Foggia – NELLA giornata odierna, il personale del Servizio Centrale Operativo della Squadra Mobile di Foggia e del Commissariato di P.S. di Cerignola, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine, ha eseguito un controllo all’interno di un’area privata, sita tra i Comuni di Cerignola e di San Ferdinando di Puglia, al fine di accertare lo sfruttamento di lavoratori irregolari.
L’attività è stata svolta anche con il concorso della Direzione Provinciale del Lavoro di Foggia e della A.S.L. competente. All’interno di un autoparco situato in c.da Valle di Riso, più precisamente in un capannone fatiscente, sono stati effettivamente trovati 54 cittadini comunitari di nazionalità Bulgara e Rumena intenti alla lavorazione di carciofi, destinati alla successiva trasformazione.
Alcuni di questi operai avevano tra le braccia dei bambini e le attività lavorative si svolgevano in un ambiente malsano e in condizioni igieniche pessime (in aperto contrasto con ogni regolamento igienico-sanitario).
Nessuno dei lavoratori era in regola con le disposizioni in materia. Al termine degli accertamenti di rito, Franco Giuseppe , Napolitano Pasquale , Nenov Neno Ivanov , Minchev Trifon Angelov e Asenov Ivan Mitrov sono stati tratti in arresto per associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Altri due soggetti, Vrabie Mihai e Aleskiev Alesksi sono stati denunciati in stato di libertà per i medesimi delitti mentre PASQUA Grazia è stata denunciata per favoreggiamento.
La ricostruzione dei fatti ha consentito di accertare che gli operai, che si recavano al lavoro in quel capannone da oltre cinque giorni, erano caricati a bordo di quattro veicoli (di cui un furgone) e trasportati sul luogo di lavoro ove prestavano attività lavorativa per oltre dodici ore al giorno, con un compenso giornaliero massimo di circa 15 Euro (pari a 1,5 centesimi per ogni carciofo defoliato). L’area e i veicoli sono stati sequestrati.
Redazione Stato
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