Roma, 19 ott – Rachel Moran, l’autrice irlandese del libro denuncia “Stupro a pagamento” (appena pubblicato in Italia da Round Robin Editrice dall’edizione originale Paid for), difende l’attrice italiana finita al centro dello scandalo Weinstein, dopo la confessione sulle molestie subite dal produttore americano.
“La denuncia pubblica di Asia Argento ha portato alla fine di venti anni di regno del terrore di Harvey Weinstein sulle giovani donne di Hollywood. Che venga ripagata per il suo coraggio con una campagna diffamatoria da parte anche di donne del suo stesso paese è spregevole e tragico. L’Italia dovrebbe essere orgogliosa di contare Asia Argento tra le sue figlie” ha dichiarato Moran, cofondatrice di SPACE (Survivors of Prostitution-Abuse Calling for Enlightenment) e attivista nella Coalizione Internazionale Contro la Tratta delle Donne e la European Women’s Lobby.
“Lei ha ragione anche quando afferma che se avesse parlato prima sarebbe stata trattata come una prostituta. E questo dice molto su una verità più profonda che le persone sembrano riconoscere ma raramente considerano consapevolmente. Ovvero che esiste una classe di donne usata come scudi umani nella guerra della violenza sessuale. E sto parlando delle donne prostituite – ha affermato in una nota la scrittrice – Uno scandalo di questa portata ci obbliga ad accettare che le attrici non dovrebbero essere trattate così, ma la verità è che nessuna donna dovrebbe essere trattata in questo modo. Le attrici hanno ottenuto il riconoscimento della loro umanità a seguito di questo scandalo. Hanno visto affermare il loro diritto a vivere libere dalla violenza sessuale. Le donne prostituite, no. Per noi, il nostro abuso sessuale è respinto, non come un triste aspetto del modo in cui siamo trattate nel corso del nostro lavoro, ma come il lavoro stesso. Noi siamo l’ultimo bersaglio legittimo del mondo. Abbiamo bisogno di più ‘Asia Argento’ tra di noi”.
Costretta a prostituirsi per sette anni, la scrittrice in “Stupro a pagamento” ha affidato a un’intima autobiografia il compito di svelare la realtà dell’industria del sesso, denunciando il mondo violento e scardinando i falsi miti della prostituzione. Già pubblicato negli Stati Uniti e tradotto in tedesco, il libro è stato definito “la migliore opera mai scritta sulla prostituzione” da Catharine MacKinnon, “personale, profondo e lucido” da Jane Fonda, ed elogiato dall’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter.
(lucia guarano – ufficio stampa)