L’antico e raro frutto della ‘mela limoncella’, ancora presente a Orsara di Puglia, è stato riconosciuto come un superfood, un alimento che offre notevoli benefici per la salute umana e contribuisce attivamente alla prevenzione di molte patologie. Ma la ‘mela limoncella’ non è l’unica specie preziosa presente nella regione.
Nei Monti Dauni esistono diverse varietà di frutti ormai quasi introvabili, conosciuti come ‘ecotipi’: albicocche, castagne, uva di vitigni autoctoni e mele sono solo alcuni esempi. Questi frutti rappresentano la storia della biodiversità locale e potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel futuro del territorio se la loro coltivazione venisse riavviata e supportata da un’intelligente strategia di produzione, trasformazione e commercializzazione.
Questi argomenti sono stati discussi durante un incontro tenutosi mercoledì 22 maggio nella sala consiliare del Comune, promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura ‘Basile Caramia’, l’Università di Foggia Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti e Risorse Naturali, e la società cooperativa ‘La Forza della Natura’ di Orsara di Puglia, in occasione della ‘Settimana della Biodiversità Pugliese (20-24 maggio)’.
Il focus del convegno è stato sulla ‘Conservazione e valorizzazione del germoplasma a rischio di erosione delle colture arboree in Puglia’, un’importante ricerca condotta da agricoltori e tecnici del territorio.
L’incontro è stato aperto dal sindaco Mario Simonelli, che ha sottolineato l’importanza della conservazione della biodiversità per proteggere un patrimonio di conoscenze legate alle specie locali e per favorire la crescita economica del territorio.
Pasquale Venerito del Centro Basile Caramia ha presentato i risultati della ricerca che ha evidenziato un’enorme varietà di specie e varietà fruttifere locali in tutta la Puglia.
La professoressa Annalisa Tarantino dell’Università di Foggia ha illustrato la caratterizzazione morfologica e genetica del germoplasma delle colture arboree pugliesi, evidenziando il contributo degli agricoltori e dei tecnici di Orsara.
Le varietà di mele ‘antiche’ ancora presenti a Orsara si sono rivelate ricche di zuccheri ‘buoni’ e di altre sostanze nutraceutiche, come fruttosio, acidi organici, polifenoli e vitamina C. Questi frutti, nonostante le dimensioni ridotte, offrono un’eccezionale concentrazione di sapori e proprietà organolettiche, garantendo un prodotto genuino e naturale per i consumatori attenti alla qualità e alla salubrità alimentare.
Sono state discusse anche nuove tecniche colturali e sistemi di allevamento sostenibili per fornire un’economia redditizia agli agricoltori. Sabrina Pupillo della Fondazione ITS Academy AgriPuglia ha parlato della caratterizzazione sensoriale delle varietà di frutta pugliesi e delle modalità alternative di consumo, come la trasformazione in marmellate, sciroppi e prodotti essiccati.
Anche per le viti sono state studiate diverse varietà locali, su cui saranno condotte analisi ampelografiche e qualitative.
L’incontro è stato moderato da Donato Fanelli di Foglie Tv e ha visto la partecipazione di Marco Tappi del Servizio Territoriale FG della Regione Puglia. Simonelli ha concluso affermando l’importanza della collaborazione tra università, mondo agricolo, istituti di ricerca e istituzioni per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio.