Giuliano Musiello, l’ex calciatore, ci ha lasciato a settant’anni a Saluzzo, in provincia di Cuneo, dove risiedeva da tempo. La sua dipartita è avvenuta il giorno successivo alla scomparsa del mito Gigi Riva.
Appartenente a una famiglia legata al mondo del calcio (il fratello Mario Musiello fu anch’esso un calciatore), Giuliano fu un attaccante di buon livello, noto sia per il suo grande carattere che per le sue abilità realizzative. Durante la sua quasi ventennale carriera, indossò anche la maglia del Foggia per due stagioni, dal 1980 al 1982.
Lo riporta foggiatoday.it.
Nato a Torviscosa, comune in provincia di Udine, Musiello sviluppò le sue abilità nel settore giovanile del Cervignano prima di trasferirsi alla Spal, dove fece il suo debutto tra i professionisti in Serie C. Nel 1972 si unì all’Atalanta, facendo il suo esordio nella massima serie. Nonostante l’apprezzamento della Juventus per le sue prestazioni, con la maglia bianconera riuscì a disputare solo alcune partite di Coppa Italia.
Nel 1974 fece ritorno all’Atalanta, nel frattempo retrocessa in Serie B. Successivamente, si trasferì all’Avellino, dove ebbe la sua miglior stagione in termini di realizzazioni, segnando 18 gol in 32 partite e vincendo il titolo di capocannoniere nella serie cadetta. Queste prestazioni attirarono l’attenzione della Roma, che lo ingaggiò. Rimase nella capitale per due stagioni (54 presenze e dieci gol), prima di passare al Genoa, dove trascorse due stagioni con un breve intermezzo a Verona.
Nel 1980, approdò al Foggia in Serie B, disputando 37 partite di campionato e realizzando 4 gol. Successivamente, ebbe esperienze con Novara, Ravenna, Cuneo e Savona prima del ritiro nel 1987. Nel 1978, il suo nome divenne ancora più famoso grazie a una citazione di Rino Gaetano nella celebre canzone “Nuntereggae più”.
“Dribbla Causio che passa a Tardelli Musiello, Antognoni, Zaccarelli (nun te reggae più)”.
Lo riporta foggiatoday.it.