Edizione n° 5708

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Predators – N. Antal, 2010

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
18 Luglio 2010
Cinema //

Nimrod Antal, regista di Predators
(fonte image, copyright blog.screenweek.it)
Nota propedeutica alla lettura: nel rispetto del lettore vergine della visione del film verranno isolate, nell’arco della recensione, eventuali rivelazioni critiche di trama (spoiler) su note a piè pagina, oltre a essere proposto, a fine articolo, un indice della presenza di punti sensibili nell’opera il cui svelamento possa incidere su una sua corretta fruizione.

CI siamo.
Finalmente, dal 14 luglio, approda nelle sale italiane il terzo (vero) capitolo di una “saga” che, al di là dei desideri nostalgici da un lato e delle critiche snob dall’altro, possiede potenzialmente come poche tutti i visti per la sua presenza e attestazione cinematografica, ancora ingiustamente latitanti.
Frutto di una gestazione infinita e tormentata, prodotto da Rodriguez e interpretato, protagonista, da un inatteso Adrien Brody (Il pianista di Polanski), Predators si colloca finalmente come vero sequel (non narrativo) dopo lo storico e leggendario film dell’87 e il pallido successore del 90. La trama, sceneggiata in principio dallo stesso Rodriguez, racconta di un gruppo di uomini, […]1.

Forse per la prima volta ci troviamo di fronte a un sequel citazionista, non un remake ma un film di nuova categoria, che potremmo definire “riavviante”. Per motivi tecnici ed economici di varia natura, in un’epoca in cui non si fatica a generare seguiti di massa per film “pilot” dei più inutili, Predator, di grande successo negli anni 80 presso un pubblico trasversale sui gusti, non ebbe la dovuta progenie cinematografica – c’è chi potrebbe vederla come una fortuna – reinnestandosi solo di recente nei due spin-off in cui la creatura aliena protagonista s’incontra con quella della ben più fortunata saga Alien. Nacquero da quest’operazione commerciale i due Alien vs Predator, blandi e deludenti per i più – di sicuro il secondo – che relegarono ingiustamente a un’area di nicchia uno dei mostri più affascinanti dell’intera fantascienza, quel Yautja, quasi invulnerabile e possente guerriero che incollò agli schermi nell’87 con la sua caccia spietata alla squadra di Dutch (Arnold Schwarzenegger).
Rodriguez, come si anticipava, compie con questo terzo capitolo un vero e proprio riavvio, come una rigenerazione della saga castrata dagli eventi, producendo non solo un seguito dedicato, ma quasi palesando l’intenzione di voler scansare i collegamenti narrativi del secondo e cercare solo un labile contatto, soprattutto citazionista più che di sceneggiatura, col primo per poter cominciare una nuova serie, che ci si auspica fortunata.

Le citazioni sono sparse ovunque, ma con intelligenza: […]2; poi la colonna sonora, di altro autore, ma di chiaro imprinting dall’originale, con lievi variazioni elettroniche dalla straordinaria di Alan Silvestri; infine piccoli dettagli, sfumature (sguardi e relativi accompagnamenti sonori) o veri e propri richiami, come […]3.
Perfettamente inserita tra le citazioni, abbiamo una trama funzionale, semplice, non entusiasmante ma più che sufficiente, che colloca (anche questa volta quasi fosse una citazione) il film in una categoria ai confini tra il B e l’A-movie. Le variazioni sul tema compiono il resto dell’intrattenimento: […]4.

Per tutto questo il film si scopre felicemente un buon prodotto di genere, lontano per qualità da tutti i “successori” della serie, con dei protagonisti credibili, soprattutto Adrien Brody in un ruolo decisamente differente ma ben indossato. Restano, tuttavia, dei difetti che al film dell’87 mancavano: la tensione non è gestita con maestria, come al contrario era quella dominata alla perfezione dal grande McTiernan, non tenendo realmente incollati allo schermo in maniera costante e intelligente; i personaggi sono degli stereotipi, ma non così ben scolpiti e integrati fra loro; infine non vi sono tante novità da rendere appassionante questa nuova storia, che si perdona solo per essere un semi-revival del capostipite.
Da segnalare la presenza dell’attore feticcio di Rodriguez Danny Trejo, in una sua parte standard ma ben contestualizzata, e Laurence Fishburne in un insolito ruolo minore, migliorabile.

Per coloro che, come chi vi scrive, hanno nel cuore questa straordinaria ed elegante (sic!) creatura aliena sin dalla volta in cui rimasero inchiodati di fronte alle sue fantastiche gesta in quei lontani anni 80, questo lavoro di Antal risulta una vera boccata d’aria fresca. […]5 miete, inoltre, data la discreta qualità della produzione, ragionevoli speranze per il futuro, ostacoli di mercato a parte.
Se Rodriguez è da considerarsi il vero responsabile di tutto questo, allora non ha solo il merito del riavvio di una serie, ma anche quello dei sogni degli innumerevoli Yautja fan.

Voto: 6.5/10
Livello spoiler: 9/10


[…]1 lanciati con paracadute in una foresta tropicale, senza conoscersi e saperne i motivi, che ingaggerà una lotta feroce in nome della sopravvivenza contro un temibile e sconosciuto nemico extraterrestre
[…]2 la foresta, innanzitutto, e i guerrieri, che, però, stavolta ignorano la loro situazione, catapultati in un mondo alieno senza conoscersi (seguendo una linea cara a partire da The Cube); il meccanismo dei “dieci piccoli indiani” e dell’eliminazione progressiva
[…]3 la scelta del sicario della Yakuza di affrontare il nemico nei modi dell’indiano Billy del film dell’87
[…]4 altro pianeta, altri concorrenti nella caccia, i temibili “cani” che i Predator usano per la battuta e la nuova razza di Yautja che domina quella a noi già nota
[…]5 Il suo finale aperto

1 commenti su "Predators – N. Antal, 2010"

  1. L’ho visto ieri sera. Sono uscito prima della fine. E’ un film inguardabile, brutto come non ne ho visti da tanto tempo. Gli attori non recitano. Adrien Brody è irriconoscibile nella sua penosa recitazione che gli fa perdere molti punti. La trama è inesistente. Voto 3

Lascia un commento

“Imparare e insegnare cose che non si possono pienamente accettare nel proprio intimo è sempre un compito difficile.” Albert Einstein

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.