Il Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione (Crea) ha appena elaborato, a distanza di ben 15 anni dalle precedenti, le nuove “Linee Guida per una sana alimentazione”, poiché la nutrizione è ormai una scienza sempre più complessa e non serve più a correggere solo le carenze nutrizionali, ma a proteggere da malattie croniche e cronico-degenerative, a migliorare la salute e la qualità della vita e a promuovere la sostenibilità sia ambientale che economica e sociale.
Le Linee Guida italiane si basano sul modello alimentare della dieta mediterranea a forte contenuto vegetale e in esse troviamo 13 direttive, di cui 10 sono sostanzialmente simili a quelle già presenti nel 2003, ma trattate in maniera più approfondita, e 3 sono le direttive introdotte ex-novo, che concentrano l’attenzione proprio su prevenzione e sostenibilità.
La prima tra queste riguarda “Più frutta e verdura” il cui consumo è stato aumentato a 450 grammi di frutta e 400 grammi di verdura, poiché esistono numerosi studi scientifici che hanno dimostrato la correlazione tra consumo di frutta e verdura e prevenzione di malattie cronico-degenerative, obesità e mortalità prematura.
La seconda Direttiva “Sostenibilità delle diete” riveste una grande importanza e rimanda alla nostra consapevolezza di fare scelte alimentari intelligenti. Bisogna stare attenti a quello che si mette nel carrello della spesa cercando di essere il più possibile responsabili, poiché introdurre troppo cibo è dannoso per la nostra salute (e per il portafoglio!) e ridurre lo spreco alimentare, fenomeno che avviene soprattutto nell’ambiente domestico, significa anche contribuire a salvaguardare la nostra Terra. Preferiamo sempre prodotti a ridotto impatto ambientale, ovvero di stagione e di produzione locale, riciclando quello che avanza e mettendo a tavola le giuste porzioni: mangiare tanto non significa mangiare bene ed essere in salute.
E’ chiaro che a tavola esistono anche gli “sgarri”, quelli che ogni tanto ci concediamo per piacere e appunto per questo è stata introdotta la definizione di alimenti voluttuari, il cui consumo deve essere occasionale e limitato, magari legato ai momenti di festa o in compagnia.
La terza nuova Direttiva parla di “Attenzione a diete e integratori senza basi scientifiche”. Questa direttiva è stata necessaria poiché diete drastiche o in voga (ad es: iperproteica, Atkins, Dukan) o l’utilizzo di integratori, dimagranti o di altro tipo, disorientano continuamente i consumatori e presentano controindicazioni. Ricordiamo sempre che il nostro organismo è una macchina perfetta ed è fatta per mangiare e per mangiare in maniera sana, equilibrata e completa.
Nelle Linee Guida un focus importante è stato dedicato alla dieta dei bambini e dei ragazzi fino ai 18 anni di età con raccomandazioni specifiche a seconda delle diverse fasce d’età. Abituare i bambini sin da piccoli ad un’alimentazione sana, equilibrata e completa è responsabilità di noi adulti, genitori e professionisti della salute e ridurrà il rischio di sviluppare obesità infantile e altre gravi malattie come la steatosi epatica, l’aumento della glicemia e le malattie metaboliche. (Fonte immagine: La Repubblica)
Dr.ssa Simona Stega
Biologa nutrizionista e farmacista
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