Roma – IL 20 novembre 2014 oltre alla celebrazione della Giornata Nazionale dell’Infanzia e l’Adolescenza, ricorre il 25° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e Adolescenza. Tutti i paesi del mondo (eccetto Somalia e Stati Uniti) hanno ratificato la Convenzione. Per i 25 anni di una convenzione sui diritti umani dei minori ancora molto disattesa nella realtà, abbattere pensieri “semplici”, stereotipi, scorciatoie del pensiero. Per esempio, non stanno male solo i bambini dei paesi in via di sviluppo, in Italia i minori sono meno del 17% della popolazione, ma costituiscono quasi il 23% della popolazione povera complessiva con 1.876.000 bambini e ragazzi che vivono in povertà relativa e 653 mila in povertà assoluta (Dati Save the children 2011).
I bambini non sono piccoli e quindi “non capiscono”, imparano molto guardando i “loro” adulti, imparano e spesso imitano o mimano nei comportamenti, nelle attese, nelle aspettative.. e ciò che apprendono sarà parte integrante del loro essere adulti di domani. Giù l’enfasi retorica sull’infanzia, su la capacità di essere alla loro altezza, che non è poca cosa; ci stanno avanti di un palmo, ma hanno comunque molto bisogno di noi. Gli adolescenti, non sono semplicemente svogliati, passivi, interessati unicamente al loro gruppo e ai loro strumenti tecnologici. Anche loro hanno un disperato bisogno di efficaci punti di riferimento, anche quando scalciano. Guardarli negli occhi e dimostrargli che li vediamo veramente, belli, imperfetti, dubbiosi, sgualciti, avviliti, annoiati, motivati, demotivati, work in progress così come sono. Il cantiere del work in progress è sul terrenoche gli abbiamo riservato noi, vedere di limitare i danni se possibile.
“Ogni bambino non è solo oggetto di tutela e protezione da parte degli adulti, ma è anche Soggetto portatore di precisi diritti umani; questi diritti sono universali. Ogni bambino ha diritto ad avere un nome, una nazionalità, a conoscere i propri genitori e a essere accudito da loro. Ogni bambino ha diritto ad avere garantita pienamente la soddisfazione dei propri bisogni materiali, di nutrizione e di generale sostentamento. Ogni bambino ha diritto a vedere gratificati i propri bisogni affettivi e di relazione, in una maniera che sia adeguata e conforme al sano e armonioso sviluppo della sua Personalità. Ogni bambino ha pieno diritto a vedere rispettata la propria Identità e la sua Dignità di essere umano. Ogni bambino ha diritto all’identità legale, alla privacy e al rispetto della sua libera espressione. Ogni bambino ha diritto a conoscere e amare la propria patria e la sua storia. Ogni bambino ha diritto a vivere in pace e fratellanza con tutti gli altri bambini del mondo (quale che sia il loro colore, razza, religione, cultura di appartenenza): le tante guerre e i conflitti locali e internazionali degli adulti ostacolano, colpevolmente, la coabitazione pacifica tra minori. Ogni bambino ha diritto a crescere andando a scuola e giocando; lo sfruttamento del lavoro minorile contravviene pesantemente a questo diritto.
I bambini e gli adolescenti hanno diritto a essere accompagnati e informati e supportati rispetto al rischio di pericolose precoci dipendenze, quali fumo, alcol, droga, internet. E vanno preservati da ogni forma di abuso fisico, psicologico e sessuale. Inoltre, è sancito dalla legge il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, in primis i procedimenti giudiziari.
I bambini e gli adolescenti esigono che ogni Stato faccia loro conoscere i propri Diritti; li rispetti e li faccia rispettare. In troppi angoli del mondo, lontani (ma anche vicini a noi) milioni di bambini vengono in ogni modo abusati, perché questi fondamentali diritti non sono garantiti o sono, peggio, impietosamente calpestati. La convenzione Onu sui diritti dell’infanzia non è “di carta”, parla invece di principi inviolabili che hanno ripercussioni sociali molto concrete: un bimbo sereno ha maggiori probabilità di diventare un adulto sereno ed equilibrato; un bimbo infelice e/o violato ha maggiori probabilità di diventare un adulto infelice e problematico.
Ogni bambino è la speranza umana che si tramanda attraverso le generazioni. Prendersi cura con amore e quotidianamente di un bambino e di un adolescente (ciascuno attraverso il proprio ruolo parentale, ma anche sociale, in maniera conforme e adeguata all’età del minore) rinnova, rende viva e concreta la Convenzione dell’Onu sui Diritti dell’Infanzia nell’esperienza di vita di ognuno di noi.
Dedicato ai bambini del Terzo e Quarto Mondo, dagli occhi giganti. Dedicato ai bambini immigrati che approdano avventurosamente, piccoli, piccolissimi, sulle nostre coste al collo dei loro genitori o di sconosciuti perché i genitori non li hanno più. Dedicato agli adulti che vorranno insegnare ai loro bambini che i diritti dei minori non sono privilegio territoriale e, comunque, anche sullo stesso territorio non
sono equamente distribuiti”.
Non pensare o parlare di loro per categorie, chiamarli per nome.
(A cura della dottoressa Vittoria Gentile)
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