Nel cuore del carcere minorile di Nisida, si sta scrivendo una storia di riscatto e speranza. Un gruppo di ragazzi, premiati per il loro impegno e la loro determinazione, stanno dimostrando che il recupero è possibile. I loro occhi, carichi di una nuova volontà di voltare pagina, sono testimoni di un percorso che mira alla reintegrazione nella società.
Ieri, ho avuto l’onore e l’emozione di conoscere il team che lavora senza sosta per offrire a questi giovani una seconda chance. Psicologi, educatori, volontari dell’ArcheoClub, medici e perfino il mare: tutti insieme formano un sistema di supporto complesso e sinergico. L’obiettivo è chiaro e ambizioso: trasformare questi ragazzi in persone per bene, una volta completato il percorso di riabilitazione.
Un team di eccellenza per una Missione Importante
Il team che opera a Nisida è composto da professionisti altamente qualificati e motivati. Psicologi esperti aiutano i ragazzi a confrontarsi con le proprie emozioni e a superare traumi passati, mentre gli educatori lavorano instancabilmente per fornire loro le competenze necessarie per una vita indipendente e produttiva. I volontari dell’ArcheoClub, invece, offrono un contatto diretto con la storia e la cultura, risvegliando nei giovani un senso di appartenenza e di rispetto per il patrimonio comune.
Ma è il mare, forse, l’elemento più sorprendente di questo percorso. Attraverso attività nautiche e momenti di riflessione in riva al mare, i ragazzi imparano la disciplina, la cooperazione e trovano un nuovo equilibrio interiore. Il mare diventa così un metaforico specchio dell’anima, dove possono vedere riflessa la loro possibilità di cambiamento e rinascita.
Un progetto per il Futuro: la forza dell’argilla
Il nostro impegno come sezione Siponto Monte Sant’Angelo è di contribuire attivamente a questo processo di recupero. In collaborazione con il presidente nazionale Rosario Santanastasio, abbiamo concepito un progetto che prevede l’utilizzo dell’argilla come strumento di riabilitazione. Lavorare con l’argilla non è solo un’attività manuale, ma un vero e proprio viaggio introspettivo. Modellare la materia, plasmarla, dare forma alle proprie idee, rappresenta un processo terapeutico che aiuta i ragazzi a ritrovare fiducia in se stessi e a scoprire nuove capacità.
La nostra speranza è che, attraverso l’argilla, questi giovani possano esprimere le proprie emozioni, superare le difficoltà e scoprire una nuova passione che possa accompagnarli nel loro percorso di vita. Il progetto è ambizioso e richiederà il contributo di tutti, ma siamo fermamente convinti che possa fare la differenza.
Soddisfazione e speranza: un futuro di Nuove Opportunità
Il cammino è ancora lungo e non privo di ostacoli, ma i risultati raggiunti fino ad ora ci riempiono di soddisfazione e speranza. Ogni passo avanti, ogni conquista, ogni sorriso ritrovato sono la testimonianza che stiamo procedendo nella direzione giusta. La nostra determinazione è alimentata dalla consapevolezza che stiamo offrendo a questi ragazzi non solo una seconda chance, ma la possibilità di costruire un futuro dignitoso e pieno di opportunità.
La collaborazione con il carcere minorile di Nisida è solo l’inizio di un percorso più ampio che vedrà il nostro impegno estendersi ad altre realtà e ad altre attività. L’obiettivo finale è quello di creare un modello di intervento replicabile, che possa essere adottato in altre strutture e che possa contribuire in modo significativo al recupero dei minori in difficoltà.
Il lavoro svolto a Nisida rappresenta un esempio luminoso di come la collaborazione tra diverse figure professionali e volontari possa portare a risultati straordinari. I ragazzi di Nisida sono la prova vivente che, con il giusto supporto, chiunque può voltare pagina e ricominciare. Continueremo a lavorare con passione e dedizione per garantire che sempre più giovani possano avere accesso a queste opportunità di rinascita.
Siamo soddisfatti degli obiettivi raggiunti e guardiamo al futuro con fiducia, certi che insieme potremo fare ancora di più per recuperare e reintegrare i minori con problemi, offrendo loro non solo speranza, ma anche un percorso concreto verso una vita migliore.
A cura di Angela Quitadamo.
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