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Esodati: Camusso, se non ci sarà soluzione per tutti protesta continuerà

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
30 Luglio 2012
Lavoro //

Camusso, Bonanni, Angeletti (ST)
Roma – O si trovano soluzioni per tutti o la protesta per gli ‘esodati’ continuerà. CGIL, CISL e UIL hanno manifestato a Roma e in tutta Italia per puntare ancora una volta i riflettori sulla “vicenda di quei lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione a causa degli errori contenuti nella riforma Fornero. “La richiesta unanime delle tre confederazioni è la rimozione di ogni vincolo numerico rispetto ai soggetti che vanno salvaguardati.

“Riaccendere il faro sulle tante migliaia di persone che si trovano nella ‘terra di nessuno’”, così intervenendo dal palco montato in Piazza della Rotonda (Pantheon) a Roma il leader della CGIL Susanna Camusso ha definito gli ‘esodati’ spiegando le ragioni della giornata di mobilitazione nazionale unitaria.

Un primo, ma non sufficiente risultato, è stato ottenuto grazie alla lotta del sindacato con il decreto Legge n. 95/2012 che ha ampliato la platea di lavoratori derogati dall’applicazione dei nuovi requisiti pensionistici. Per Camusso, infatti “il primo ed il secondo decreto non risolvono il problema”, poiché spiega “creano iniquità: troviamo particolarmente sgradevole che si sia adottata una formula per cui si coprono gli accordi nazionali e non la miriade di accordi territoriali”.

La leader della CGIL ha ricordato che il mondo degli ‘esodati’ che è sceso oggi in piazza per chiedere risposte è lo stesso che sta subendo le conseguenze di una riforma del lavoro sbagliata. “Che idea c’è di salvare il Paese – si chiede Camusso – se non si fa attenzione alla condizione di lavoratori e pensionati” e di tutti coloro che stanno pagando sulle proprie spalle la crisi e che “non ce la fanno più”. “Gli ‘esodati’ – prosegue – sono lo specchio degli errori fatti dal Governo”. Le politiche di tagli lineari e di rigore adottate dall’Esecutivo, infatti, denuncia Camusso “portano solo recessione, aggravano la crisi e non la risolvono”.

Il Segretario Generale della CGIL punta il dito contro il Governo affermando come sia “un fatto insopportabile quello di lasciar sole le persone e di continuare a rinviare la soluzione dei loro problemi”, anche perchè “si potrebbero spalmare i costi necessari su più anni”. Nel concludere Camusso avverte “la protesta continuerà finchè non ci saranno risposte ed una soluzione per tutti gli esodati”.


Redazione Stato

3 commenti su "Esodati: Camusso, se non ci sarà soluzione per tutti protesta continuerà"

  1. queste tre facce di ……che in tv vanno a dire che sono con i lavoratori, mentre i loro sindacalisti firmano con le aziende accordi ….per licenziare i lavoratori.Si devono vergognare ste merd…….

  2. Sì ormai i sindacati fanno solo gli interessi degli imprenditori ed i loro!!!!
    E pensare che ai miei tempi ci lamentavamo di Luciano Lama!!!

  3. Voglio proprio vedere se i sindacati manterranno cio’ che dicono.
    . Per Camusso, infatti “il primo ed il secondo decreto non risolvono il problema”, poiché spiega “creano iniquità: troviamo particolarmente sgradevole che si sia adottata una formula per cui si coprono gli accordi nazionali e non la miriade di accordi territoriali”.

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