Una terribile esperienza di abuso affligge una giovane nuotatrice di Udine, che il 10 agosto 2021, all’età di 14 anni, sarebbe stata spinta in camera e violentata dal suo istruttore di nuoto. Il tragico episodio si sarebbe verificato durante la permanenza a Roma della squadra, che partecipava ai Campionati italiani di nuoto presso il Foro Italico. Il pubblico ministero ha recentemente richiesto il rinvio a giudizio per l’allenatore, Orazio Ragusa, 28 anni, con l’accusa di violenza sessuale.
La madre della ragazza ha raccontato al Messaggero il dolore doppio che hanno provato: “Scoprire che una persona di cui ci siamo fidati e a cui abbiamo voluto bene ha abusato di nostra figlia.” La madre ha descritto quanto avvenuto quei giorni: “La gara si è conclusa con una vittoria. Abbiamo notato che nella hall dell’albergo c’erano solo mia figlia e la sua amica, ma non c’era l’allenatore, come ci saremmo aspettati. Non trovandolo, abbiamo chiesto dove fosse. Era strano non trovarlo a festeggiare con loro.”
La famiglia ha notato presto il cambiamento nel comportamento della ragazza e ha deciso di fornirle sostegno psicologico. Durante una seduta con uno psicologo, la verità è emersa. Dopo anni di indagini, è stata avanzata la richiesta di rinvio a giudizio.
La madre ha anche raccontato l’indifferenza della società e dei compagni di squadra nei confronti della ragazza: “Mia figlia è una delle migliori. Gli altri genitori ti salutano, ma dal comportamento dei figli capisci cosa viene detto a casa. Federica ha cambiato squadra e ha reagito rimanendo da sola. I compagni della sua vecchia squadra non l’hanno mai contattata, mentre la vecchia società ha fatto ostruzionismo.”
Lo riporta Tgcom24.mediaset.it