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Morto Padre Michele Placentino, confratello di Padre Pio

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
3 Giugno 2015
Gargano // Manfredonia //

San Giovanni Rotondo – PADRE Michele Placentino, della comunità dei Padri Cappuccini di San Giovanni, é deceduto ed é stato accolto da Padre Pio alle porte del Paradiso. Padre Frate Michele Placentino volle emulare le orme di Padre Pio e con la preghiera a Dio si propose di essere al servizio degli ultimi. Padre Frate Michele Placentino, nato a San Giovanni Rotondo il 1 gennaio 1930, figlio di Michele Placentino e Melchionda Maria Carmela, entrambi nati a San Giovanni Rotondo, battezzato con il nome di Giovanni, primogenito di cinque figli (Maddalena, Nunziata, Antonietta e Giuseppe), educato al profumo della Santità di Padre Pio, entrò in seminario nel mese di Settembre 1945 e in data 15 settembre 1946 indossò il Saio del Novizio, scelse il nome di Fra Michele, in ricordo del defunto padre, deceduto nell’anno 1945.

Il giorno 2 febbraio 1951 diede i voti di professione perpetua e il giorno 21 febbraio 1954 venne consacrato religioso. Frate Michele Placentino, amante delle cose di Dio, a beneficio dei sofferenti e degli ultimi, ha realizzato opere primarie per San Giovanni Rotondo ed, in particolare:
1) diede incarico all’Architetto Giuseppe Gentile di creare il parco della Via Crucis, sito alla sinistra del Convento di Santa Maria delle Grazie, comprendendo edicole contenenti 16 statue in bronzo e una in marmo di Carrara,
2) Ebbe cura della costruzione della tomba per Padre Pio nella cripta del Convento di Santa Maria delle Grazie, ultimata il 20 settembre 1968;
3) fece realizzare il piazzale del Convento di Santa Maria delle Grazie;
4) fece costruire la circonvallazione intorno al Convento di Santa Maria delle Grazie;
5) fece realizzare il Viale dei Cappuccini e lo fece asfaltare;
6) creò 37 centri per la riabilitazione di portatori di handicap da Bari a Montenero di Bisaccia;
7) fece ricostruire, a seguito del terremoto, il Convento dei Frati Cappuccini di Gesualdo.

Frate Michele Placentino, per circa 40 anni definitore dei Frati Cappuccini della Provincia monastica di Foggia, già economo e vice-guardiano del Convento S. Maria delle Grazie, il giorno 22 gennaio 1971, giorno dell’anniversario della vestizione religiosa di Padre Pio avvenuta il giorno 22/1/1904, inaugurò e benedì i locali della “Fondazione dei Centri di Riabilitazione di Padre Pio”.

“L’apertura della casa avveniva nel nome di San Francesco e di Padre Pio per la riabilitazione sociale dei bimbi spastici”. Le attività medico-riabilitative iniziarono alcuni giorni dopo: il primo febbraio 1971. Ad animare questo spirito costruttivo di scienza e coscienza era sempre Padre Michele Placentino, fondatore dei Centri e delegato dalla Religiosa Provincia Monastica dei Frati Cappuccini alla loro conduzione.

Padre Michele con il suo carisma riusciva ad incoraggiare il personale nei momenti di difficoltà e ad infondere quello spirito di carità cristiana, che è lievito essenziale di ogni grande opera di bene. Padre Michele divenne promotore in tutta l’ltalia della crescita della sensibilità sociale e degli organi istituzionali verso le problematiche del disabile. La riabilitazione comincia a perdere alcune connotazioni assistenziali per diventare una branca della medicina. I contesti emarginanti ed il pietismo sterile lasciano il posto ad una cultura dell’integrazione sociale e ad interventi con metodiche tecnico-riabilitative nuove e più efficaci.
Tramontava la formula dell’assistenza semiresidenziale e venivano organizzati servizi per fornire prestazioni riabilitative ambulatoriali e domiciliari.

Orbene, Frate Cappuccino Michele Placentino, di spirito francescano marchiato nell’animo, dell’essere al servizio di Dio servendo gli ultimi e i diseredati, ogni mattino lo si incontrava sul sacrato della Chiesa di Santa Maria delle Grazie e chiunque poteva avvicinarlo per preghiere.

(…) Il corpo mortale di Padre Michele Placentino sarà posto in una bara e sepolto nel cimitero di San Giovanni Rotondo ove chiunque potrà rendergli omaggio”.

(A cura del presidente Avvocato Francesco Traversi, associazione pro Padre Pio l’uomo della sofferenza)

9 commenti su "Morto Padre Michele Placentino, confratello di Padre Pio"

  1. ho conosciuto Padre Michele 3 anni or sono,. è stata una gioia, ci sentivamo spesso al telefono, la nostra conversazione era semplice era come ci conoscessimo da tanto .Alla sera quando si trasmetteva il s.rosario l’ho vedevo seduto alla sinistra dell’altare e tra me dicevo Padre Michele sta bene, poi purtroppo la sedia è rimasta vuota….ho telefonatole ho scritto piu’ volte…ho disturbato molte persone del centralino…..e gentilmente mi davano sue notizie.Il25 maggio c.m. sono partita da vercelli e sono venuta li, innanzi tutto salutare Padre Pio,ma mi premeva moltissimo trovare Padre Michele,tramite suor Pasqualina,suor Giuseppina (persone di una delicatezza bonta’ infinita)sono riuscita ad incontrarlo,non penso che mi abbia riconosciuto ma per me è stato un momento emozionante, allo stesso tempo di gioia e di tristezza ho pensato che forse era l’ultima volta che ci saremmo incontrati…oggi suor Giuseppina mi ha telefonato…e cosi’ il mio pensiero è diventato realta’,ma so di certo che sara’ sempre accanto a me. grazie Padre Michele per la tua amicizia donatami!! sandra di trino

  2. Agli inizi degli anni ’80 (ero Segretario Generale della CGIL di Manfredonia) in seguito a difficoltà finanziarie furono licenziati i lavoratori del Centro di Riabilitazione Motoria Padre Pio di Macchia: circa 50 dipendenti, in maggioranza donne, ed una struttura che garantiva prestazioni indispensabili per decine di ragazzi con disabilità importanti, rischiavano di restare i primi senza lavoro e gli altri senza possibilità di cure idonee nel nostro territorio.
    Con i colleghi delle altre confederazioni sindacali conducemmo una battaglia epica che durò circa tre mesi e che scongiurò i licenziamenti e la chiusura del Centro.
    Padre Michele, creatore e amministratore dei Centri di Riabilitazione, lo conobbi lì e lo frequentai in interminabili e continue riunioni per arrivare al risultato positivo che ho detto prima. La nostra lotta consentì l’adeguato ascolto ed impegno della Regione in direzione della continuità assistenziale e quindi lavorativa. Padre Michele è stato eccezzionale in quella vertenza: non è stato certamente il classico “datore di lavoro” ma un fratello di tutti ed un interlocutore che dava valore ad una giusta battaglia.
    A risultato raggiunto riconoscemmo che la sua azione fu quella di un alleato nostro e dei più deboli. In seguito abbiamo continuato a dialogare in modo sempre positivo.
    L’ho ricordato e citato in ogni occasione possibile come esempio di umanità e di grande apertura alla socialità. Conservo con cura una sua testimonianza scritta di pochi anni fa in risposta anche ad alcune riflessioni confidategli in un momento particolare. Conosceva profondamente l’animo umano e dunque era saggio e reale tutto ciò che affermava.
    Ciò che ha fatto in vita e come lo ha fatto ne hanno elevato la persona a modello da indicare agli altri. Di ciò sento di ringraziarlo anche a nome di tanti che nel mondo del lavoro e nella nostra società hanno avuto la opportunità di incontrarlo sulla propria strada.
    Salvatore Castrignano

  3. Bergamo 4/6/2015
    Ho conosciuto Padre Michele l’11 Settembre 2012 fu un incontro speciale, e come se mi aspettasse. Ero andata a ringraziare Padre Pio e ho trovato un’altro Padre, che in questi anni mi ha accompagnata spiritualmente, facendomi conoscere e amare sempre più San Pio. Tutte le sere io e mio marito recitavamo il S. Rosario collegati a Tele Padre Pio, vederlo seduto alla sinistra dell’altare ci faceva sentire felici e vicini, come in una grande famiglia. Due o tre volte l’anno ci recavamo a San Giovanni Rotondo per poterlo incontrare e parlare con lui. Era una persona molto semplice, affettuosa e sapeva parlare al cuore. Prima che venisse a mancare, ci siamo informati della sua assenza, e non riuscendo a metterci in contatto telefonicamente, mandai mio marito a controllare che stesse bene. Una settimana prima che morisse andò a trovarlo in Ospedale, e lì capì la gravità della situazione. Ci mancherà moltissimo, ma continueremo, ad andare a trovarlo nella
    casa del Padre, che vuole a se le persone che le sono più care. Ne sono certa, dal cielo continuerà insieme al suo confratello San Pio a stare vicino ai suoi figli Spirituali.

  4. Dire e raccontare ogni cosa sarebbe una storia troppo lunga…Posso solo dirvi che ho conosciuto Padre Michele dal 2008 assieme a mia moglie e dall’ora non ci ha lasciati piu. Ci ha guidati con paterno discernimento…giorno dopo giorno indicandoci anzitempo gli ostacoli che avremmo affrontato. Per me Padre Michere era il vero erede spirituale di Padre Pio. Aveva doni e carismi straordinari. Propongo con tutto il cuore all’Avv Traversi di contattarmi, visto che è mia intenzione costituire una associazione per la raccolta di testimonianze di tutti coloro che hanno beneficiato della Santa Presenza del Padre, affinchè presto si apra il processo di beatificazione.
    Padre Michele intercedi e prega per noi assieme a Padre Pio!

  5. We are deeply saddened by the news of the death of Padre Michele, but rejoice that he is in Paradise, with his beloved confratello, Padre Pio!
    My family and I were introduced to Padre Michele in 1970, by the late Padre Alessio. Through the National Centre for Padre Pio, Inc.USA, founded by my late wife, Vera M. Calandra, we raised the funds to construct the beautiful Via Crucis through the Gargano mountain (Signora Calandra had the privilege to dedicate the 11th Station); we built the Sala Confessionale in Our Lady of Grace Church. We purchased the first bus for the Centri Spastici and helped to build and furnish all 37 Centres; we were sent to Agnone at the request of Padre Michele to accompany the late Padre Gerardo di Flumeri, Vice Postulator for the Cause for Padre Pio, to carry the deposit for the carillon bells atop the Our lady of Grace Church.
    Ours was a very long and very blessed relationship with Padre Michele, always trying to assist with the good works that would further the Opera di Padre Pio, help the citizens of San Giovanni Rotondo and the Puglia Region of Southern Italy. We also have the privilege of these more than 45 years to bring the authentic message of Padre Pio to the people of the United States of America.
    May Padre Michele pray for us!

  6. We are saddened by the death of Padre Michele, but rejoice that he is in Paradise with his beloved confratello, Padre Pio.
    We were introduced to Padre Michele in 1970, by the late Padre Alessio Parente, when we started the National Centre for Padre Pio, Inc., in the USA and helped to establish the English Language office in San Giovanni Rotondo and the Voice of Padre Pio,. Through the efforts of Mrs. Calandra, the Calandra Family and the Centre, the funds were raised to construct the Via Crucis through the Gargano Mountainside (Mrs. Calandra dedicated the 11th station during the blessing ceremony); the Centre and Calandra Family helped Padre Michele to contruct the Sala Confessionale in Our Lady of Grace Church; the Centre and Family purchsed the very first bus for the Centre Spastici and went on the help to furnish and construct all 37 Centres. Padre Michele sent Mrs. Calandra to accompany the late Vice Postulator of the Cause for Padre Pio, Padre Gerardo di Flumeri, to Aganone, to bring the cash deposit for the carillon Bells atop Our Lady of Grace Church. Padre Michele always thought to further the work of Padre Pio, the Opera di Padre Pio, while helping the town of San Gioanni rotondo and all of the Puglia Region. He was a true Capuchin Franciscan Friar a good and holy Friar who loved Padre Pio. Padre Michele always taught us to seek to accomplish the Holy Will of God in all of our undertakings and in all, give always thanks for Divine Providence, accept suffering and trust in God! We will miss his sound spiritual advice and are certain that he is praying for us all, along with Padre Pio!

  7. Neel caso , Dio volessse, si apra una causa per la beatificazione del mio caro amato Padre Michele Placentino vorrei essere contattata per portare la mia testimonianza; Sono un’insegnante e vorrei raccontare le meraviglie e i miracoli che il Padre ha operato nella mia vita con la sua Santa intercessione.
    Pace e bene a tutti.

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