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Piano riordino pugliese, “Ospedale Manfredonia: disattivata pediatria”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
30 Novembre 2016
Manfredonia //

Manfredonia. “L’ospedale di Manfredonia vede sostanzialmente confermata la propria dotazione in termini di discipline, con l’eccezione della pediatria che viene disattivata ma anche della riabilitazione funzionale che viene invece prevista (+ 28 pl)“.

E’ quanto emerge dalla scheda divulgata dalla Regione Puglia relativa all’Asl Foggia, in seguito all’approvazione – in seduta odierna, da parte della Giunta regionale – del Piano di riordino ospedaliero con conseguente nuova organizzazione dell’Aress, che si trasforma in Agenzia regionale Sanità e sociale.

Gli ospedali per malati acuti diverranno qualificati a gestire su base provinciale tutte le patologie ad oggi presenti sul territorio, con particolare attenzione alla rete delle emergenze. Verrà ulteriormente irrobustita l’azione delle due aziende ospedaliere universitarie (Bari e Foggia) e degli Irccs pubblici (Oncologico di Bari e De Bellis di Castellana) con la collaborazione ulteriore dell’Irccs di San Giovanni Rotondo.

La rete territoriale, invece, soddisferà le esigenze dei pugliesi che presentano patologie croniche consentendo il loro trattamento nei territori di residenza, differenziando in questo modo chi ha un bisogno urgente da chi invece deve essere controllato e monitorato con periodicità. Analogamente la rete territoriale affronterà le tematiche legate all’infanzia e all’età evolutiva nei territori di residenza, sviluppando anche il ruolo di hub dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari. La riorganizzazione della rete ospedaliera consentirà di superare le inefficienze attuali e concentrare risorse economiche strutturali e professionali in modo più adeguato alla nuova realtà assistenziale

La riconversione della rete ospedaliera e l’efficientamento della rete territoriale che portano benefici a tutte le province pugliesi, consentirà un migliore investimento delle risorse e il recupero di oltre 30 milioni di euro che la Giunta regionale ha deciso di destinare all’area di Taranto per incrementare ulteriormente la capacità assistenziale e della prevenzione delle patologie oncologiche attuali e attese nell’area. L’area di Taranto avrà il suo Polo oncologico: l’Ospedale Moscati ne diverrà il riferimento e sarà dedicato esclusivamente alle patologie oncologiche, con la collaborazione del’Irccs oncologico di Bari per accelerarne l’operatività e, nel contempo, realizzare una sinergia utile a tutta la Puglia. Nella Provincia di Taranto l’attuale offerta di posti letto è pari a 884. Con la delibera di Giunta di febbraio (n. 161/2016) si ipotizzava di aumentarli a 1067. La Giunta regionale, con la programmazione odierna, accogliendo le proposte e le richieste dei cittadini e recependo quanto emerso nel dibattito in Consiglio regionale, li porta a 1081 con un incremento del 22% rispetto alla dotazione attuale.

Scheda Taranto Scheda Bari Scheda BAT Scheda Brindisi Scheda Foggia Scheda Lecce

scheda asl foggia
scheda asl foggia

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FOCUS OSPEDALE MANFREDONIA
FOCUS OSPEDALE, CONSIGLIERE REGIONALE GATTA
Manfredonia: Ospedale di Base
“La farsa e le verità sull’ospedale di Manfredonia”

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PIANO DI RIORDINO – FOCUS STATOQUOTIDIANO
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Manfredonia. P.O. San Camillo di Manfredonia: classificazione “ospedale di base” per un totale di 135 posti letto: 8 reparto Cardiologia, 20 Chirurgia generale, 24 medicina generale, 16 ortopedia e traumatologia, 15 psichiatria, 20 recupero e riabilitazione funzionale, 4 riabilitazione cardiologica, 4 riabilitazione respiratoria, 10 Gastroenterologia, 14 Lungodegenza. Così dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 161 del 29 febbraio 2016 “Regolamento Regionale: “Riordino Ospedaliero della Regione Puglia ai sensi del D.M.70/2015 e della Legge di stabilità 28 dicembre 2015, n.208. Modifiche e integrazione del R.R. n.14/2015”.

31 i posti letto per la Casa di cura privata San Michele di Manfredonia, tutti di geriatria.

LA DELIBERA INTEGRALE – 161/2016 – PIANO RIORDINO OSPEDALIERO PUGLIA

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FOCUS PRECEDENTI POSTI LETTO – DICHIARAZIONI SINDACO DI MANFREDONIA – GOVERNATORE EMILIANO

L’ATTO INTEGRALE – Adozione piano ospedale RR 36/2012, “156 posti letto per Manfredonia” (SLIDE)

Piano riordino, Riccardi: Manfredonia conserva una buona struttura ospedaliera di base

“Il 29.02 piano riordino sanità definitivo: in Capitanata da 5 a 4 ospedali, 3 di base”

Allegati

Redazione Stato Quotidiano.it RIPRODUZIONE RISERVATA

REDAZIONE STATO QUOTIDIANO.IT

16 commenti su "Piano riordino pugliese, “Ospedale Manfredonia: disattivata pediatria”"

  1. PIANO DI RIORDINO, COR: “SOSPENDIAMO GIUDIZIO, ALL’APPARENZA SEMBRA CHE LE NOSTRE CRITICHE SIANO STATE PRESE IN CONSIDERAZIONE”

    Così il gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola) sul Piano di Riordino Sanitario ripresentato questa mattina dal presidente della Regione, Emiliano

    Questa volta siamo noi a usare il beneficio del dubbio nei confronti del presidente Emiliano.

    Da quello che ci sembra di capire – anche dopo la lettura della nota della presidenza e delle agenzie – il Piano di Riordino Sanitario, ripresentato oggi in conferenza stampa da Emiliano, sarebbe stato radicalmente ripensato, così come noi Conservatori e Riformisti auspicavamo quando sostenevamo che il Piano non era emendabile ma andava completamente riscritto.

    Anche la riflessione e le decisioni assunte su Taranto sembrano andare esattamente su quanto da noi auspicato.

    Ora aspettiamo di valutare il Piano nel merito, per capire se alle belle parole dette oggi in conferenza stampa corrispondono numeri e valutazioni reali che vadano incontro alle vere esigenze della salute dei pugliesi.

    Bari, 30 novembre 2016

  2. Ares diventa Aress, Zullo: “Bene, ora Emiliano accorpi anche l’assessorato alla sanità con quello al welfare”

    Dichiarazione del presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo.
    “Da Ares (Agenzia regionale Sanità) a Aress (Agenzia regionale Sanità Sociale), questa nuova organizzazione lo diciamo in modo franco: ci piace. Perché obiettivamente va incontro a quella che è diventata l’emergenza dell’assistenza sanitaria delle malattie croniche che richiedono il potenziamento dell’Area dell’integrazione socio-sanitaria. Nelle malattie croniche, infatti, la persona non ha solo problemi di carattere sanitario, ma anche di carattere sociale. L’intera persona, ma diremmo l’intera famiglia, è coinvolta in uno stravolgimento quotidiano che va oltre le cure ospedaliere, ma investono altro tipo di assistenza da sviluppare sul territorio in strutture residenziali e semi residenziali e a domicilio.
    Quindi bene ha fatto Emiliano a ipotizzare l’accorpamento all’interno della stessa Agenzia delle attività di studio e ricerca e di programmazione dei servizi sanitari e servizi sociali, ma allo stesso modo si deve procedere all’integrazione delle Politiche di integrazione sociale e di assistenza sanitaria.
    Emiliano abbia il coraggio di andare oltre perché in Puglia è difficile immaginare, sul piano organizzativo, che esista l’Aress con un unico direttore che debba rispondere sia all’assessore alla Sanità sia all’assessore al Welfare. Sarebbe quindi auspicabile che il presidente Emiliano punti anche all’unificazione dei due Assessorati in uno solo, così come ha fatto con l’agenzia. D’altronde è una necessità urgente ed ineludibile”./comunicato

  3. Riordino, Damascelli: “Altri ospedali in meno, tasse sempre alte e medicina del territorio al palo”
    “Tasse. Solo tasse. Sempre tasse. E con una sfacciataggine tipica della sinistra, mentre si paventa l’introduzione di ulteriori leve fiscali, si chiudono 8 ospedali sul territorio ma non le sacche di sprechi e le spese inutili”. Lo dichiara Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
    “Si chiudono – aggiunge – strutture ospedaliere, come quelle di Triggiano e Terlizzi, che hanno sempre erogato un ottimo servizio alla collettività. Il tutto senza considerare le proteste civili ma determinate che i cittadini hanno messo in atto per contrastare le scelte di Michele Emiliano. E a nulla sono valse le richieste dei sindacati di rivedere il piano e avviare una fase di confronto vero con il governo regionale. Nel frattempo, Emiliano sponsorizza una legge per la partecipazione, quando ne ha fatto a meno nella redazione di un provvedimento fondamentale per la Puglia che ha scatenato dissensi tra tutti gli interessati”.
    “Ma c’è un dato incontrovertibile: le tasse sono elevatissime e si tagliano i servizi. E non ci stiamo -conclude Damascelli – a credere che sarà potenziata la medicina del territorio: è una bugia che la sinistra ci racconta da dieci anni, da Vendola ad Emiliano”./comunicato

  4. Piano di riordino ospedaliero, Caracciolo: “Giustissimo il ripristino di posti letto UTIC per Ospedale di Barletta”
    Una nota del consigliere regionale e presidente della Commissione consiliare ambiente Filippo Caracciolo sul Piano di riordino ospedaliero e rete emergenza-urgenza ripresentato e approvato dalla Giunta regionale e presentato dal presidente della Regione e assessore alla Sanità Michele Emiliano.
    “Voglio innanzitutto esprimere apprezzamento – scrive Filippo Caracciolo – per la decisione contenuta nella deliberazione di Giunta regionale che modifica il Piano di Riordino Ospedaliero, di ripristinare i 4 posti letto UTIC destinati all’Ospedale Dimiccoli di Barletta. Da 242 passano a 261 i posti letto presso l’Ospedale di Barletta: oltre ai 4 posti letto di UTIC, si aggiungono i 4 posti letto di neuropsichiatria infantile e 15 posti letto di gastroenterologia. L’Ospedale di Barletta registra la perdita di 10 posti letto di psichiatria di cui 5 posti letto passeranno all’Ospedale di Bisceglie. Per quanto riguarda l’Ospedale di Andria i posti letto passano da 212 a 218 con l’inserimento di 6 posti letto di neonatologia”.
    “Sono soddisfatto – continua il consigliere regionale Filippo Caracciolo – per aver scongiurato, con il mio impegno, quella che sarebbe stata una grave perdita in termini di assistenza per l’intero territorio. Col ripristino di posti letto UTIC presso l’Ospedale di Barletta si evita l’emergenza sanitaria e si pone rimedio ad una scelta che non ho esitato a definire sbagliata sin dal primo momento. Prendo atto del fatto che il mio appello sia stato accolto con una scelta che garantisce il diritto alla salute di un intero territorio. Registro con favore un piano di riordino ospedaliero che incrementa il numero di posti letto dell’Ospedale di Barletta e di Andria”./comunicato

  5. Riordino, Damascelli: “Altri ospedali in meno, tasse sempre alte e medicina del territorio al palo”
    “Tasse. Solo tasse. Sempre tasse. E con una sfacciataggine tipica della sinistra, mentre si paventa l’introduzione di ulteriori leve fiscali, si chiudono 8 ospedali sul territorio ma non le sacche di sprechi e le spese inutili”. Lo dichiara Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia.
    “Si chiudono – aggiunge – strutture ospedaliere, come quelle di Triggiano e Terlizzi, che hanno sempre erogato un ottimo servizio alla collettività. Il tutto senza considerare le proteste civili ma determinate che i cittadini hanno messo in atto per contrastare le scelte di Michele Emiliano. E a nulla sono valse le richieste dei sindacati di rivedere il piano e avviare una fase di confronto vero con il governo regionale. Nel frattempo, Emiliano sponsorizza una legge per la partecipazione, quando ne ha fatto a meno nella redazione di un provvedimento fondamentale per la Puglia che ha scatenato dissensi tra tutti gli interessati”.
    “Ma c’è un dato incontrovertibile: le tasse sono elevatissime e si tagliano i servizi. E non ci stiamo -conclude Damascelli – a credere che sarà potenziata la medicina del territorio: è una bugia che la sinistra ci racconta da dieci anni, da Vendola ad Emiliano”./comunicato

  6. E’ strano che San Severo ha Oncologia e Neonatologia e Manfredonia perde Pediatria. Vorrei capire perchè,,,, Qui i morti per tumore fioccano ogni giorno, la gente va a partorire altrove, quando potrebbe farlo tranquillamente a Manfredonia, e sente parlare del piano di riordino come un successo. Ma per favore. Campo, Bordo, Gatta, Riccardi, Ognissanti… VERGOGNATEVI.

  7. Questo è il risultato di una politica e di politici che voi avete votato adeesso non lamentatevi , la prossima volta in cabina elettorale votate con la testa .

  8. Emiliano: “404 milioni per sanità territoriale e rafforzamento Taranto”

    “Grazie alla collaborazione del Consiglio regionale e della Commissione Sanità abbiamo oggi definitivamente chiuso e approvato in Giunta il Piano di riordino ospedaliero. E abbiamo dimostrato con i fatti che il Piano non indebolisce la sanità né riduce la spesa in senso tecnico ma ci consente di riallocare con maggiore personale e risorse”.

    Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenuto questa mattina in conferenza stampa per illustrare le principali novità contenute nel Piano di riordino ospedaliero approvato precedentemente dalla Giunta regionale. Con Emiliano anche l’assessore al Welfare Totò Negro, Giancarlo Ruscitti e Giovanni Gorgoni.

    “Il Piano di riordino – ha illustrato Emiliano – si fonda su un elemento essenziale, e cioè sul rafforzamento della sanità territoriale con un investimento di 404 milioni. Questa sarà un’assoluta priorità. Il Piano si fonda anche su un altro elemento, e cioè sul potenziamento della rete di emergenza urgenza che vedrà l’attuazione di un solo criterio: non si può avere un ospedale ovunque ma piuttosto una rete di emergenza urgenza che consenta di raggiungere in tempi rapidi e stretti la struttura ospedaliera migliore per il paziente”.

    Emiliano ha poi spiegato in cosa consiste il rafforzamento della sanità tarantina.
    “C’è un impegno importantissimo della Regione Puglia – ha spiegato il Presidente – sulla provincia di Taranto e sulle sue specificità epidemiologiche. Investiremo 30 milioni di euro in più rispetto al passato nella provincia di Taranto. Questi 30 milioni in più si trasformeranno in posti letto (più 22%), in personale, in macchinari e nella realizzazione fondamentalmente di due strutture, il Polo oncologico del Moscati connesso al Santissima Annunziata e collegato, con convenzione, all’Irccs oncologico di Bari ed alle oncologie pugliesi, per la ricerca e l’assistenza ma soprattutto la ristrutturazione della oncoematologia pediatrica all’interno della Santissima Annunziata, accogliendo quanto richiesto da 22mila cittadini tarantini. Se al Senato dovessero correggere l’errore commesso alla Camera e quindi concedere l’ulteriore finanziamento di 50 milioni di euro, potremmo fare molto di più”.

    “Noi abbiamo fatto quindi una precisa scelta politica, quella di investire in modo speciale nella sanità di Taranto – ha aggiunto Emiliano – come peraltro ci era stato chiesto da cittadini, sindaci, consiglieri regionali, deputati. Il che evidentemente significa che questo Piano di riordino non è frutto di elaborazioni di vertice ma è stato costruito dal basso ascoltando tutti e accogliendo quasi tutti i suggerimenti più importanti che il Consiglio regionale ci aveva dato attraverso la Commissione Sanità”.

    Emiliano ha sottolineato che “questo rafforzamento della sanità tarantina avviene a fiscalità invariata”.

    “Vorrei precisare infine – ha detto il Presidente – che nessun ospedale è stato declassato,. Nel passato cioè non esisteva una classifica degli ospedali. La classifica degli ospedali che noi abbiamo applicato è quella contenuta nel DM70. È la prima volta quindi che alcuni ospedali vengono classificati a seconda delle caratteristiche che hanno. Tra l’altro la classificazione non incide sulla qualità delle cure ma solo sulla specializzazione di ciascun ospedale. Credo che il Piano sia stato gestito con grandissima intelligenza da sindaci, cittadini e personale sanitario. Ringrazio quindi davvero – ha concluso Emiliano – tutti i sindaci della Puglia, tutti i cittadini, i sindacati e tutti coloro che hanno contribuito alla scrittura del Piano. Naturalmente voglio cogliere l’occasione per ringraziare Giovanni Gorgoni che è l’autore di questo Piano e che oggi scambia il ruolo con Giancarlo Ruscitti che avrà il compito di metterlo in esecuzione”.

  9. “L’ospedale di Manfredonia vede sostanzialmente confermata la propria dotazione in termini di discipline..”
    Ma ci prendono in giro?
    Dopo che negli anni chiuso tanti reparti (GINECOLOGIA, OSTETRICIA, PEDIATRIA, ORTOPEDIA, ecc) tra questi da anni pediatria, mi spiegate come si fa a dire non è cambiato niente.
    A MANFREDONIA NON SI NASCE PIU’.
    Così Il diritto alla salute a Manfredonia non è garantito.

  10. A Manfredonia non ci caca nessuno, i nostri consiglieri regionali, contano com il due di picche, na beata mi. .

  11. Ma chiudetelo per sempre st’ospedale viste anche le condizioni in cui versa.
    2 settimane fa ci sono stato alle 18:30: temperatura esterna 18 gradi – temperatura interna 25 – termosifoni accesi. Grande spreco. Mi sono mosso indisturbato per i reparti senza che nessuno mi intercettasse… basta.

  12. zorro ha tolto hai poveri per fare il regalo ai ricchi.
    in pratica hanno tolto al pubblico per darlo al privato.
    clinica san michele e clinica del vaticano.
    ma, la cosa brutta è aver tolto l’ostetricia e la pediatria.
    la lunga degenza la potevano regalare al san michele e a san giovanni lasciando la pediatria e ginecologia.
    vergognatevi, rappresentanti dei manfredonia alla regione.

  13. OGNI POPOLO SI MERITA I SUOI GOVERNANTI, IL SUO OSPEDALE E I SUOI BOMBOLONI! SIAMO NOI CHE LI ABBIAMO VOTATI QUESTI POLITICI INUTILI.

  14. Piano di riordino, Stea: “Per l’ospedale Pirenei, finalmente si volta pagine”

    Una nota del consigliere Gianni Stea (AP)

    “Ospedale della Murgia – Altamura da 147 a 228 posti letto. Il potenziamento più significativo, nella provincia di Bari riguarda il nuovo ospedale della Murgia (+ 81 posto letto, 55%) con l’inserimento della neonatologia (+8), della neurologia (+15), dell’oculistica (+4), dell’oncologia (+4), dell’otorinolaringoiatria (+10), della riabilitazione funzionale (+8), dell’UTIC (+4), dell’urologia (+10); nonché del potenziamento dell’ostetricia e ginecologia (+6), della terapia intensiva (+4)”. Canta vittoria il consigliere regionale (gruppo Ap) Gianni Stea, commentando i dati del piano di riordino ospedaliero, con particolare riguardo al Futuro del “Perinei” di Altamura.

    “Grazie all’attenzione che il presidente della Regione Michele Emiliano ha dedicato ai nostri ripetuti appelli abbiamo raggiunto l’obiettivo di scongiurare il pericolo di trasformare una struttura nata per essere il fiore all’occhiello della sanità pugliese, in una inutile e dannosa cattedrale nel deserto”, sottolinea Stea, autore nel recente passato di una serie di interrogazioni sull’Ospedale dell’Alta Murgia. “Finalmente, dopo una serie di disagi per i pazienti e per il personale tutto del Perinei, è arrivato il momento di voltare definitivamente pagina, non con altre inutili rassicurazioni, ma con fatti concreti. L’augurio – ma anche la promessa di una mia personale costante attenzione a quanto accadrà – è che in tempi brevi si possa giungere all’adeguamento del numero di personale e di efficaci apparecchiature e, di pari passo, ai fondamentali provvedimenti che riguardano la sicurezza e la viabilità, affinché un folta comunità possa fruire appieno dei servizi dell’ospedale, ponendo fine ad una pietosa lunga serie di viaggi della speranza”.

  15. “Un’offerta sanitaria che metta realmente al centro la salute dei pugliesi”. CGIL, CISL e UIL di Foggia mobilitate a sostegno della vertenza regionale sulla sanità.

    Foggia, 2 dicembre – “Un’offerta sanitaria che metta realmente al centro la salute dei pugliesi, che sia in grado di ascoltare le esigenze delle Comunità locali e valorizzare le professionalità presenti nel servizio sanitario regionale”. Con questo obiettivo, nelle prossime settimane CGIL, CISL e UIL territoriali di Foggia saranno mobilitate sul territorio di Capitanata, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione avviata dalla segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL di Puglia. Le segreterie territoriali confederali di Foggia, nel corso di una riunione congiunta dei segretari generali, Maurizio Carmeno, Emilio Di Conza, Gianni Ricci, hanno definito una serie di iniziative che si svolgeranno nei luoghi di lavoro interessati, per informare i lavoratori delle motivazioni della protesta, e che culmineranno in presidi sindacali davanti alla sede dell’Asl di Foggia e nei pressi degli Ospedali del territorio provinciale nella mattinata del 6 dicembre.

    “Emiliano, occupati della salute dei pugliesi”, è l’appello delle Organizzazioni Sindacali Confederali al Governatore della Puglia. In particolare, CGIL, CISL e UIL chiedono un’offerta sanitaria che: riqualifichi la spesa di beni e servizi, combattendo sprechi e ruberie; riequilibri su base territoriale il numero dei posti letto della rete ospedaliera; riorganizzi e rifondi la Medicina Territoriale, riconvertendo contestualmente gli Ospedali Chiusi e da chiudere in Presidi Territoriali di Assistenza; preveda un intervento straordinario di assunzione di personale sanitario per far fronte ai 5000 posti vacanti; abbatta le liste di attesa con progetti finalizzati e verificabili; acceleri le procedure sulla centrale unica degli acquisti; ridisegni la sanità privata, abbatta la mobilità passiva elevando i punti di eccellenza”.

    Nell’ambito della mobilitazione sindacale, CGIL, CISL e UIL di Foggia parteciperanno, con una folta rappresentanza, proveniente da tutti i Comuni della Capitanata, alla manifestazione regionale, che si terrà il 13 dicembre a Bari, a sostegno della “vertenza sanità” per cambiare il piano di riordino approvato dalla Regione Puglia. La manifestazione si terrà nel capoluogo di Regione con un presidio, a partire dalle ore 9,30 dinnanzi al Palazzo della Presidenza della Giunta Regionale, nel corso del quale saranno consegnate le cartoline di protesta contro il riordino, sottoscritte e raccolte nei territori pugliesi da CGIL, CISL e UIL.

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