Edizione n° 5341

BALLON D'ESSAI

AL VOTO  // Sostenibilità a tutto tondo. L’idea di paese per Filippo Barbano
17 Maggio 2024 - ore  15:14

CALEMBOUR

MATTINATA // Gianfranco Prencipe assolto da ricettazione targhe di nazionalità tedesca. Virale dopo videoclip
15 Maggio 2024 - ore  11:07

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

“Non c’è più religione” girato tra Monte Sant’Angelo, Tremiti e Manfredonia

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
9 Dicembre 2016
Isole Tremiti // Manfredonia //

Foggia. E’ convocata per domani, sabato 10 dicembre alle 16.30 all’Hotel Cicolella di Foggia (viale XXIV Maggio 60, vicinanze stazione), la conferenza stampa di presentazione del film “Non c’è più religione” di Luca Miniero, nelle sale dal 7 dicembre distribuito da 01 Distribution. All’incontro, moderato dalla giornalista Michela Ventrella, interverranno: il regista Luca Miniero, i due attori protagonisti, Claudio Bisio e Alessandro Gassman, il presidente di Apulia Film Commission Maurizio Sciarra e gli Amministratori delle città coinvolte per le riprese.

Il film, girato tra maggio e luglio scorso in 7 settimane tra Isole Tremiti, Monte Sant’Angelo, Manfredonia e Siponto, è stato scritto dal regista con Sandro Petraglia e Astutillo Smeriglia ed è prodotto da Cattleya con Rai Cinema e sostenuto da Apulia Film Commission con un finanziamento di 250mila euro. La vicenda è ambientata in una piccola isola del Mediterraneo dove, come ogni anno, si deve realizzare un presepe vivente per celebrare il Natale. Purtroppo quest’anno il Gesù Bambino titolare è cresciuto: ha barba e brufoli da adolescente e nella culla non ci sta proprio.

A Porto Buio però non nascono più bambini da un pezzo ma bisogna trovarne un altro a tutti i costi: la tradizione del presepe è infatti l’unica “resistenza per non scomparire”. Il sindaco Cecco, fresco di nomina, vorrebbe chiederne uno in prestito ai tunisini che vivono sull’isola: peccato che fra le due comunità non corra buon sangue. Ad aiutarlo nell’impresa due amici di vecchia data: Bilal, al secolo Marietto, italiano convertito all’Islam e guida dei tunisini, e Suor Marta, che non ne vuole sapere di “profanare” la culla di Gesù.

I tre si ritroveranno uno contro l’altro, usando la scusa della religione per saldare i conti con il proprio passato. Un lama al posto del bue, un Gesù musulmano e un ramadan cristiano, una chiesa divisa in due e una madonna buddista: un presepe vivente così non si vedeva da 2000 anni nella piccola isola di Porto Buio. Una commedia esilarante sull’Italia di oggi, che si arrangia come può, dove l’unica religione che conta è la fantasia.

FOTOGALLERY

Redazione Stato Quotidiano.it

Lascia un commento

Non ci resta tanto tempo. Il sogno non diventa realtà da solo: bisogna corrergli dietro. (Carlito’s Way)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.