Roma – “L’ITALIA negli ultimi anni ha fatto tanti sacrifici e molti passi avanti. Certo, può fare ancora molto per ridurre la spesa pubblica e realizzare alcune riforme strutturali, ma alla luce dei progressi ottenuti fino ad oggi è giusto che chieda all’Europa maggiore flessibilità”. Lo dice il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo commentando il rapporto pubblicato oggi dalla Commissione Ue nel quale si parla dell’Italia come di un Paese con “squilibri macro-economici eccessivi”.
“L’Europa deve abbandonare la politica del rigore e dell’austerità e puntare tutto sulla crescita – prosegue Bordo – altrimenti c’è il rischio che i nostri sforzi non producano alcun effetto sul Pil del nostro paese. L’Ue deve capire che al punto in cui siamo per far ripartire l’economia e’ necessario allentare il patto di stabilità nei confronti dell’Italia e concederle più tempo per completare le riforme strutturali, come d’altronde è stato fatto negli anni scorsi per altri Stati europei”.
“Non abbiamo intenzione di sottrarci agli impegni presi con i cittadini e con l’Europa: vogliamo ridurre la spesa e liberare le risorse per la crescita, creare lavoro, snellire la burocrazia e migliorare i servizi, tornare ad investire e a definire un nuovo patto Stato-Regioni, garantire una maggiore efficienza della Pubblica amministrazione. Ma la logica del ‘tutto e subito’ dell’Europa non funziona perché rischia di portare il percorso intrapreso dall’Italia con tanti sforzi e sacrifici al collasso” spiega Bordo.
“Abbiamo messo in campo misure per la crescita e continueremo a farlo ma abbiamo bisogno di rideterminare con l’Europa il patto di stabilità. L’Europa deve invertire la tendenza del rigore cieco ed essere più flessibile se vuole ottenere dei risultati positivi per l’Italia e l’intera Unione perché altrimenti il rischio e’ che le tensioni e le scosse sociali già molto forti nel Paese possano diventare veramente ingovernabili”, conclude Bordo
Redazione Stato
Sacrifici? Certo gli Italiani hanno fatto molti sacrifici. Solo i comuni mortali però.
Mi chiedo Onorevole a cosa servono i sacrifici se non si è in grado di fare le riforme?
Senza le riforme, non si ricomincia a produrre, quindi sono sacrifici al vento perchè se non si ricomincia a produrre la situazione debitoria aumenta.
Mi rendo conto che per la politica termini come fiscal drag (drago fiscale) sono difficili.
Cosa si è tagliato della spesa pubblica?
. sono per caso diminuite dispendiose consulenze dei vari enti
. Sono diminuite inutili spese militari
. Mi dica un po’ Bordo quanti Generali abbiamo in Italia?
.Mi dica un po’ Bordo in quanti in Italia giocano alla guerra?
Mi dica un po’ Bordo, quanti dipendenti hanno Camera, Senato, Quirinale, quanto guadagnano? Quanto guadagna un semplice usciere di questi enti?
. Mi dica un po’ tutte le autority Italiane quando costano? Cosa producono?
. Mi dica un po’quanti dipendenti improduttivi hanno, comuni, province, regioni, ecc ecc
. Mi dica un po’ Bordo, quanto guadagna un direttore generale di una asl ad incarico politico?
. Mi dica un po’ Bordo quando costano tutti gli enti in Italia dove si annidano i TROMBATI della politica?
Mi fermo qui per non annoiare i lettori, ci sarebbe tanto e tanto da dire.
Noi abbiamo fatto si sacrifici, NOI. Ma non siamo cambiati, continuiamo a fare le stesse cose, gli stessi errori, e non si può cambiare ispirandosi a principi del passato.
E come diceva Totò; E IO PAGO………(IO) E ALTRI 56 MILIONI DI VESSATI DA UN SISTEMA DI MERDA.
Speriamo solo in Renzi è la nostra ultima corsa prima della fine totale dell’Italia a causa dell’inefficienza e dell’inadeguatezza del sistema politico.