Foggia – C’E’ un viaggiatore in più nel piazzale antistante la stazione di Foggia. Sarà inaugurata domani, 18 ottobre 2014, alle ore 11.00 in piazzale Vittorio Veneto davanti alla stazione ferroviaria di Foggia, alla presenza del sindaco di Foggia Dott. Franco Landella e del governatore distrettuale del Rotary International Dott.Luigi Palombella e del presidente del Rotary Club di Foggia Avv.Giulio Treggiari, è stata inaugurata l’installazione artistica permanente denominata “Ritorno a Casa” scultura in vetro resina ad altezza naturale (cm 170) rappresentante un uomo con valigia,realizzata dallo scultore Leonardo Scarinzi.
L’autore. Leonardo Scarinzi nato a Faeto il 17/4/1959 e residente a Foggia, diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Foggia nel 1984 oggi è attivo quale docente di “ Tecniche di fonderia ” all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra i tanti lavori realizzati in una vita completamente dedicata all’arte, annovera La realizzazione del busto di S. Lorenzo patrono della città di Manfredonia su incarico dell’amministrazione comunale di Manfredonia attualmente collocato e permanentemente esposto al pubblico in Palazzo San Domenico ed il restauro del Monumento al pescatore per il Comune di Manfredonia (Fg)
L’opera. La scultura vuole rappresentare il ritorno alle proprie radici ai propri affetti, un uomo posto con i piedi a terra e non su un piedistallo,proprio per rafforzare il concetto di radicamento nella terra e quindi alla – propria – terra,con se una valigia,evidente emblema del viaggio, partenza o arrivo che sia.
Vuol quindi essere nel complesso un messaggio di bentornato,dedicato ai tanti emigranti partiti dalla nostra terra ma anche un messaggio di benvenuto a chi arriva da lontano come ad i tanti turisti che gremiscono proprio quella piazza all’arrivo nel capoluogo dauno.
“La dedica ed il messaggio intrinseco contenuto nell’opera – spiega l’autore – vuole anche mostrare l’immedesimazione di ognuno di noi negli immigrati che oggi arrivano nella nostra terra in cerca di speranze. Una bellissima antitesi del continuo muoversi, degli uomini e delle vite, disegnata in un elemento statico ed inanimato“.
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