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TRINITAPOLI Trinitapoli, irruzione armata in un distributore automatico: giovane entra con una sega e aggredisce tre coetanei

Il fatto è avvenuto nella tarda serata di ieri. La dinamica dell’accaduto è stata interamente ripresa dalle telecamere di videosorveglianza installate nel punto vendita

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Maggio 2025
BAT // Cronaca //

Attimi di terrore nella notte a Trinitapoli, nel cuore della provincia di Barletta-Andria-Trani, dove si è sfiorata la tragedia in un distributore automatico H24. Un giovane, armato di una sega da falegnameria, ha fatto irruzione all’interno del locale in cui si trovavano tre ragazzi intenti ad acquistare snack e bevande. Il ragazzo, apparentemente fuori di sé, ha sferrato una serie di colpi in modo caotico e aggressivo, seminando il panico tra i presenti.

Il fatto è avvenuto nella tarda serata di ieri. La dinamica dell’accaduto è stata interamente ripresa dalle telecamere di videosorveglianza installate nel punto vendita, che ora rappresentano l’elemento principale su cui si stanno concentrando le indagini dei carabinieri della locale stazione.

Dalle immagini si osserva un’aggressione improvvisa e violenta: l’individuo entra nel locale stringendo con entrambe le mani una sega manuale e, senza apparente preavviso, si avventa contro i tre giovani clienti, cercando di colpirli. Le vittime, colte di sorpresa, si sono difese come hanno potuto, riuscendo infine a respingere l’attacco e a far desistere l’aggressore, che si è dato alla fuga prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Nonostante l’estrema pericolosità dell’episodio, nessuno dei presenti ha riportato ferite, fortunatamente. Solo un grande spavento e momenti di panico per i tre ragazzi, che sono comunque riusciti a mantenere la calma necessaria per allontanare il giovane violento e uscire dal locale senza gravi conseguenze.

La vicenda, per quanto assurda, non è ancora stata formalmente denunciata dalle vittime. Secondo quanto appreso da fonti investigative, nessuno dei tre ha sporto querela al momento. Questo dettaglio non impedisce tuttavia l’avvio delle indagini da parte dell’autorità giudiziaria, che, anche in assenza di denuncia, può procedere d’ufficio per i reati ipotizzati, data la gravità del gesto e l’utilizzo di un’arma impropria.

Gli investigatori stanno vagliando diverse piste. Una delle ipotesi più accreditate è che l’aggressione non sia stata casuale: si ritiene infatti che tra l’autore del gesto e le vittime ci fosse una conoscenza pregressa. Secondo indiscrezioni, potrebbe essersi trattato dell’esito di una lite scoppiata in precedenza, forse per motivi personali o legati ad attriti tra gruppi di giovani della zona. Resta comunque da chiarire cosa abbia spinto l’aggressore a un’azione così estrema e pericolosa.

L’identificazione del giovane, fuggito subito dopo l’assalto, sarebbe a buon punto. Le immagini delle telecamere, già acquisite dai carabinieri, mostrerebbero chiaramente il volto dell’aggressore e i suoi movimenti all’interno e all’esterno del locale. Gli inquirenti sono al lavoro per rintracciarlo e per comprendere se si sia trattato di un gesto isolato, frutto di un momento di follia, o di un’aggressione premeditata.

La comunità di Trinitapoli, intanto, è scossa. L’episodio ha rapidamente fatto il giro dei social, alimentando allarme e indignazione tra i residenti. Il distributore automatico teatro dell’aggressione è un punto abituale di ritrovo, specialmente nelle ore serali, per giovani e studenti. Proprio per questo, la percezione di insicurezza è cresciuta e c’è chi chiede una maggiore presenza delle forze dell’ordine, anche nei luoghi meno convenzionali ma frequentati quotidianamente.

Resta ora da attendere gli sviluppi dell’indagine. I militari dell’Arma continuano a raccogliere testimonianze, sia da parte delle vittime sia di eventuali altri presenti nei paraggi al momento dell’aggressione. Gli investigatori non escludono, inoltre, che l’aggressore possa decidere di costituirsi spontaneamente, anche alla luce delle prove a suo carico che appaiono già piuttosto consistenti.

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“Imparare e insegnare cose che non si possono pienamente accettare nel proprio intimo è sempre un compito difficile.” Albert Einstein

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