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MAIMONE Napoli, ergastolo al baby boss per l’omicidio di Francesco Pio Maimone

Condannato Francesco Pio Valda per l'uccisione del pizzaiolo 18enne

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
31 Gennaio 2025
Bari // Cronaca //

Condannato Francesco Pio Valda per l’uccisione del pizzaiolo 18enne

Napoli – La Corte d’Assise di Napoli ha emesso una sentenza di ergastolo per Francesco Pio Valda, il 21enne ritenuto a capo dell’omonimo gruppo malavitoso del quartiere Barra. Valda è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, giovane pizzaiolo di 18 anni, ucciso con un colpo di pistola al petto nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2023. La tragedia si è consumata tra gli chalet del lungomare partenopeo, a seguito di una lite scoppiata per un paio di scarpe sporcate, alla quale la vittima era del tutto estranea.

La sentenza e le reazioni

Alla lettura della sentenza, i familiari della vittima hanno accolto il verdetto tra le lacrime e urla di gioia. La madre del giovane, visibilmente commossa, ha dichiarato: “Una sola parola volevo sentire: ergastolo. E ai ragazzi dico ancora ‘deponete le armi'”.

Oltre alla condanna di Valda, la Corte ha inflitto pene anche ad altri imputati: Alessandra Clementi, cugina del baby boss, è stata condannata a due anni e sei mesi di reclusione; Salvatore Mancini a quattro anni; Giuseppina Niglio, nonna di Valda, a quattro anni e sei mesi oltre a una multa di 6.000 euro; Pasquale Saiz a quattro anni di carcere. Altri imputati sono stati assolti dalle accuse a loro contestate.

Un’escalation di violenza e criminalità

La condanna di Valda arriva a pochi giorni da un’altra sentenza che lo ha visto destinatario di una pena di 15 anni e quattro mesi per associazione mafiosa. La figura del giovane boss rappresenta uno dei tanti casi di escalation criminale tra i giovanissimi, in un contesto di degrado e illegalità diffusa.

L’omicidio di Francesco Pio Maimone ha scosso profondamente l’opinione pubblica, diventando il simbolo della violenza insensata che colpisce le nuove generazioni. La famiglia del ragazzo, che lavorava con passione in una pizzeria per costruirsi un futuro, ha sempre chiesto giustizia per la sua prematura e ingiusta scomparsa.

Con questa sentenza, la giustizia ha dato una risposta netta, ma il dolore per una vita spezzata resta indelebile nel cuore di chi lo amava.

Lo riporta il tgcom24.com.

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“Lei riuscì a ridere, e mi fece bene al cuore. Afferrai la spada e andammo a radunare le truppe.” Rick Riordan

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