Foggia, 30 settembre 2020. Come anticipato, “portati alla luce i resti di un anfiteatro Romano nell’area archeologica di Civitate”: na scoperta eccezionale è stata possibile grazie alla tenacia delle ricerche dell’arch Antonio Decristofaro, e dell’archeologa Raffaella Corvino. Grande importanza hanno rivestito anche la Soprintendente ad interim arch. Maria Piccarreta, il dott. Italo M. Muntoni, il dott. Domenico Oione, l’ arch. Daniela Fabiano. Il geom. Enrico Cornetta, il restauratore Salvatore Patete , il tecnico Franco Racano, per ultimi, ma non per mancanza di importanza gli operai.
“Sono particolarmente orgoglioso di questo ritrovamento, innanzitutto perché ci permette di avvalorare la tesi che sono nascosti ancora tanti reperti, che devono essere riportati alla luce,e poi perché porta San Paolo alla ribalta della storia passata e futura. Questa scoperta conclude una piccola campagna di scavi durante la quale sono stati recuperati anche 6 corredi funerari da altrettante tombe. In una di queste sono stati trovati i resti di 2 persone, inumate nella stessa tomba , in un abbraccio eterno che è voluto andare oltre la vita, non terminando nemmeno con la morte. Queste scoperte saranno un Volano per lo sviluppo culturale e turistico di San Paolo, e dei paesi vicini. Adesso porteremo avanti con più determinazione il progetto del “Parco Archeologico” a San Paolo. Con la speranza che le istituzioni, Ministero e Regione in primis ci sorreggono in questo progetto. Un ringraziamento particolare va anche ai proprietari dei terreni che senza nulla a pretendere hanno dato il permesso per poter effettuare gli scavi”. Lo aveva riportato il sindaco di San Paolo di Civitate.
fotogallery Vittorio Agricola