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Illeciti, sequestro 4 depuratori tra Andria e Molfetta, 21 indagati (VIDEO)

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
24 Maggio 2012
Cronaca //

Depuratori Pura Depurazione in Puglia, 4 sequestri nel Barese, 21 indagati (STATO)
Bari/Barletta – 4 depuratori sequestrati nel Barese. Stamane, durante l’operazione “Dirty Water” condotta dal gruppo della guardia di Finanza di Barletta e dalla Capitaneria di porto di Bari, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani, è stato eseguito il sequestro probatorio (art. 253-segg. del c.p.p.., “anche per l’acquisizione del corpo del reato o di cose pertinenti”) dei 4 impianti di depurazione delle acque reflue di Molfetta, Trani, Barletta e Andria.


Complessivi 21 indagati.
L’attività investigativa, svolta in codelega con gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria della capitaneria di porto di Bari, ha consentito di “accertare responsabilità, a vario titolo, in ragione delle cariche ricoperte nelle società incaricate della gestione degli impianti, nei confronti di 21 persone, alle quali sono stati notificati gli avvisi di garanzia in ordine allo sversamento incontrollato nelle acque superficiali marine contigue alla costa di fanghi di depurazione (rifiuti speciali) e di acque non depurate con valori chimici biologici superiori a quelli fissati dal d.lgs. 152/2006, con deturpazione delle aree marine e dei tratti costieri, nonché la frode nell’esecuzione dei contratti per l’inadempimento degli obblighi contrattuali a carico delle società e dei loro rappresentanti legali, incaricate della conduzione, manutenzione, controllo e custodia degli impianti.

“Società incaricate della gestione degli impianti non iscritte all’albo nazionale dei gestori ambientali dei rifiuti”. E’ stato accertato che presso gli impianti veniva effettuato senza autorizzazione, in maniera incontrollata, o comunque non impedito, il deposito temporaneo di fanghi (rifiuti speciali), in quanto le società incaricate della gestione degli impianti, non erano iscritte all’albo nazionale dei gestori ambientali dei rifiuti.

“L’illecita attività era finalizzata a conseguire un ingiusto profitto derivante dall’abbattimento dei costi di gestione con ulteriore danno derivante dalla non corretta stabilizzazione dei fanghi con l’avvio degli stessi al compostaggio anziché in agricoltura”. “Con questa finalità era del tutto assente l’attività di controllo da parte delle società incaricate, sulle opere di adeguamento degli impianti, che sono risultate essere state non collaudate ovvero effettuate in maniera non idonea in considerazione dello stato di degrado riscontrato in sede di accessi effettuati dalla guardia di finanza di Barletta e dalla capitaneria di porto di Bari”.


“Impedimento per la revoca del finanziamento”.
“In questo modo le società di gestione degli impianti non mettevano in condizioni il commissario delegato per l’emergenza rifiuti di esercitare la revoca del finanziamento e del contratto di affidamento delle conduzioni degli impianti, inducendo con tale condotta la presidenza del consiglio del ministri ad emettere atti di proroga dello stato emergenziale fino alla data del 31.12.2012 e quindi ad evitare che gli impianti fossero dichiarati fuori norma”. “La provincia Bat ha proposto la revoca dell’autorizzazione allo scarico per gli impianti di andria e trani. Sono state inoltre accertate violazioni in ordine alla dispersione in atmosfera, senza autorizzazione, di emissioni maleodoranti provenienti dagli impianti”.


Il sequestro.
L’attività di indagine ha inoltre consentito alla procura della Repubblica di Trani, nella persona del dott. Carlo Maria Capristo, e del sostituto procuratore della repubblica, dott. Antonio Savasta, di disporre il sequestro probatorio provvisorio dei quattro impianti di depurazione interessati per le operazioni “dovendo disporre accertamenti peritali al fine di accertare lo stato di funzionamento degli impianti e l’effettiva consistenza delle migliorie per le quali le società aggiudicatarie degli appalti hanno richiesto ingenti cifre nonostante che il ciclo di depurazione dei reflui urbani risultasse inadeguato e fuori servizio”.

Gli accertamenti avranno la finalità di verificare lo stato effettivo della consistenza dei lavori e lo stato di inquinamento dei reflui soprattutto in considerazione del fatto che gli scarichi sono prossimi a zone frequentate nel periodo estivo da bagnanti (di barletta – litoranea di ponente).

“Risulta contestato l’inquinamento da idrocarburi presenti nel ciclo di depurazione e sversati in mare. Si vuole anche verificare se lo stato di inquinamento sia tale da comportare danni irreversibili all’habitat marino”. “ Gravi atti fraudolenti si registrano con riferimento al depuratore di Molfetta nonostante il pagamento di 3 milioni 434 mila 438 euro a titolo di finanziamento per le opere di adeguamento elargito all’ati da parte del comune di Molfetta per conto del commissario per l’emergenza ambientale in Puglia.” Dagli indagini degli inquirenti, “l’impianto non è funzionante, non è collaudato e la società Eurodepuratori s.p.a. ha ricevuto canoni pari a 3 milioni 218 mila 267 euro anche nel periodo in cui era in liquidazione, determinando poi a carico del comune ulteriori aggravi economici quantificati in 336 mila 644 euro per spese extracontratto derivanti dal ritardo nella consegna. Risulta pagata la somma di 750 mila euro a titolo di transazione senza alcun collaudo dei lavori e dopo che illegittimamente il comune di molfetta aveva mutato il contratto unilateralmente a favore dell’impresa prevedendo pagamenti dei lavori a misura anziché a corpo come originariamente previsto nel contratto di appalto per il quale vi era stata aggiudicazione”.

Per l’effetto di questo sono state mosse “contestazioni di frodi in pubblica fornitura e di truffa ai danni dello stato in finanziamenti pubblici (art. 640 bis c.p.)“.

Si ricorda che la gestione dei depuratori di Barletta e Andria appartiene all’Acquedotto Pugliese, dell’A.U. Ivo Monteforte, mentre la conduzione e l’appalto per le migliorie è di competenza della società Pura Depurazione s.r.l..

Gli impianti di Molfetta e Trani hanno come gestore e stazione appaltante il Comune che ha affidato i lavori a società terze. In particolare, la gestione dell’impianto di Molfetta è affidata alla società Eurodepurazione s.p.a. consorziata in Ati mentre quella dell’impianto di Trani dopo una gestione a società privata è poi passata alla Pura Depurazione s.r.l.. Sono indagati anche il dirigente del servizio delle acque della Regione Puglia e, in via di identificazione, il rappresentante legale dell’Ato Puglia, “i quali pur a conoscenza delle condizioni precarie e gravemente critiche degli impianti hanno omesso ogni forma di controllo né si sono avvalsi del potere di sollecitare la facoltà di revoca dei contratti di affidamento della conduzione degli impianti, inducendo la presidenza del consiglio dei ministri ad emettere reiteratamente decreti di proroga fino all’ultimo emesso in data 31.12.2011”.

Pastore: “Sversamento reflui in mare. Dov’era l’Aqp”. Sequestro depuratori di Barletta, Andria e Trani; intervento del consigliere regionale Franco Pastore (Gruppo Misto – Psi). “Dov’era Aqp, che gestisce il depuratore di Barletta (come pure quello di Andria) mentre venivano “sversati” fanghi e liquami in mare? Io mi chiedo perché manchino i controlli a patto che solo di questo si tratti, cioè di una omissione, cosa di per sé già grave. Dal punto di vista della gestione del ciclo delle acque e dei reflui il territorio della Bat e Barletta, in particolare, è teatro di grosse criticità”.

“Abbiamo il Ciappetta Camaggio che arriva dalla Murgia, attraversa Andria, raccoglie liquami e reflui e li porta in mare a Barletta, abbiamo un impianto di affinamento di reflui, completato due quattro anni fa, collaudato un anno fa che non parte perché l’Arif non si decide a fornire, in sostanza, la sua disponibilità, abbiamo un depuratore colabrodo, che non viene mantenuto come dovrebbe perché chi dovrebbe farlo preferisce speculare e truffare lo stato. E poi scopriamo che ci sono pure “sversamenti” a monte. Anni fa c’era il fenomeno degli abusivi, spasso si trattava di imprenditori i cui stabilimenti nella zona industriale, sguarniti di servizi utilizzavano i “pozzi neri” e poi li andavano a svuotare abusivamente e illegalmente nel depuratore o nel Ciappetta Camaggi.”


Legambiente.
“Legambiente -dichiara Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia- esprime viva soddisfazione per il sequestro probatorio di quattro depuratori delle acque reflue di Molfetta, Trani, Barletta e Andria, eseguito dalla Guardia di Finanza di Barletta e dalla Capitaneria di Porto di Bari, coordinati dalla Procura di Trani”.

Redazione Stato, ddf@riproduzione riservata

VIDEO OPERAZIONE

5 commenti su "Illeciti, sequestro 4 depuratori tra Andria e Molfetta, 21 indagati (VIDEO)"

  1. Quante cose si imparano al bar, il giovedì mattina… con i finanzieri al fianco

    Guardia di Finanza – Foto di repertorio

    Ogni giorno si impara qualcosa..

    Da un bel po’ di anni non mi capitava di incrociare dei finanzieri (non banchieri o giocatori in borsa ma militi della finanza) ed oggi ne ho incontrati due al baretto di Treia.

    La volta precedente fu parecchissimi anni fa quando fui fermato in un “agguato” da parte di questi signori, in aperta campagna, per un controllo “di routine” su quel che trasportavo in auto.. Allora me la cavai (evitando una sonora multa, che sempre è d’uopo) con qualche sguardo truce e minacce velate… ma seppi ben vendicarmi alla prima occasione in cui incrociai il maresciallo finanziere mentre un giorno correvamo in auto in direzioni opposte ed io fingendo distrazione quasi lo infrociai… Si prese un bel cagotto.. e venne a fermarmi per dirmelo.. al che io mostrai meraviglia affermando che “non mi ero accorto di nulla..”.. Mi guardò ancora più storto della prima volta ma da allora in poi non si parò più sulla mia strada.

    Beh, ormai sono invecchiato, mica faccio più certe cose.. Però oggi quando al baretto ho incrociato quei due begli ufficialetti, in divisa pulita, con guanti riposti nel cappello, mostrine gialle fiammanti, capelli corti e baffetti di repertorio.. ho pensato “Toh, eccoti qua due ufficiali finanzieri, a Treia, e che ci son venuti a fare?”.

    Io mi ero appena alzato dal tavolo, dopo aver letto le notiziole tragicomiche del giorno ed aver sorbito il mio cappuccino bollente. Le notizie sono particolarmente patetiche oggi: “Il neo sindaco di Parma litica con il Grillo ed il Casaleggio (il patron del Grillo) sulla nomina del direttore generale del comune”.

    Ci si prepara dunque all’affossamento del M5S. Esperimento Grillo è già bello e chiuso. Ormai sul Corriere un giorno sì e l’altro pure si insinuano dissidi fra grillini e si parla del ruolo dei Casaleggio nel movimento, si menziona l’insipienza e la burineria del Grillo e si sottolineano i dissidi fra membri e capo. Non credo che il Grillo arriverà alle politiche del 2013, verrà sicuramente smontato prima.. e d’altronde se lo merita.. è solo un fenomeno da baraccone che ha saputo raccogliere (usare e strumentalizzare) la protesta in Italia.

    Ora è finito, i suoi altarini vengono, opportunamente, scoperti!
    Ah, altra notiziola che mi ha divertito è la filippica di Dominique Strauss-Kahn in difesa del libertinaggio, tenuta durante il suo processo in Francia. Meno divertenti le altre news sulle mosse necrologiche del duo monti-fornero e sulle mossette di accordo elettorale fra “al cafone” (Alfano) e “porta-borse” (Bersani, agente del baffetto dalemino) e gli altri accoliti dei partiti e partitini. Da ridere molto -invece- la ciceroniana difesa dei soldi ai partiti “perorata” da Sposetti (il tesoriere del baffetto).

    Stavo quindi lì a guardarmi i due finanzieri al bancone, occupavano tutto lo spazio, aspettando i loro caffettini macchiati, mentre la barista si sdilinquiva in convenevoli e dava tutte le informazioni richieste sui movimenti in piazza: “…ci sarà una festa organizzata dalle parrocchie per denunciare il connubio fra droga e rock, verranno a piedi da Appignano tanti giovani, accompagnati dai parroci, e ci sarà un concerto di beneficenza, per questo hanno installato il palco in piazza…”. Il capitano -so riconoscere i gradi perché ho fatto il militare- assentiva e si allisciava il cappello visierato nelle mani… e notava i miei atteggiamenti con la coda dell’occhio (buon segugio). Infatti avendo capito che osservavo i suoi movimenti col cappello lo ha immediatamente riposto nella nicchia retrostante, dove stanno pure i giornali. Bravo capitano, ha visto pure che gli osservavo i gradi e le mostrine e perciò non accennava a spostarsi dal bancone.

    Ma io imperterrito mi sono avvicinato e gli ho appoggiato davanti la mia tazza vuota, costringendo la barista a scostargli la tazzina del caffè in arrivo, e mi sono piazzato al suo fianco.. in modo che pure lui si è dovuto un po’ (poco poco) spostare verso il lato, avvicinandosi al suo collega (un tenentino). Poi gli ho pure posto di fronte una moneta da 2 euro, per pagare la mia consumazione, mentre la barista tutta premurosa serviva i due caffè e continuava nelle sue comunicazioni d’intelligence. Finalmente lei ha “notato” i due euro e mi ha chiesto “sono tuoi?”, alla mia conferma li ha presi ed avvicinandosi alla cassa ha emesso lo scontrino d’obbligo e presi 20 centesimi di resto li ha deposti lì sul bancone, il più lontano possibile dai caffè finanziari.

    Ho preso i 20 e con la mano destra li ho intascati e avendo notato lo sguardo indagatore e sospetto del capitano con la sinistra ho afferrato pure lo scontrino e con esso mi sono allontanato dalla bella scenetta…

    E certo, non volevo mica farmi beccare in castagna, lasciando lo scontrino sul bancone sarei stato punibile di ammenda! Il finanziere lo sapeva, ed io pure… Tiè..

    Quante cose si imparano a Treia….

    Paolo D’Arpini

  2. Sono anni che cerco invano di collaborare con le istituzioni per il controllo di questo servizio, sono testimone di un brutto fatto(la morte del giovane Gaetano Papapicco finito in un canale di scolo a cielo aperto)ho ottenuto solo fischi e pernacchie da TUTTI e dico Tutti spero solo che prima o poi qualcuno dia giustizia a Gaetano. In ultimo gg. 19/06/2012 stanno pulendo il canale savanella fino alla foce di torre calderina a Molfetta erano presenti due vigili urbani di molfetta avviso il gruista che i fanghi che stanno collocando sulle sponde del canale non vanno messi in quel punto ma bensi’ vanno collocati nella discarica autorizzata sapete con che risultati?: Fischi e Pernacchie. Altroche’

  3. testi e testimonianze sono a disposizione di tutti con videi e immagini you tube della testata giornalistica di molfetta “Quindici”

  4. dimenticavo,oltre a ricevere fischi e pernacchie,da un impiegato comunale finito poi in galera,quando tentai di parlargli, dinnanzi a tecnici e impiegati,lui e’molto piu’ giovane di me(io sono geometra)sorridendomi disse”mo amme date la fessa in mano ai criatur” mi prese sottobraccio e mi sbattette fuori dal suo ufficio,traete voi le conclusioni,grazie

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