Foggia. “Non c’è più religione” è la nuova pellicola girata da Luca Miniero sul Gargano (Isole Tremiti, Manfredonia, Siponto e Monte Sant’Angelo); un’ isoletta del Mediterraneo, Porto Buio, è una piccola comunità governata da Cecco (Claudio Bisio) originario del posto ma poi emigrato, cresciuto e “studiato” al Nord. Tradizione che mantiene viva l’Isola ogni anno, attirando turismo invernale, è il presepe vivente ma a causa della natalità, ormai è in calo vertiginoso, sull’isola non c’è più nessun pargolo che possa interpretare Gesù bambino nel presepe vivente. L’unica soluzione è quella di rivolgersi alla comunità musulmana dell’Isola, ricca di bambini. Aiutato da una suora/pizzaiola Marta (Angela Finocchiaro), Cecco si rivolgerà a Bilal (Alessandro Gassmann) un amico di vecchia data convertito all’Islam. Le due comunità, che non sono affatto propense a mettere un bambino musulmano nel presepe, riusciranno infine a venirsi incontro: quando “l’arte dell’arrangiarsi” compie “miracoli”.
Durante la conferenza stampa dedicata al film, tenutasi questo pomeriggio all’Hotel Cicolella di Foggia, sono intervenuti Miniero, Bisio e Gassman. “Cecco è laico o forse anche qualcosa di più. É nato sull’isola ma ha vissuto al nord per molti anni” – così Bisio spiega il suo personaggio – “Credo al suo sincero ottimismo, scambiato anche per opportunismo politico, che lo porta ad avere un rapporto di curiosità ed interesse culturale per l’altra comunità. La comicità nasce dai difetti, basti pensare a ‘Il malato immaginario’ di Molière”, continua l’attore e comico milanese, “I nostri personaggi prendono forma anche da questo ma la bravura di Luca e degli sceneggiatori è stata quella di aggiungere delle sfumature di carattere che non li hanno resi macchiette”.
“Bibal si presenta come un personaggio decisamente buffo che si diverte a giocare con i luoghi comuni e li usa anche per vendicarsi di un amico dal quale si è sentito tradito anni prima” – confessa Gassman sul ruolo dal lui interpretato.
“Marta invece è un personaggio dalla doppia anima, un’integralista che ha nostalgia di un’amore mai vissuto” – spiega Miniero facendo le veci della Finocchiaro, assente per lavoro a teatro. “Il cinema, secondo me, può avere un punto di vista, un taglio, ma non un messaggio. Il film parla di tolleranza e conflitto e credo che sia necessario anche questo per l’integrazione. Qui si parla del trionfo della persona contro il trionfo delle etichette. La mia non è commedia sociale ma un film comico sociale e in Italia siamo solo io, Checco Zalone e Ficarra e Picone a farlo” – conclude Miniero.
La pellicola è stata distribuita da 01 Distribution ed è in tutte le sale dal 7 dicembre; è stata la più scelta durante la serata della Festa Della Matricola 2016, tenutasi ieri sera al Multisala di Foggia. Questa sera invece, alle ore 20.00, Miniero, Bisio e Gassmann saluteranno il pubblico di #NonCèPiùReligione presso la Città del Cinema di Foggia.
fotogallery VINCENZO MAIZZI
(A cura di Antonio Piazzolla, Foggia 10 dicembre 2016)
Non è un bel film. Bene il ringraziamento al comune di Monte nei titoli di coda, come preteso dal commissario. Ma rimane un brutto film e nemmeno si sono comportati molto bene coi montanari durante le scene.