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Falesie, Procura Foggia chiede sequestro in aree Comuni Rodi, Peschici e Vico del Gargano

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Luglio 2015
Gargano // Manfredonia //

Vieste – “L’AZIONE della Magistratura è volta a valutare possibili situazioni di pericolo, fermo restando l’obbligo di garantire la tutela della pubblica incolumità. Le Capitanerie di Porto per l’ambito di propria competenza avevano emesso delle ordinanze e si sono riattivate per la valutazione del problema coinvolgendo gli Enti locali. Alcuni Enti (Comuni) hanno valutato differentemente questa situazione non intervenendo. Ora la Magistratura intende chiarire se questa inerzia è dovuta ad un’assenza di pericolo nell’area interessata o se ci sono delle situazioni che al contrario potrebbero comportare uno stato di pericolosità, rendendo doveroso la prevenzione attraverso dei provvedimenti”. Come confermato dal Comando della Capitaneria di Porto di Vieste, la Procura di Foggia (come pubblicato in un articolo de L’Attacco, a firma di Lucia Piemontese) “ad un anno dalle ordinanze della Capitaneria” ha chiesto di porre sotto sequestro parti di coste del Comune di Rodi Garganico (con esecuzione del provvedimento in corso, mentre per Peschici e Vico del Gargano bisognerà attendere forse la prossima settimana) “ritenendo evidentemente insufficienti, ai fini della tutela della pubblica incolumità, le misure attuate finora dagli enti interessati“.

In pratica, le zone costiere che saranno poste sotto sequestro – su disposizione della Procura – sono quelle che da indicazioni del PAI sono state valutate quali aree a “rischio geomorfologico molto elevato”. “A mare queste aree ritenute pericolose – spiegano dalla Capitaneria di Porto di Vieste – sono state interessate da ordinanze della Capitaneria per preservare la pubblica incolumità dei bagnanti. A terra non sembra che ci sia stata l’analoga valutazione da parte degli enti di competenza, vale a dire i Comuni”.

Come riportato nel citato testo de L’Attacco, “a seguito della richiesta, da parte della Procura della Repubblica di Foggia, di sequestro, per un misura pari al doppio dell’altezza, di tutte le falesie ricadenti nel territorio di Mattinata si è tenuta nei giorni scorsi un’udienza davanti al Tribunale di Foggia”, fa sapere l’amministrazione comunale di Mattinata. “Il sindaco, l’avvocato Michele Prencipe, personalmente e con l’assistenza dell’avvocato Pasquale Lanzetta, si è opposto alla suddetta richiesta di sequestro con una serie di argomentazioni giuridiche ritenute fondate dal Tribunale di Foggia, il quale ha rigettato l’invocata misura cautelare reale“.

La Procura di Foggia avrebbe accolto le argomentazioni del Comune di Mattinata (recente un’ordinanza del sindaco che aveva disposto il divieto “per motivi di pubblica sicurezza e per garantire la pubblica e privata incolumità, la sosta, il transito di mezzi e di persone e la balneazione su tutti gli arenili/spiagge accessibili e prospicienti i tratti di costa compresi tra la località Gravaglione e la località Vignanotica”. In seguito l’ulteriore ordinanza della Capitaneria)

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