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Amianto Alti Fondali, ora la protezione catodica pali, 650mila euro (VD)

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
19 Giugno 2012
Manfredonia //

Alcune delle palificate presenti nel bacino Alti Fondali di Manfredonia (novembre 2011, ST)
Manfredonia – DORATA. Bonifica dell’amianto nelle tubazioni e nei pali installati nel bacino Alti Fondali: prorogato il periodo di utilizzo dei mutui e stabilito l’utilizzo del residuo del finanziamento. Come si ricorderà, dopo approvazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si erano destinati 4.999.995 euro per “interventi infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione” del porto di Manfredonia.

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Quali interventi prioritari la bonifica delle tubazioni e dei pali installati nel bacino portuale “Alti fondali” per la presenza di amianto; Ente responsabile: il Comune di Manfredonia; dopo la gara per i lavori la contrazione di 2 mutui con la Banca “Monte dei Paschi di Siena S.p.A.” – rispettivamente di euro 3.799.995,00 ed euro 1.200.000 – con limite di impegno di 30 rate semestrali a carico del Ministero, dell’importo di € 126.666,50 per il periodo 2007 – 2021 (1° mutuo) e di € 40.000,00 per il periodo 2007 – 2021 (2° mutuo), rispettivamente; 5 gli anni ipotizzati per gli interventi. Il finanziamento concesso dalla Banca mutuante al Comune di Manfredonia è ammontato a € 3.000.000,00 con il 1° mutuo e a € 950.000,00 con il 2° mutuo, con la clausola che l’esatto ammontare risulterà nell’atto di ricognizione del debito (…).

Con deliberazione G.C. n.27 del 18.01.2007 l’approvazione del progetto definitivo, per una spesa complessiva di euro 3.500.000; in seguito i pareri favorevoli per gli interventi. L’appalto integrato in parola, dopo gara, era stato aggiudicato alla ditta “Dalena Eco-Trend srl” di Putignano (con ricorso infondato della Decam, poi fallita, ndR)per un totale di € 2.981.832,65; quindi la stipula del contratto nel maggio 2008. Dopo “lunga istruttoria, conferenze di servizio, integrazioni, pareri ASL – Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPESAL) – e validazione Rina Industry, il progetto esecutivo veniva approvato con D.D. n.292 dell’11.11.2008; i lavori – dopo notevolissimo ritardo – risultano ultimati il 18.08.2011 (dal 2009), con importo contrattuale ridotto da € 2.981.832,65 a € 2.879,829,49, per diminuzione di oneri di lavorazioni in corso d’opera.

Dopo l’avvenuta ultimazione dei lavori e nelle more del completamento delle procedure di collaudo, in data 2.11.2011 la Giunta Comunale prendeva atto che dell’originario finanziamento di 3.950.000 euro (somma dei 2 mutui) risulta disponibile la somma di euro 651.753,48 , di cui euro 201.753,48 riveniente da economie di ribasso di gara e da riduzione importo lavori ed euro 450.000 dallo stanziamento originariamente assentito per la parte non impegnata con il progetto approvato; da qui l’utilizzo delle somme disponibili alle “l’attività di monitoraggio dell’incapsulante” (attività prevista per 3 anni nel contratto d’appalto in essere – con stato decadente delle palificate), da affidare al termine e in prosecuzione di quella già prevista, nonché la proroga di utilizzo dei due mutui.

Nel citato parere favorevole sul progetto posto a base di gara, espresso da parte del C.T.A. presso il Provveditorato OO.PP. con il voto 3 nella seduta del 30.03.2007, veniva accolta l’osservazione del Comune di Manfredonia circa l’impossibilità di realizzare una “finestra” nella camicia di rivestimento dei pali, al fine di alloggiare il collegamento elettrico dell’impianto di “protezione catodica” progettato separatamente, oggetto di distinto appalto in capo all’Ufficio Opere Marittime di Bari; lo stesso C.T.A., nel voto, evidenziava, quale soluzione alternativa, la messa in opera di un “collare metallico” immediatamente sotto la camicia di amianto, idoneo a portare fuori dal pelo libero dell’acqua il conduttore elettrico; per questo appalto separato, già aggiudicato (ditta campana), non sono ancora iniziati i lavori, “essendo in corso le operazioni di collaudo della bonifica in oggetto”.

L’Ufficio Opere Marittime di Bari, “in vari incontri e con ripetute missive”, ha chiesto all’Ente di Manfredonia di farsi carico dei lavori di posa del “collare” e con nota del 22.02.2012 ha trasmesso uno schema progettuale dell’intervento proposto.

Inoltre la “Monte dei Paschi” – mutuante dei finanziamenti in parola, nel prendere atto della concessione della proroga concessa dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nei termini citati, ha sollecitato gli adempimenti necessari alla devoluzione della somma di euro 651.752,48; da qui l’utilizzo del residuo finanziamento ancora disponibile ad “attività di monitoraggio dell’incapsulante”; considerati precedenti pareri, la Giunta ha espresso atto d’indirizzo per i lavori di fornitura e posa
in opera di idoneo “collare” “per garantire la continuità elettrica necessaria a dare esecuzione a separato progetto per la protezione catodica dei pali, utilizzando per tale lavorazione le somme disponibili rivenienti dalle economie dell’appalto in corso e dallo stanziamento originariamente assentito per la parte non impegnata con il progetto approvato“.

VIDEO REPORTAGE NOVEMBRE 2011


Redazione Stato, g.defilippo@statoquotidiano.it


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