Foggia. Con l’accesso abusivo a sistemi informatici e l’intercettazione delle telefonate, insieme al controllo sui depositi in denaro su conti correnti postali, avrebbero chiesto denaro a persone coinvolte in indagini per evitare che trapelassero elementi probatori rilevanti. A loro si rivolgevano anche per scoprire sospette infedeltà coniugali.
Sono finiti agli arresti, eseguiti da personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, sulla base del provvedimento emesso dal gip di Foggia su richiesta della procura della Repubblica, con l’accusa a vario titolo di corruzione, accesso abusivo ad un sistema informatico, falso e peculato: Angelo Savino, classe ’71, assistente capo di polizia, Alfredo De Concilio originario della Provincia di Foggia, classe ’77, assistente capo di polizia della Squadra Mobile di Napoli e Paolo Ciccorelli, classe ’76, impiegato della polizia postale di Foggia. A quest’ultimo si sarebbero rivolti per l’accesso a sistemi informatici e per le intercettazioni telefoniche.
Il primo episodio si fa risalire all’anno 2012. Risulta ancora irreperibile la guardia giurata attinta da provvedimento restrittivo. Arresti in carcere per i tre poliziotti tra cui un Ispettore, domiciliari invece per la guardia giurata. I particolari dell’operazione sono stati comunicati, questa mattina nel corso della conferenza stampa convocata in Procura alla presenza del Dr Leone De Castris e del Questore Dr Silvis e del capo della Mobile di Foggia, Roberto Pititto.
(A cura di Ines Macchiarola – inesmacchiarola1977@gmail.com)
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– l’onore dei poliziotti onesti! –
Sono come gli altri poliziotti onesti
Per fortuna che labito non fa il monaco e’pure una grante fortua truvare monaci che pregano per davero ,e quando pergano si avera il mitacolo grazie a voi bravi frati pregete e fate miracoli cosi i cristiani hanno fede e siete i ben voluti. ma ci posiamo fidere di questa tunica qua ndo sucedono questi episodi certo non e’facile ci vuole il controlo a chi riceve la fiducia .bravi andate avanti cosi che fate piazza pulita di quei frati ————– (non comprensibile,ndr)