Parte domani nell’aula bunker della vecchia sede della Corte d’Appello di Taranto (inizio fissato per le ore 10) il processo d’appello originato dall’inchiesta chiamata ‘Ambiente svenduto’ per il presunto disastro ambientale causato dall’ex Ilva durante la gestione della famiglia Riva nel periodo 1995-2012.
La sentenza di primo grado, emessa il 31 maggio 2021, si chiuse con 26 condanne nei confronti dirigenti della fabbrica, manager e politici, per 270 anni di carcere.
La Corte d’Assise stabilì sia la confisca degli impianti dell’area a caldo che la confisca per equivalente dell’illecito profitto nei confronti delle tre società Ilva spa, Riva fire e Riva forni elettrici, per una somma di 2,1 miliardi.
In tutto sono imputate 39 persone e tre società.
Lo riporta l’Ansa.