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RIFIUTI Una città circolare: l’imperativo di rilanciare la raccolta differenziata a Foggia

Con una percentuale che si attesta al 23,67% fino a ottobre, la città è ben lontana dagli obiettivi del Pacchetto europeo sull’economia circolare

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
13 Dicembre 2024
Ambiente // Foggia //

Il momento di agire è arrivato: Foggia deve compiere un deciso cambio di passo nella gestione dei rifiuti e nella raccolta differenziata. Con una percentuale che si attesta al 23,67% fino a ottobre, la città è ben lontana dagli obiettivi del Pacchetto europeo sull’economia circolare, che prevede il riciclo del 65% dei rifiuti urbani entro il 2035 e un massimo del 10% smaltibile in discarica. Ancor prima, il decreto legislativo 152/2006 aveva fissato al 31 dicembre 2012 il raggiungimento del 65% per tutti i Comuni italiani.

Nonostante questo quadro normativo e la crescente consapevolezza ambientale, la realtà di Foggia è quella di una città in ritardo, con un sistema di gestione dei rifiuti inefficace e strade invase da cassonetti stracolmi, rifiuti abbandonati e degrado urbano.

Un sistema inefficiente e costoso
I cittadini di Foggia pagano per un servizio che risulta insufficiente, con la TARI recentemente aumentata del 3,8%, aggravando il costo per metro quadro e numero di componenti familiari. Ma questo incremento non si è tradotto in un miglioramento del servizio, anzi. La delega della gestione rifiuti ad AMIU Puglia ha sollevato non poche polemiche: i fondi destinati a Foggia sembrano essere stati utilizzati per ripianare le perdite di AMIU Bari, lasciando i foggiani a fronteggiare i costi e le inefficienze di un sistema che ha mostrato limiti evidenti.

In particolare, i fondi del PNRR, pari a circa 4 milioni di euro, destinati a progetti come la realizzazione di tre Centri Comunali di Raccolta (in via Pinto, via Gentile e via Patroni), l’introduzione di isole ecologiche intelligenti e il potenziamento della raccolta domiciliare per le utenze non domestiche, sembrano essere ancora bloccati o mal gestiti. L’implementazione di cassonetti stradali smart, accessibili con tessera sanitaria per monitorare peso e volume dei rifiuti, è stata avviata in altri comuni con successo, ma a Foggia queste soluzioni restano solo sulla carta.

Il problema del “turismo dei rifiuti”
Ad aggravare la situazione c’è il fenomeno del cosiddetto “turismo dei rifiuti”: un notevole flusso di immondizia proveniente da pendolari non residenti che, non contribuendo alla TARI, conferiscono rifiuti nel territorio foggiano. Questo fenomeno non solo sovraccarica il sistema, ma incentiva l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, con conseguenze gravi per igiene urbana, salute pubblica e decoro cittadino.

Criticità gestionali e ombre sui contratti
Non mancano interrogativi sulla gestione di AMIU Puglia. L’affidamento del servizio da parte del Comune, formalizzato nel 2022, è oggetto di verifiche da parte della Procura e della Corte dei Conti, con sospetti di irregolarità nella predisposizione degli atti e un possibile gonfiamento dei costi. Inoltre, si rileva un’insufficienza cronica nel servizio, testimoniata dalle numerose segnalazioni dei cittadini che denunciano pratiche discutibili, come il conferimento dei rifiuti differenziati nello stesso compattatore.

Cittadini delusi, ambiente trascurato
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: cassonetti incendiati, cumuli di rifiuti a terra, strade sporche e una città lontana anni luce dall’idea di una gestione virtuosa dei rifiuti. Nonostante la retorica sul turismo e la valorizzazione del territorio, Foggia non riesce a garantire standard minimi di pulizia e decoro.

Una strada per il futuro: sensibilizzazione e infrastrutture
Per rilanciare la raccolta differenziata, è necessario un impegno congiunto tra Comune e AMIU Puglia. Occorre puntare su una massiccia campagna di sensibilizzazione, educando i cittadini sull’importanza della separazione dei rifiuti e sulle modalità corrette di smaltimento. Parallelamente, bisogna investire in infrastrutture adeguate e innovative, come i centri di raccolta e le isole ecologiche intelligenti, garantendo un servizio efficiente e trasparente.

La chiave per il successo risiede in un nuovo patto sociale, in cui amministrazioni, aziende e cittadini collaborino per raggiungere gli obiettivi previsti. Solo così Foggia potrà colmare il divario che la separa da altre realtà italiane ed europee, diventando finalmente una città circolare, capace di valorizzare le risorse e preservare l’ambiente per le future generazioni.

Prof. Tonino Soldo
Presidente Circolo ARCI “Maria Schinaia”
Prof. Giuseppe Maccione
Presidente Legambiente Circolo Gaia Foggia

Comunicato stampa

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