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"NO RISPARMI IMPROPRI" Metropolis difende il suo operato: “Personale adeguato, accuse infondate”

La direzione del consorzio evidenzia come la rete Metropolis non abbia mai usufruito di alcun risparmio improprio sull’applicazione dei contratti

LEGGI ANCHE //  Sanità privata Puglia: revocati gli accreditamenti al Consorzio Metropolis per “gravi irregolarità” (FOCUS)
AUTORE:
Michele Solatia
PUBBLICATO IL:
18 Ottobre 2024
Cronaca // Focus e Inchieste //

Il Consorzio Metropolis, realtà di punta nel settore dell’assistenza sanitaria, sociale e socio-sanitaria a livello regionale, respinge con fermezza le recenti accuse di irregolarità emerse a seguito di un provvedimento regionale. La direzione del consorzio ha sottolineato che l’ente, attivo da anni con quasi 1000 dipendenti regolarmente assunti nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), opera in piena conformità alle normative vigenti e ribadisce la totale correttezza delle proprie attività.

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Al centro della controversia vi sarebbero presunte discrepanze relative al numero di personale impiegato, ma il Consorzio chiarisce che tali affermazioni sono basate su documenti disomogenei e incomparabili, raccolti in periodi differenti e riferiti anche a strutture non attive o in fase di adeguamento ai nuovi regolamenti regionali.

Il presidente Luigi Paparella, in una nota ufficiale, ha precisato che il numero di dipendenti dichiarati include anche coloro che hanno manifestato semplice disponibilità per eventuali trasferimenti futuri, e che nessun dipendente ha mai prestato servizio contemporaneamente su più strutture.

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Particolare attenzione viene rivolta alla questione del personale sanitario e socio-sanitario, composto da circa 500 dipendenti distribuiti su 35 strutture, dove vengono accolti oltre 500 pazienti affetti da disabilità cognitive, motorie e mentali. La direzione del consorzio sottolinea che sarebbe inverosimile sostenere che pazienti con gravi problematiche non ricevano l’assistenza adeguata, soprattutto considerando i numerosi controlli ispettivi effettuati nel corso degli anni da autorità competenti come i NAS e i dipartimenti di igiene. In nessuna occasione, afferma il consorzio, è stato riscontrato un numero insufficiente di personale o anomalie nei turni.

Anche riguardo alle presunte ore di lavoro eccedenti di un medico, il Consorzio fornisce chiarimenti puntuali. Si tratta, secondo Paparella, di un professionista di grande integrità che ha sempre operato nel pieno rispetto degli orari contrattuali. Le ore “in eccesso” indicate dalla Regione derivano da dichiarazioni di disponibilità per eventuali incarichi futuri in strutture ancora non operative, non dal lavoro effettivamente svolto.

Il Consorzio Metropolis si difende inoltre dall’accusa che una carenza di personale possa aver compromesso la qualità dell’assistenza fornita. Tutti i pazienti, ribadisce il consorzio, sono stati seguiti nel pieno rispetto dei progetti terapeutici definiti insieme ai servizi sanitari e socio-sanitari, con i quali è sempre esistito un rapporto di stretta collaborazione e trasparenza. La carenza di personale, aggiunge, sarebbe stata immediatamente segnalata dalle strutture sindacalizzate della rete Metropolis, ma al momento non risulta alcuna denuncia in merito.

La direzione del consorzio evidenzia inoltre come la rete Metropolis non abbia mai usufruito di alcun risparmio improprio sull’applicazione dei contratti. Infatti, il contratto di lavoro adottato è pienamente conforme a quello previsto dai regolamenti vigenti per il comparto della salute mentale, ossia il contratto “ARIS AIOP Case di Cure – Personale non Medico – Sanità Privata”.La direzione del consorzio evidenzia inoltre come la rete Metropolis non abbia mai usufruito di alcun risparmio improprio sull’applicazione dei contratti. Infatti, il contratto di lavoro adottato è pienamente conforme a quello previsto dai regolamenti vigenti per il comparto della salute mentale, ossia il contratto “ARIS AIOP Case di Cure – Personale non Medico – Sanità Privata”.

Paparella conclude esprimendo amarezza per un provvedimento regionale che definisce “ingiusto e avventato”, basato su ipotesi non suffragate da adeguate verifiche. Secondo il presidente del Consorzio, la Regione avrebbe dovuto proseguire con ulteriori ispezioni prima di prendere una decisione che rischia di danneggiare la reputazione di un ente che da anni opera in favore di persone particolarmente fragili.

“Da sempre il Consorzio Metropolis opera nella massima trasparenza”, sottolinea Paparella, ricordando come la rete di strutture abbia da sempre condiviso le proprie strategie riabilitative con le famiglie degli assistiti e i servizi sanitari invianti. Il consorzio, scelto da numerose famiglie per la cura dei propri cari, è una realtà stimata per la sua integrità morale e per la qualità dei servizi offerti, caratteristiche che, secondo il presidente, potrebbero essere alla base delle recenti difficoltà.

Il Consorzio annuncia infine che presenterà controdeduzioni formali agli uffici competenti e alla Regione Puglia, riservandosi di attivare ogni strumento legale per difendere il proprio operato e il buon nome costruito in anni di lavoro onesto e trasparente. Paparella conclude esprimendo la speranza di continuare a ricevere il sostegno dei sindacati e delle famiglie degli assistiti, con l’obiettivo comune di preservare la serenità e il benessere dei pazienti e dei lavoratori.

7 commenti su "Metropolis difende il suo operato: “Personale adeguato, accuse infondate”"

  1. Troppo spregi sanitario!! Non vi bastano i soldi dei pazienti (pensioni ) non vi stazziate maa a i … dovete lavorare con i vostri soldi e non con i soldi publici ….

  2. A prescindere dalle parole dichiarate bisogna far parlare i fatti ora. E ci auguriamo sia come dice lei, esclusivamente per la tutela dei suoi dipendenti, ma che lei non è un santo Signor Presidente lo sanno anche in Scandinavia. Buon lavoro.

  3. Intanto vedremo dai controlli di organi preposti i riscontri delle buste paga dei dipendenti e le somme da voi richieste come rimborsi se effettuavate trattenute sulle spalle dei dipendenti. Poi spiegate perché state assumendo in tutta fretta per riempire gli organici dopo la diffida della Regione? Indietro non si torna ed è storia scritta.

  4. IN ITALIA, LO DICO AI TANTI PROFESSORI CHE HANNO GIA’ COMMENTATO IN PRECEDENZA “SPUTANDO VELENO” A DESTRA E A MANCA, ESISTE UN PRINCIPIO SACRO CHE E’ COSTITUZIONALENTE GARANTITO ED E’ QUELLO DELL’INNOCENZA SINO A SENTENZA DEFINITIVA DI CONDANNA !! PERTANTO CONSIGLIO AI LORSIGNORI, CHE PRIMA DI ASSURGERSI A “DEI IN TERRA”, ATTENDANO L’ESITO DEL CONFRONTO TRA REGIONE ED AZIENDA E DOPO MA SOLO DOPO, DI APRIRE QUELLA BENEDETTA BOCACCIA !!! SE DI ONESTA’ SI PARLA, QUESTA SARA’ DIMOSTRATA….RICORDATEVI CHE CI SONO CENTINAIA DI PERSONE BISOGNOSE DI AIUTO E CENTINAIA DI LAVORATORI CHE DA QUESTA AZIENDA TRAGGONO IL LORO ONESTO SOSTENTAMENTO….GRAZIE

  5. Francesco, concordo con te. In italia si è pronti a sputare sentenze poi ci si lamenta che non ce lavoro. E poi questi pazienti Dove dovrebbero essere trasferiti? in strutture migliori? Magari in quelle di Anteo dove succede di tutto e di piu… nellomerta di quei pochi dipendenti che ancora ci lavorano. Gli ispettori facessero piu ispezioni a sorpresa… che sotto la polvere ne trovano di cose interessanti

  6. spero si faccia chiarezza su tutta la questione e sequalcuno h sbagliato è giusto che paghi.
    Pero’ il dubbio che tutti questi controlli indagini mi sa un po di accanimento… Metropolis non avrà tutte le carte in regola ma ci sono tante cooperative qui nella provincia che non è tutto oro quello che luccica… basterebbe che la Regione metterebbe un po a fare i controlli…una fra tutte Anteo, dove il personale che prendono non ha nemmeno i titoli, campano con poca gente sui turni e non ne parliamp delle condizion incui fanno tstare i pazienti. Regione i soldi te li frega pure qualcun altro…

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“Mi piacciono le storie sospese, persone che si sfiorano... forse non si incontrano mai, però si cercano.” Jasmine Trinca - Delia

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