa come tecnica di difesa. I gruppi di larve di processionaria si spostano quasi sempre in fila indiana formando una sorta di “processione” (da cui il nome) e si compattano quando raggiungono il loro nido bianco di seta. Il nido viene usato per rideporre le uova o viene scartato e le nuove larve saranno costrette a ricostruirlo.

”La processionaria del pino (fonte: wikipwdia) attacca tutte le specie del genere Pinus ma mostra una certa preferenza per Pinus nigra e Pinus sylvestris, inoltre si può trovare occasionalmente anche sui cedri, su Picea abies e su Larix decidua”.

”Di solito le larve sono attive solo la notte, mentre di giorno si trattengono al riparo nel nido. In primavera le larve sono molto voraci e causano forti defogliazioni. Giunte a maturità le larve si calano al suolo mediante un filo sericeo e si interrano fino ad una profondità di 10–15 cm. Si tratta di un insetto conosciuto anche perché nocivo per le specie a sangue caldo, uomo compreso; i danni provocati dalla penetrazione dei peli nella cute umana, possono essere modesti o assumere notevole gravità”.

COME CONTRASTARLA. ”In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria nelle aree ritenute a rischio infestazione (cfr. Decreto Ministeriale 17.04.1998, poi abrogato e sostituito con D.M. 30.10.2007, pubbl. in G.U. 16 febbraio 2008, n. 40.).

Questo pericoloso lepidottero può essere combattuto utilizzando diversi metodi: innanzi tutto con trattamenti insetticidi diretti sulle larve all’aperto; inoltre attraverso la “lotta meccanica” consistente nella distruzione delle larve, tagliando le cime. “Si avvolge il fusto con del film plastico (prima della discesa delle larve, che avviene in genere dalla seconda quindicina di febbraio alla prima quindicina di marzo), si distribuisce uniformemente della colla entomologica e quando è satura la trappola si sostituisce”.

Ancora attraverso la lotta guidata: obbligatoria in Italia (D.M. 30/10/2007) e consiste nell’uso di feromoni per catture massali”.

RESIDENTI: L’ENTE PARCO DEL GARGANO DEVE INTERVENIRE URGENTEMENTE. “L’Ente Parco del Gargano – dicono alcuni presenti in zona – deve intervenire urgentemente per evitare ulteriori danni alle piante presenti nell’area”.

FOTOGALLERY

Redazione Stato@riproduzioneriservata

18 commenti su "Allarme ‘Processionaria’ in area Parco: “morte pini”(FOTO)"

  1. non mettiamo i lucchetti
    dopo che i buoi sono scappati dalle stalle
    provveddiamo in tempo
    la natura va salvaguardata
    è la nostra vita

  2. Mi sentivo sicuro sapendo che ci stava la Forestale, quelli del Parco del Gargano, addirittura anche le Guardie ambientali. Non ci posso pensare io perché non sono autorizzato. Se tutti questi pini del Gargano sono in pericolo di morte ….

  3. Volevo comunicare la presenza di questo insetto sui pini anche sulla sp55 la così detta macchia-monte santa’angelo….intervenite prima ke questi pini verrano distrutti

  4. Ho visto le foto,beh in effetti l’attacco è piuttosto grave e bisogna intervenire! Spero solo che abbiano le giuste competenze x farlo!

  5. Ne ho visti diversi sui pini all’interno dell’area ex-enichem di recente. Non sapevo esattamente di cosa si trattava. Comunque data l’area già fortemente inquinata in passato, direi di non trascurare la vegetazione che lotta da anni per la propria sopravvivenza. NON DIMENTICHIAMOLI.

  6. Urbino – La battuta di caccia alle processionarie iniziata questa mattina “avviene tutti gli anni in primavera e con questo metodo”, spiegano al commissariato.

    Il nido del parassita si forma negli alberi di pino e quando è maturo deve essere bruciato. “Il metodo più efficace – spiega il commissariato – è quello di sparargli. Altrimenti bisognerebbe utilizzare prodotti chimici altamente nocivi per la salute”.

    Gli addetti all’abbattimento dei nidi sono due. Utilizzano normali fucili da caccia e pallini di piombo e hanno il permesso del Comune e del commissariato. (s.s.)

    Questo metodo è utilizzato ormai da tanti anni in tutta italia “come tante altre cose” Noi ancora oggi non sappiamo se facciamo parte dell’ITALIA per tante situazioni……

  7. Il fenomeno è di così larga portata che non è sfuggito ai più distratti cercatori di funghi che impazzano ormai a frotte in tutto il territorio nazionale.
    La domanda che sorge spontanea è: “Come mai il fenomeno sembra inesistente per le istituzioni preposte al controllo, cura e prevenzione del territorio?”
    I prezzi per la disinfestazione non mi sembrano poi elevati

  8. Cari amici, cari lettori mi sembra veramente assurdo che persone che passano di li, automobilisti e simili si accorgono di tale pericolo mentre Il presidente del parco non vede e non provvede prima che la cosa diventi drammatica. Ma chissa’ dovremmo chiedere al Ministro per l’Ambiente se lui sa qualcosa di tutto questo!

  9. Quello che si vede lungo la SS 98 è niente confronto a quello che si trova all’interno di tutte le pinete del Parco Nazionale Del Gargano.

    Ormai si sa che non farà abbastanza freddo da distruggere i nidi della Processionaria, qualche anno fa, per bonificare dalla processionaria le pinete dell’Arco Ionico venne adoperato con successo il batterio Bacillus thuringiensis ormai nota ed efficace arma di lotta biologica.
    Ci sono anche altri metodi più ecologici, forse leggermente più costosi che se impiegati, darebbero un po’ di lavoro occasionale alla marea di disoccupati che ci sta travolgendo, stavolta si tratterebbe di impiegare manodopera a seguito di una minaccia ecologica e non d’incendi dolosi, appiccati anche per poi poterli spegnere o monitorare tramite vedette a pagamento, come è avvenuto negli anni scorsi.

    L’ultima speranza rimane l’ondata ciclonica con venti forti 80 kmh e neve che si sta abbattendo in queste ore sul Gargano.

  10. C’è anche un valido sistema per salvare l’albero e la sua chioma, che è quello di iniettare nel tronco un insetticida specifico che attraverso la linfa raggiunge la chioma per cui eventuali nidi si atrofizzano con il tempo. Così facendo non c’e’ alcun rischio per gli operatori in quanto non avviene il contatto con i nidi, ma si effettua soltanto un’operazione “di terra”, e non c’e’ nemmeno il rischio tipico degli interventi aerei. I benefici durano piu’ anni!

  11. Se un tale trattamento è specifico per la processionaria ben venga, a patto che sia tollerato dall’uomo e da altri animali, non dimentichiamoci degli appassionati del bosco, che raccolgono i pinoli, le erbe selvatiche, asparagi e funghi, d’altro canto nell’agricoltura moderna sopportiamo un’ infinità di prodotti chimici a partire dal cosiddetto olio extravergine di oliva garantito al 100% con tanto di marchio D.O.P.

    Questo mi sembra però più collaudato..: http://it.wikipedia.org/wiki/Bacillus_thuringiensis essendo stato scoperto nel 1901 (Venne scoperto nel 1901 in Giappone e nel 1911 in Germania, da Ernst Berliner.)

  12. Certo che una risposta da parte delle autorità, comunali, provinciali e regionali (per non parlare del governo, in tutt’altre faccende affaccendato) ci vorrebbe, magari contenente frottole (meglio essere presi in giro che non curati!). Il fenomeno PROCESSIONARIA è fenomeno che si trascina avanti da anni. La gente che non va per boschi o è distratta quando va in escursione o guida l’auto (nel quale caso può anche essere scusabile!), non se ne accorge o, accortasi, pensa che quelle sacche non gli danno alcun fastidio (per fortuna, non ne viene toccata, altrimenti si accorgerebbe di come sono pericolose quelle larve!). Intanto, la moria dei pini continua e continua nonostante il loro sforzo di rimettere aghi in primavera. La domanda alle autorità è questa: CUI PRODEST? E’ meglio aiutare il deserto a crescere e noi a rischiare la morte oppure combattere, a qualunque costo (ma nessun costo può giustificare la scelta di non difendersi!), questo fenomeno, che causa anche desolazione nell’animo? Il comune di San Giovanni Rotondo, SONNECCHIA, anzi stringe gli occhi per non vedere!

  13. Cercando su Google “Processionaria Gargano” una qualche ricevuta di ritorno a questa segnalazione, si trova dell’anno scorso:
    “””Interventi urgenti per fermare la processionaria
    notizia pubblicata in data : venerdì 28 marzo 2014
    Il Presidente Stefano Pecorella e l’Assessore all’Ambiente di San Giovanni Rotondo, anche alla luce del sopralluogo di questa mattina, hanno deciso di intervenire con urgenza prima che si producano danni irreversibili per l’attacco della processionaria.”””…Risorsa: http://www.parcogargano.gov.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=2269

    Adesso viene ripetuto il ritornello?
    https://www.youtube.com/watch?v=siewh7gX0cg

  14. Questo sarà un ritornello di tipo annuale fino a quando qualche sprovveduto o bambino al seguito della famiglia in PICNIC non finirà in rianimazione, nella migliore delle ipotesi.

  15. Da Firenze , invito gli organismi autorizzati ad intervenire per limitare i danni dei pini secolari della zona infetta!!! Grazie e buon lavoro

  16. Non dovremmo essere tutelati e salvaguardati dagli enti presente nel Gargano? com ‘e possibile che noi cittadini ci accorgiamo di quanto sta succedendo e la forestale ente parco e chi per loro vigila sul territorio non si accorgano di niente ? Mi viene da pensare che facciamo finta di nulla invece di prendere provvedimenti . Vista la disoccupazione non sarebbe male far lavorare i disoccupati nella distruzione di questi nidi con il metodo più opportuno . Non so cosa potrei fare io al riguardo . Cmq penso che per far muovere qualcosa bisogna far intervenire i media per muovere le istituzioni che senza nessun avviso non interverranno mai . Striscia la notizia o le iene

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Non ci resta tanto tempo. Il sogno non diventa realtà da solo: bisogna corrergli dietro. (Carlito’s Way)

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