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Inceneritori in Capitanata. Comitato rimarca: “Vendola, Pecorella, Santarella assenti”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Gennaio 2012
Capitanata //

Esponenti del Comitato spontaneo contro gli inceneritori in Capitanata fuori la sede del Comune di Zapponeta (PH: ER)
Foggia – “L’INVASIONE in Provincia di Foggia di inceneritori continua senza sosta grazie all’assenza del piano di insediamento provinciale promesso anni fa dai politici locali ma mai attuato da nessun amministratore pubblico”. A dirlo in una nota i rappresentanti del Coordinamento Provinciale Contro gli Inceneritori. “Sono 5 gli inceneritori autorizzati finora dalla Regione Puglia nella provincia di Foggia che fanno alzare il livello di guardia trascinando l’intera provincia in una grave emergenza ambientale fra inceneritori, trivellazioni e cosiddette “centrali a biomassa”.


I siti.
“Tra gli ultimi insediamenti autorizzati quello di Rignano Garganico Scalo nella sede dell’ex zuccherificio Eridania, approvato poche settimane fa dal Comune di Foggia che prevede un impianto di incenerimento a biomasse e l’Ecoenergia previsto a soli un paio di chilometri a sud del primo il cui progetto è stato già approvato dall’assessorato allo sviluppo della Regione Puglia in accordo con l’ultima e la penultima amministrazione del Comune di Foggia”.

“Ultimi velenosi impianti di una serie già costruiti o in fase di ultimazione come l’inceneritore di Borgo Tressanti del Gruppo Marcegaglia e l’inceneritore Ecocapitanata di Cerignola, sospeso per aver superato i limiti di diossina previsti per legge”.

“Una situazione che disegna una gravissima situazione ambientale nella nostra provincia che presenta questi scenari – dicono i responsabili del Comitato – l’esistenza di uno dei quarantaquattro “siti d’interesse nazionale di bonifica”; la zona di Manfredonia ad alta incidenza tumorale, e non escludendo la nascita di un nuovo SIN dall’inquinamento dell’Ofanto dovuto alla Fenice di Melfi al confine lucano; ammissione da parte dell’ASL solo poche settimane fa che il tasso di tumori è in aumento specialmente nelle zone piane, laddove prima interessava principalmente il Subappenino e alcuni territori del Gargano, ma si tratta di dati da sistematizzare ancora nel futuro registro tumori dauno”.

“Gli impianti che bruciano agromasse sono ritenuti da molti studi più pericolosi per la salute umana di quelli che bruciano il cdr (combustibile da rifiuti), ammesso che – nessuna legge e specifica tecnica delle caldaie lo esclude – la Provincia non decida di autorizzare anche questo. Mancata partenza la bonifica dei territori invase da discariche abusive di amianto e rifiuti speciali tossici oppure autorizzate in barba ad ogni legge come a Orta Nova, pesa come un macigno l’assenza della politica, soprattutto da parte dei comuni interessati e dell’ente provinciale”.

Il presidente Vendola è ormai assente su queste tematiche e siamo profondamente indignati per questo suo silenzio assenso su quanto sta avvenendo sulla pelle dei cittadini di Capitanata. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il Presidente Vendola, segretario di un partito che si richiama ad una componente ecologista nel nome come SEL di questa proliferazione ingovernata di impianti di incenerimento e di turbogas nella Daunia, ci piacerebbe venisse a vedere in faccia i nostri figli che la sua Regione sta condannando a morte!” dichiarano ancora dal coordinamento.

E, ancora: “Stefano Pecorella e Savino Santarella, rispettivamente assessori provinciali all’ambiente e all’agricoltura della Provincia, possibile che non abbiano delle dichiarazioni da fare sul tema? Ci chiediamo esterrefatti dove sono il Presidente della Provincia Pepe ed i sindaci dei comuni interessati, come il Sindaco Riccardi di Manfredonia o come il primo cittadino di Foggia Gianni Mongelli, città classificata dal Piano Regionale della Qualità dell’Aria (PRQA) in fascia C, cioè ad alto traffico e inquinamento industriale contemporaneamente, con livelli di inquinamento atmosferico da risanare con assoluta urgenza, e non da aggravare ulteriormente”.

“Infine ci chiediamo cosa sta facendo la sezione provinciale dell’ARPA, l’agenzia regionale di controllo ambientale, affetta forse anch’essa dalla “sindrome lucana del non controllo del territorio”, riferendosi chiaramente alle vicende giudiziare dell’inceneritore della zona industriale di Melfi. “Alla luce di tutto ciò facciamo rilevare che i suddetti impianti vengono insediati sui territori senza la giusta e dovuta informazione ai cittadini e senza il loro dovuto coinvolgimento previsto dalla Convenzione di Aarhus sul diritto all’accesso all’informazione, partecipazione e giustizia ambientale”.

“Questo silenzio assordante da parte dei partiti e delle istituzioni, la dice lunga sulle condizioni democratiche della nostra terra. La classe dirigente e i politici, di destra, sinistra o centro che siano, dimostrano di essere complici di scelte che il Prof. Universitario di Chimica Ambientale Paul Connett, autore della strategia Rifiuti Zero, definì l’8 dicembre scorso durante la manifestazione contro l’Inceneritore Eta di Borgo Tressanti figlio della corruzione“. “Più sale il livello di inquinamento della vostra provincia, più corrotta è la vostra politica”. Così il luminare americano tracciava descriveva la nostra provincia ma nello stesso tempo ci indica anche la via dell’alternativa: riduzione dei consumi e della produzione di rifiuti, istituzione della raccolta differenziata porta a porta, riconversione industriale, e soprattutto più partecipazione della gente come unico modo per ‘ridurre’ l’inquinamento”.

“Ci piacerebbe tanto che i politici che si sentono chiamati in causa si esprimano in merito a queste spinose questioni e fossero in grado di smentire le affermazioni di Connett”, concludono dal Coordinamento contro gli Inceneritori di Capitanata.

Per ulteriori informazioni:
Web:
http://noinceneritoretressanti.blogspot.com/
Facebook:
http://www.facebook.com/groups/capitanata.noinc/

Contatti Coordinamento Provinciale Contro gli Inceneritori:
Tel: 338 9172007
345 2231883


Redazione Stato@riproduzione riservata

3 commenti su "Inceneritori in Capitanata. Comitato rimarca: “Vendola, Pecorella, Santarella assenti”"

  1. Paul Connett disse alla manifestazione del 10 Dicembre a Tressanti: Aumenta l’inquinamento quando aumenta la corruzione. Più corrotta e la vostra provincia, più inquinamento c’è sul vostro territorio. Questa è la buona legge: il livello di inquinamento cala quando cresce e aumenta il livello di partecipazione della comunità.
    Vendola, il sindaco di Zapponeta e gli altri nn se ne fregano nulla se noi prendiamo i tumori e il territorio si deturpa eppure, e sotto gli occhi di tutti quello che succede a Melfi, Falascaia e Cerignola e il nostro governatore della Puglia continua a dare sempre autorizzazioni. Si deve vergognare insieme a tutti i finti perbenisti in giacca e cravatta che sanno quello che stanno facendo, in nome del guadagno ci vogliono assassinare in silenzio, peggio di hitler cn gli ebrei. Vergognaaaaaaaa!!! Qui dobbiamo scendere tutti a manifestare, nn si può accettare questo scempio!!! Mauro La Macchia 10/3/82

  2. Ma cosa vogliono questi quattro ladri della capitanata??
    Ci vogliono spingere alla guerra assoluta contro gli inceneritori e arrivare alle maniere più pesanti con conseguenze imprevedibili???
    La capitanata è morta ormai da anni,l’agricoltura è sprofondata nella crisi più acuta degli ultimi decenni,il lavoro scarseggia dappertutto,la qualità della vita è uguale a certi paesi africani e adesso aumenterà l’avvelenamento di tutto il territorio e sopratutto di noi abitanti…tra 10 o 20 anni saremo pieni di malattie di quanto non lo siamo già adesso e allora arrivare a 50 anni in buono stato sarà un’impresa impossibile se non difficile…l’unica cosa che aumenterà per noi e per i nostri figli sarà la spesa enorme per le cure e purtroppo per i farmaci…allora prepariamoci alla guerra senza se e senza ma! Sindaci di Puglia e di Capitanata svegliatevi sennò affonderete prima voi e poi noi.

    Mai più sotto i piedi.

  3. sono d’accordo con voi.l’assenza e l’assenso di questi inutili politici parassiti sono tutt’uno in un gioco al massacro che coinvolge tutti noi. come dicevano i latini: CUI PRODEST? A CHI GIOVA? perchè questi emeriti imbecilli di politicanti non capiscono che l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo e la FOSSA CHE CI SCAVIAMO è LA STESSA PER TUTTI, ANCHE E SOPRATTUTTO PER LORO??!! Credono forse di essere immuni da malattie e morte, solo perchè dotati di cariche importanti o auto blu?? l’autostrada per il paradiso, o direi meglio per l’inferno, è UGUALE PER TUTTI!!! Perciò, a chi autorizza inceneritori e altro, dico solo: BON VOYAGE!!!

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