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Preapertura stagione venatoria, WWF ricorre al Tar

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
6 Settembre 2012
Capitanata //

Pre-apertura stagione venatoria, ricorso al Tar del WWF (ST)
Bari – NON sono state sufficienti due diffide firmate dal Presidente del WWF Italia, Stefano Leoni, e dal Presidente del WWF Puglia, dott. Leonardo Lorusso, a far recedere la Regione Puglia dal confermare la preapertura della stagione venatoria. Nelle due note inviate al Presidente della Regione Puglia, On. Nichi Vendola, e al Servizio Caccia e Pesca dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari, il WWF aveva diffidato la Regione Puglia a revocare con immediatezza la preapertura della caccia sul territorio regionale e a non accogliere in alcun modo eventuali ulteriori richieste che dovessero essere presentate a tale scopo.

Ma i tentativi sono stati vani e a nulla sono serviti gli appelli, rimasti inascoltati. Di fronte all’impossibilità di raggiungere un’intesa, ora è scontro aperto e la partita si giocherà nelle aule dei Tribunali.

“Negli ultimi mesi la fauna selvatica della Regione Puglia ha sofferto e continua a soffrire in modo straordinario e notevole, a causa della situazione climatica/meteorologica di pressoché completa siccità – ha affermato Cristiano Liuzzi, direttore scientifico dell’Oasi WWF delle Cesine – in particolare risultano quasi del tutto secchi o in completa sofferenza i pochi corsi d’acqua, i rarissimi laghi (il cui livello ha raggiunto i minimi storici) e diversi bacini idrici della Regione”. Gli fa eco il Presidente del WWF Puglia, Leonardo Lorusso:“la diffusione degli incendi, che hanno interessato l’intero territorio regionale, ha provocato una situazione critica per la sopravvivenza di mammiferi e avifauna, con particolare riferimento all’Alta Murgia, al Gargano e alla penisola Salentina”.

In queste condizioni la c.d. preapertura della caccia ha concretizzato un ulteriore grave fattore di stress per la fauna selvatica del tutto insopportabile, come già rilevato dall’ISPRA, che ha consigliato espressamente una posticipazione dell’apertura della caccia agli animali acquatici, il divieto della caccia da appostamento, la sospensione dell’attività di addestramento cani e la posticipazione della caccia alla fauna stanziale.

Sulla scorta di quanto già avvenuto in altre regioni italiane (Lazio e Campania) – aggiunge Antonio de Feo, Consigliere Nazionale del WWF Italia – nella giornata di oggi depositeremo il ricorso al TAR, curato dall’avv. Carlo Tangari di Bari, per l’annullamento della DGR Puglia n.1225 del 12.06.2012 (calendario venatorio) per scongiurare anche le preaperture del 9 e del 12 settembre. Siamo fiduciosi e attendiamo con serenità il pronunciamento del Giudice”.

In Lazio e in Campania il Presidente del TAR ha emesso un Decreto Cautelare “inaudita altera parte” ai sensi dell’art. 56 del codice di procedura amministrativa che ha bloccato le preaperture. Decisioni importanti che hanno impedito alle doppiette di infierire ulteriormente sulla fauna selvatica in difficoltà.


Redazione Stato

3 commenti su "Preapertura stagione venatoria, WWF ricorre al Tar"

  1. L’animalismo/ecologismo da bar sport, sono il sintomo della malattia, non certo la cura.

    Proprio in questi giorni abbiamo toccato con mano quanti danni possa ancora fare alla nostra attività un certo straripante pressappochismo di chi, pur di conquistare facili consensi (voti, lo sappiamo bene, strappati agli allocchi), ricorre a ignobili falsità………il WWF e company non sono riusciti a bloccare la preapertura con la scusa prima degli incendi, poi la siccità ed ora ricorrono al TAR……..per cosa (motivazione??), il tutto per denigrare, additare la caccia come il peggiore di tutti i mali e i cacciatori come degli irrecuperabili criminali.

    I cacciatori hanno tutto l’interesse a preservare l’ambiente intatto e favorire così una ottimale salute degli habitat in cui prospera la fauna selvatica, a cui va aggiunto che la legge impedisce l’esercizio della caccia nelle aree percorse dal fuoco per diversi anni. E l’ennesima castroneria animalista è confezionata, complice qualche giornalista che punta a enfatizzare una notizia o a derubricare i veri reati. Ma, si sa, il cacciatore è facile preda di un’opinione pubblica distratta, che cerca un colpevole per mettere in pace la coscienza. Basterebbe infatti considerare, storicamente, le frequenze dei roghi per capire che la presenza dei cacciatori sul territorio è un grande freno per i piromani. Quando i boschi si affollano di cacciatori, gli incendi calano drasticamente, segno che la loro presenza funge realmente da deterrente per i malintenzionati. I cacciatori sono gli unici a prendersi cura, non solo implicitamente, in maniera significativa e sistematica dei diversi habitat senza chiedere nulla in cambio, se non regole certe per cacciare secondo le prescrizioni europee, senza vizi di forma frutto di aride congetture animaliste.

    Impegniamoci ancora per una caccia seria, equilibrata, consapevole, andiamo alla radice del problema, denunciamo le storture di un modo di vivere, di un mondo che si professa ambientalista, ma che ci sta guidando verso il disconoscimento di quella profonda umanità della nostra cultura millenaria, ricca di tradizioni, di saggezza, di conoscenza delle leggi che regolano la natura.

    Anche a noi piacciono gli animali, in tutti i periodi della loro vita. Non ci piace invece l’uso distorto, esagerato, innaturale, che si fa dei sentimenti per favorire ignobili speculazioni. Non ci piace soprattutto che questi sentimenti che tutti gli esseri umani sono in grado di provare, vengano a volte utilizzati strumentalmente per far credere che la natura, nelle sue variegate espressioni, sia mossa solo da buone intenzioni. Spesso, per ordire ignobili gazzarre contro la caccia e i cacciatori.
    Abbiamo veramente il bisogno di “coltivare” il Nostro futuro, continuiamo a vivere con entusiasmo la nostra passione, i cacciatori sono un patrimonio sociale, culturale ed economico che nel suo processo rigenerativo va salvaguardato. Sarebbe bene tuttavia adoperarsi di più anche per un consolidamento della nostra immagine nei confronti di un’opinione pubblica che si fa infinocchiare dalla martellante propaganda anticaccia, basata su slogan tanto d’effetto quanto vuoti di contenuti.

    Gli argomenti non ci mancano, primo fra tutti il valore inestimabile del nostro presidio sul territorio, sia per la salvaguardia del patrimonio naturale, sia per l’azione diretta nella gestione di un bene che noi sentiamo nostro ma che arricchisce economicamente e socialmente tutti i cittadini, e questo aiuterebbe, e non poco, a fornirci anche una personalità “politica”.

  2. Al precedente sig. roberto che difende la caccia.
    Sono ben noti a tutti i danni provocati dal sedicente controllo del territorio attuato da gente che pensa di sostituirsi alla natura utilizzando un fucile.
    Non parlo solo di numerose specie che hanno rischiato l’estinzione, ma anche dal danno provocato in molti ripopolamenti “sfuggiti di mano”.
    Non mi pare di grande significato la scusa che la caccia è tradizione millenaria, perchè ritengo che anche nelle tradizioni possano esistere cose non giuste, da modificare.
    Per esempio, in certe zone del mondo, fino a qualche anno fa, andava di moda la caccia al negro.. antica tradizione ??

    Ma vorrei concludere con parole non mie:

    Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un delitto.
    – Leonardo da Vinci

    La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini.
    – Publio Ovidio Nasone

    Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. E’ un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà.
    – Marguerite Yourcen

    L’uomo è un animale addomesticato che per secoli ha comandato sugli altri animali con la frode, la violenza e la crudeltà.
    – Charlie Chaplin

    Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano. Quando tanti maltrattamenti vengono inflitti agli animali, quando essi agonizzano ignorati per colpa di uomini senza cuore, siamo tutti colpevoli.
    – Albert Schweitzer

    Verrà un tempo in cui considereremo l’uccisione di un animale con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo.
    – Leonardo da Vinci

    Nel mondo c’è quanto basta per le necessità dell’uomo, ma non per la sua avidità.
    – Mahatma Gandhi

    Ciò che i Nazisti hanno fatto agli Ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali.
    – “Enemies, A Love Story” – Isaac Bashevis Singer, Premio Nobel per la Letteratura , Ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti

  3. Senti, se la vostra presenza nei boschi scongiura i piromani, invece di andarci a giocare a spese degli animali con il fuciletto, sarebbe preferibile, visto che vi autocelebrate a custodi e a paladini della natura, andateci con delle vanghe è iniziate a usarle fino a spelarvi le mani. Detto modo contribuirebbe anche a stimolare l’economia e a creare opportunità di lavoro vere e concrete. Da insegnare avete molto poco ma moltissimo da imparare ad esempio, convivere in un habitat nel pieno rispetto della natura e della sua flora e fauna ed anche del prossimo che essendo la stragrande maggioranza condanna detta pratica, priva di qualsiasi esigenza di sussistenza ma finalizzata a riverdire lo squallore morale che regna nel vostro dna e la ludicità delle vostre gesta che esprimono una mai raggiunta maturazione ovvero l’essere cresciuti e diventati uomini.
    L’unica cosa certa che si nota approdando per sbaglio dalle vostre parti è la mancanza di civiltà in pieno disprezzo delle regole e del rispetto del prossimo compresi gli animali, dando l’impressione di essere approdati nell’anticamera del terzo mondo.
    Andate a lavorare che è meglio e se avanzate del tempo perchè non siete sufficientemente affaticati, tornate a lavorare ma questa volta per aiutare il prossimo in difficoltà. Il primo risultato sarebbe un maggiore rispetto.

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