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STUPRO Roma: catturato Simone Borgese, stupratore seriale, autore di tre violenze

Una nuova violenza, avvenuta esattamente nove anni dopo i precedenti crimini

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
7 Giugno 2024
Cronaca // Primo piano //

Una nuova violenza, avvenuta esattamente nove anni dopo i precedenti crimini, ha portato nuovamente all’arresto di Simone Borgese, 39 anni. Già condannato in passato per due abusi sessuali commessi a Roma, Borgese è stato posto agli arresti domiciliari su decisione del giudice, nonostante la Procura avesse richiesto la detenzione in carcere.

Dopo essere stato condannato per lo stupro di una tassista l’8 maggio 2015 e per l’aggressione a una 17enne in un ascensore nel 2014, Borgese è stato fermato per aver violentato una studentessa l’8 maggio di quest’anno, sempre a Roma. Secondo le indagini, Borgese avrebbe avvicinato una ragazza di 26 anni alla fermata dell’autobus in via della Magliana, fingendo di chiedere indicazioni stradali per raggiungere il Grande Raccordo Anulare. Mostrando il cellulare scarico, l’ha convinta a salire in auto per aiutarlo, e poi l’ha aggredita e abusato di lei in una zona isolata. Dopo l’aggressione, l’ha riaccompagnata nei pressi di Villa Bonelli.

Grazie alla descrizione dettagliata fornita dalla vittima e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli investigatori del Distretto San Giovanni sono riusciti a identificare Borgese, che è stato riconosciuto dalla ragazza. La polizia ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, arrestando Borgese nei giorni scorsi.

Borgese era tornato in libertà nel novembre 2021, dopo aver scontato sette anni di reclusione per aver aggredito e rapinato una tassista il 9 maggio 2015. Durante quell’incidente, aveva cambiato più volte strada e portato la vittima in una zona isolata, dove l’aveva stordita con un pugno e abusato di lei. Dopo il suo arresto, un’altra vittima, una 17enne, lo aveva riconosciuto come l’uomo che l’aveva aggredita in un ascensore un anno prima, portando a una condanna nel 2022 a due anni e dieci mesi.

Monica Lucarelli, assessora capitolina alle Pari Opportunità, ha espresso solidarietà alla studentessa vittima dell’ultimo episodio di violenza, definendo lo stupro un crimine odioso che lascia cicatrici profonde non solo sulle vittime, ma su tutta la comunità. Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha sottolineato che l’indignazione non basta e ha auspicato una seria riflessione sulla proposta di introdurre la castrazione chimica per questi casi.

Lo riporta Ansa.

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