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MANFREDONIA Giornata Mondiale contro l’ictus cerebrale: “Professionisti sempre più dedicati e competenti”

"Essere consapevoli delle abitudini corrette come alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e evitare comportamenti a rischio"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
29 Ottobre 2024
Cronaca // Gargano //

Il 29 ottobre si celebra la giornata mondiale dell’ictus che nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. L’infermiere sipontino Grumo Giovanni, in servizio al Riuniti di Foggia nel reparto neurologia universitaria e referente nazionale per l’ area stampa e social dell’Anin, ci tiene a precisare che l’informazione è cruciale per far capire quanto sia importante uno stile di vita sano per prevenire questa patologia e ridurne le conseguenze.

“Essere consapevoli delle abitudini corrette come alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e evitare comportamenti a rischio, può fare una grande differenza nel mantenimento della salute e nella prevenzione delle malattie” afferma l’infermiere Grumo. Tante anche le iniziative promosse dall’Anin, un’associazione nazionale tecnico scientifica, composta da infermieri specialisti di diverse aree che spaziano dall’area mentale, neurologica, neurochirurgica, neuroradiologia, neuropsichiatria infantile, nata nel 1975 sotto l’impulso di alcuni infermieri della branca della neurochirurgia che avevano intuito
la necessità di confrontarsi per una crescita professionale. La vicepresidente dell’Anin, Erica Pesce, spiega come la loro associazione punta alla definizione di un core curriculum dell’ infermiere specialista in neuroscienze, figura importantissima nella presa in carico della persona colpita da ictus.

Ma che cos’è precisamente un ictus?

In latino, ictus significa “colpo”. L’ictus – stroke in inglese – è un evento cerebrovascolare che capita d’improvviso, anche in pieno benessere. L’ictus (o insufficienza cerebrovascolare) è un evento neurologico legato a una causa vascolare, che il più delle volte è una placca aterosclerotica localizzata a livello dei vasi che portano il sangue al cervello (in particolare le carotidi).

Si verifica, nell’80% dei casi, quando un’arteria cerebrale si chiude improvvisamente, determinando un’ischemia, cioè la brusca interruzione dell’apporto di sangue a una regione dell’encefalo.

Le ischemie cerebrali sono causate sia da depositi di colesterolo che si depositano nei vasi sanguigni, restringendone il lume, sia da coaguli di sangue, che li occludono completamente. L’interruzione di flusso sanguigno che ne consegue provoca la morte delle cellule cerebrali.

Quali sono i sintomi?
I sintomi da riconoscere, spiega il Prof. Danilo Toni, Direttore Unità Trattamento Neurovascolare Policlinico Umberto I di Roma e Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di A.L.I.Ce. Italia Odv sono:

– improvviso intorpidimento, insensibilità o formicolio e/o debolezza, perdita di motilità e forza di grado variabile della metà inferiore del viso, del braccio e/o della gamba di un lato del corpo, con asimmetria della bocca (“bocca storta”, più evidente quando si prova a sorridere) e/o incapacità di sollevare un braccio o di mantenerlo alzato allo stesso livello dell’altro e/o difficoltà a muovere una gamba;
– improvvisa confusione mentale, difficoltà a parlare o a comprendere;
– improvvisa difficoltà nel vedere oppure visione offuscata in uno o entrambi gli occhi;
– improvvisi problemi di stazione eretta e deambulazione, vertigini, perdita di equilibrio o della
coordinazione, con eventuale caduta a terra;
– improvviso forte mal di testa senza causa nota, diverso dal solito.

In caso di comparsa di sintomi riferibili all’ictus – continua il Prof. Toni – è assolutamente necessario evitare di perdere tempo ed è indispensabile chiamare subito il 112, quindi non aspettare di vedere se i sintomi migliorano spontaneamente; non chiamare e non recarsi dal medico di medicina generale (MMG) o dalla Guardia Medica; non recarsi in Pronto Soccorso con mezzi propri, anche per evitare di presentarsi in un Ospedale dove non sia disponibile almeno il trattamento trombolitico per via endovenosa”.

L’ictus è un evento traumatico, improvviso e inatteso – dichiara Andrea Vianello, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) – È fondamentale che tutti i cittadini siano consapevoli di quali siano i fattori di rischio, di quanto sia importante il riconoscimento tempestivo dei sintomi e di cosa fare in caso di loro comparsa. Il post ictus è una fase molto delicata ma, purtroppo, ancora troppo trascurata: le persone colpite da ictus presentano esiti più o meno invalidanti causati dal danno cerebrale ed è fondamentale che ricevano una corretta informazione sulla fase neuroriabilitativa, in modo da poter, possibilmente, migliorare la propria situazione clinica”.

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