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Vendola: a Barletta, eliporto e odontoiatria sociale

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
27 Ottobre 2014
Cronaca // Stato news //

Bari – “OGGI regaliamo a questa struttura ospedaliera di eccellenza un eliporto e un ambulatorio di odontoiatria sociale”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola inaugurando questa mattina due importanti servizi presso l’Ospedale “Di Miccoli” di Barletta insieme con il direttore generale della Asl Bt, Giovanni Gorgoni.

La Asl Bat è la prima Azienda sanitaria pugliese ad avviare il servizio di odontoiatria sociale. A beneficiarne saranno i cittadini con codici di esenzione ticket per motivi economici i quali potranno ottenere, attraverso gli ambulatori odontoiatrici della Asl, servizi di odontoprotesi a prezzi agevolati.

“Quando torna la povertà – ha spiegato Vendola – torna la carie nella bocca dei bambini e c’è bisogno, quindi, nonostante la scarsità di risorse, che ci si orienti innanzitutto a lottare contro la povertà. L’odontoiatria sociale per me dovrebbe essere oggi una bussola, una delle tante buone azioni da fare per contrastare la povertà. Speriamo che la demagogia di questi tempi non ci impedisca di fare quello che noi vogliamo fare”.

Redazione Stato

1 commenti su "Vendola: a Barletta, eliporto e odontoiatria sociale"

  1. SANITA’, ANCORA REGALI A BARLETTA.
    NELL’OSPEDALE DI BARLETTA CI ARRIVI IN ELICOTTERO MENTRE A QUELLO DI ANDRIA, SE TROVI I PASSAGGI A LIVELLO CHIUSI, NON CI ARRIVI NEANCHE DEFUNTO. NELLA CITTA’ DI ERACLIO ANCHE IL SERVIZIO DI ODONTOIATRIA SOCIALE MENTRE QUI AD ANDRIA I DENTI CE LI STIAMO VENDENDO TUTTI AI COMPRO ORO PER PAGARE LA TASSA SUI SERVIZI CHE NON CI SONO.

    Regali, regali, regali, ma quali regali? Così citava una simpatica vecchia pubblicità televisiva ma quello spot non pubblicizzava i servizi pubblici e sanitari ma una nota marca di gelati. In fondo, però, alcune analogie con i gelati ci sono perché sia i gelati che la sanità pubblica vanno in deperimento se non li consumi subito e se deperiscono diventano grave pericolo proprio per la salute. Mentre notiamo che proprio come i gelati si sono anche sciolte alcune figure che si erano tanto affezionate a questo territorio ma che hanno poi preferito salire sui comodi voli in business class per approdare nel bubbone europeo che nessuno ancora sa quanto ci costa e soprattutto a cosa serva, ci giunge notizia che presso l’Ospedale di Barletta continuano a piovere regali quindi l’attivazione del servizio di elisoccorso. Ma se all’Ospedale di Barletta ci arrivi in elicottero, ad Andria, se trovi i passaggi a livello chiusi, all’ospedale non ci arrivi neanche defunto e se i tuoi parenti che seguono l’ambulanza non riescono a trovare un parcheggio rischiano pure di non assistere al funerale e di pagare la multa per divieto di sosta, visto che il moderno ospedale andriese è ancora imbottigliato nel centro della città e vi resterà ancora per secoli, anche se i bla, bla, bla elettorali di un suo ammodernamento in altro sito si sprecano.
    A parte il servizio di elisoccorso ci giunge anche notizia che sempre a Barletta un altro regalo in piena campagna elettorale è giunto con un biglietto di accompagnamento firmato San Voto il quale nella città della Disfida ha deciso di portare anche il servizio di odontoiatria sociale, scegliendo la città marittima al posto di quella di Andria, probabilmente perché deve aver notato che i cittadini andriesi di quel servizio non hanno proprio bisogno visto che i loro denti, quelli che una volta venivano impiantati in oro ed argento, se li stanno vendendo ai tantissimi Compro Oro per recuperare i soldi necessari al pagamento della tassa sui servizi che non ci sono, proprio come manca il servizio di odontoiatria sociale nella nostra città.
    Poiché vogliamo essere buoni e comprensivi chiediamo agli amici barlettani un piccolo, insignificante ma grossissimo favore: visto che, anche grazie all’aiutino dei nostri politici andriesi, sempre generosi e pronti a svendere i servizi pubblici locali di Andria ad altre città, ormai a Barletta avete ottenuto tutto e di più, svuotando la nostra città di servizi dei quali, un tempo, ne andava fiera, perché non portiamo avanti la proposta di sopprimere la corsa del trenino delle Ferrovie del Nord Barese da Andria a Barletta e viceversa, sostituendola con trasporto ecologico su gomma in modo da sopprimere anche immediatamente, a costo zero, i passaggi a livello di via Ospedaletto, di Via Barletta, di via Vecchia Barletta e di via Petrarelli – San Ciriaco, lasciando regolarmente funzionante la stazione di piazza Bersaglieri d’Italia e gli altri passaggi a livello verso Corato con l’installazione in viale Gramsci all’incrocio con via Trani, viale Virgilio e via della Pineta di un segnalatore che, quando il passaggio a livello di viale Gramsci è chiuso lo indichi e inviti gli automobilisti a percorrere viale Virgilio per evitare ingorghi proprio in viale Gramsci ed utilizzare via Barletta e gli altri accessi ormai liberi in tale area?
    Questa soluzione, che in verità è stata riproposta recentemente dal Comitato Quartiere Europa e dalla 4^ Consulta Ambientale del comune di Andria, è anche la più semplice e la più immediata. Si tenga inoltre conto che è anche la soluzione ideale per gli amici barlettani che vedrebbero anche soppresso il loro passaggio a livello di ingresso alla città. In questo modo evitiamo costosi buchi nei terreni, sprechi di denaro pubblico per milioni di euro, non deturpiamo l’ambiente già fortemente compromesso e non arricchiamo qualche speculatore di turno e affarista sempre pronto con la 24 ore in mano. Vi sembra poco? Come dite? I politici non ci stanno? Abbiamo sentito bene? I politici sono favorevoli ai grandi appalti che non si fanno mai? E allora? Dobbiamo prendere atto che quella sarà una condanna a vita? Noi le soluzioni le abbiamo, le sosteniamo e le annunciamo ma non possiamo realizzarle e per questo che abbiamo delegato tali poteri ai rappresentanti del popolo che sono pregati di uscire dalle loro camere stagne superprotette. Attenzione, siamo ancora in tempo per recuperare coscienza civica e rispetto reciproco quindi evitiamo di giungere al punto di doverci dissetare bevendo il sangue sgorgante delle ferite dei nostri simili.
    Il tempo, comunque, non è molto.

    Andria, 28 ottobre 2014

    Il Presidente Libera Associazione Civica Andriese
    Santovito Vincenzo

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