Bari – I medici di base o come mi piace definirli “i medici fiducia, famiglia” erano e restano un baluardo della Sanità. Anch’io iniziato la mia esperienza professionale nel loro delicato e impegnativo ruolo, per questo sono particolarmente vicino in questo momento.
La loro protesta è contro il Governo centrale, ma quello regionale non è mai stato benevolo nei loro confronti. Infatti per l’assessore alla Sanità del Pd e per un consigliere regionale, oggi di maggioranza, sarebbero i medici di famiglia i responsabili delle lunghe liste d’attesa a cui sono costretti i pugliesi che devono sottoporsi a visite specialistiche in strutture pubbliche. Né alcun medico di questa regione può condividere quanto testualmente affermato dall’esponente del Pd nella seduta consiliare del 18 dicembre 2014 cinque mesi fa (così come riportato dal BURP): “è la medicina di base la rovina di Italia!… E’ colpa dei medici, dei sanitari che stanno rovinando la Sanità”. Mentre, al contrario sono proprio loro a trovarsi nella prima trincea della Sanità pugliese, per difendere il diritto alla Salute di tutti.
Ecco perché ho immediatamente aderito alla “Campagna contro l’abolizione del medico di famiglia” e firmato la relativa petizione, iniziativa promossa dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg). Ritengo che ogni famiglia, ogni cittadino, debba continuare ad avere la possibilità di scegliersi il proprio medico, proprio per quel rapporto che nel corso della vita si instaura e che lo fa diventare, appunto, “uno di famiglia”.
Lo dice in una nota il candidato governatore Francesco Schittulli.