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Nel girone infernale dei promoter dei supermercati

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
29 Maggio 2010
Manfredonia //

Promoter in supermercati
Promoter in supermercati
Manfredonia – SARA’ accaduto a tutti, nel fare la spesa presso il supermercato all’angolo o il locale centro commerciale, di imbattersi nei promoter, specialmente nei fine settimana. L’identikit del promoter lo rende facilmente riconoscibile: di giovane età, in genere tra i 20-35 anni; donna, nella maggior parte dei casi; sorriso d’ordinanza nell’accogliere i clienti.

Il lavoro del promoter consiste nel promuovere tra quanti affollano il punto vendita determinati prodotti, spesso oggetto di offerte o che prevedono regali omaggio. In realtà però ad essere in offerta sono proprio questi lavoratori atipici, spesso nemmeno degnati di uno sguardo mentre pazientemente cercano di proporre l’acquisto di caffè, merendine, creme di bellezza, liquori, biscotti, detersivi.

A beneficiare del vero “sottocosto” sono le agenzie, che il più delle volte operano nel totale disprezzo della legalità, rendendosi responsabili di un vero e proprio sfruttamento; a permetterlo è, manco a dirlo, la situazione di bisogno determinata da un mercato del lavoro in crisi.

I promoter lavorano per l’intera giornata (8 ore, ma in alcuni casi anche di più, in genere consecutive con la sola eccezione della brevissima pausa pranzo), in assenza di regole e per compensi irrisori. La beffa è doppia per quelli che lavorano al Sud: infatti se le agenzie settentrionali pagano in media 40-50 euro giornaliere, nel Mezzogiorno il compenso può essere anche della metà. Le testimonianze raccontano come da Roma in giù si sia costretti a lavorare per 25-30 euro.

Illuminante a tal proposito la denuncia che arriva da Manfredonia, dove la ventisettenne P. sbotta: “Anche qui a Manfredonia c’è un’agenzia che paga 25 in paese e fuori 30. Ma ci rendiamo conto? E’ solo sfruttamento“. Impossibile darle torto, anche perchè alla vergogna delle retribuzioni si aggiungono altre realtà illegali, tutte derivanti dall’assenza, in troppi casi, di un contratto.

Lavorare in nero significa non poter pretendere i contributi, ma significa anche non avere la minima certezza di regole precise sugli orari di lavoro, sulle condizioni dell’incarico, sulla scadenza del pagamento. E quando un contratto esiste, è un contratto a chiamata o a progetto, spesso contenente clausole vessatorie. Ottenere immediatamente o nei tempi stabiliti il compenso è una vera spina nel fianco per i promoter, già sottopagati: anche quando le agenzie assicurano pagamenti entro 30 giorni, nella gran parte dei casi il tempo si dilata a 60, se non 90 giorni. “Dipende dalla serietà dell’agenzia”, spiegano i promoter.

E se si volesse contare i casi di quanti hanno dovuto inseguire le agenzie per ottenere quanto dovuto non se ne verrebbe a capo. Possono testimoniarlo, ad esempio, i tanti ragazzi che hanno lavorato o lavorano per conto dele stesse agenzie manfredoniane.
La CGIL spiega quello che si verifica in altri casi, in cui non si tratta solo di mora o insolvenza dell’agenzia: “Molto spesso però la fitta ragnatela di aziende che appaltano e subappaltano tra di loro rende impossibile il recupero del dovuto”.

Se il precariato affligge ormai tutti i settori lavorativi, minacciando di diventare perenne, di fronte al caso dei promoter bisogna constatare come al dramma di un lavoro precario si aggiungano abusi davvero senza fine.

Per questi motivi i promoter cercano di fare fronte comune unendo le proprie forze, come avviene attraverso l’associazione Promocratica, sul cui sito rivolgono un appello affinchè si possa “fare di questo lavoro una professione: vogliamo farci riconoscere come categoria professionale con tanto di contratto nazionale”. L’obiettivo è quello di regolamentare il settore, favorendo l’incontro tra i promoter da un lato e tra gli stessi e le agenzie dall’altro.

Consapevoli del fatto che ignoranza e isolamento avvantaggiano gli abusi delle agenzie “cattive”, gli associati alimentano le discussioni sul forum tra i lavoratori, che hanno così modo di confrontare le loro esperienze e di ottenere consigli, soprattutto legali, dalle cosiddette “consigliere” ( le associate più esperte ).

Si apprende in tal modo come alle malcapitate promoter, le più vessate della categoria, accada di tutto. Ad esempio G. chiede allibita se sia normale quanto le è avvenuto (“il lavoro viene retribuito 50 euro per 8 ore – che di per sè è già poco ma vabbè, ho deciso comunque di accettare – e nelle clausole del contratto c’è scritto che chi recedesse dal contratto con un preavviso inferiore a 7 giorni deve pagare all’agenzia la bellezza di 700 euro) Ovviamente di normale e soprattutto di legale non c’è nulla, e in breve tempo una consigliera le spiega che si tratta di una clausola vessatoria e dunque illegale. Inutile parlare poi di rimborsi spese per pranzi e spostamenti, i promoter rispondono ridendo ai parvenu che ne chiedono conto; innumerevoli anche le discriminazioni di trattamento, come quella esistente tra chi riceve la maggiorazione del 30% per aver lavorato in un giorno festivo e altri invece che non ne hanno mai neppure sentito parlare.

In questi giorni si fa un gran parlare di “macelleria sociale”; si è pronti a scommettere che espressione suona molto familiare ai promoter d’Italia, manfredoniani compresi.

20 commenti su "Nel girone infernale dei promoter dei supermercati"

  1. Gent.ma Lucia, sono una delle tante promoter Pugliesi, che per fare gavetta in principio ha dovuto sottostare a tante delle cose ingiuste che lei legge sul nostro forum: Promotersonline.
    Mi chiamo Maddalena, sono promoter da 11 anni, Associata e Consigliere per la Puglia. Mi sento lusingata che una giornalista s’interessi ai problemi di noi promoters, e a nome di tutta la categoria, maschile e femminile, giovani come lei dice, e meno giovani come me, ma con un pò di esperienza in più, la ringrazio per questo bellissimo omaggio che ci ha fatto.
    Quanto lei scrive, è tutto vero, così come è vero che Promocratica può fare molto per la categoria, ma quello che manca, purtroppo è anche un pò di fiducia da parte delle promoters più giovani che ancora non decidono di prendere al volo il treno, quello che passa una sola volta nella vita: Promocratica, dando un senso a tutte le vessazioni subite, lottando tutte assieme per i nostri diritti.
    Io personalmente sono stata un pò fortunata, perchè, amando questo lavoro, ho aquisito negli anni molta esperienza, e provenendo anche da un’esperienza da commerciante, ne sono stata facilitata; ma devo dire che, dopo aver deciso di associarmi, le cose sono andate sempre più in salita,e con grande soddisfazione e realizzazione da parte mia, ho lavorato con molte agenzie nuove per me, ma la cosa più interessante, è che mi hanno contattata le agenzie del nord,comiciando così a vedere compensi più alti di quelli che fino a poco tempo prima avevo percepito dalle nostre del sud.
    Tutto ciò che lei descrive dispiace molto, ma c’è una cosa che alla fine fa un pò più male; l’indifferenza e l’insofferenza che il cliente finale ha spesso nei nostri riguardi, mancando di rispetto per il nostro lavoro e la nostra persona, questo se ci notano, si perchè a volte per loro siamo invisibili, oppure siamo li, perchè non abbiamo altro da fare.
    Io penso che il nostro lavoro sia bello, ci da l’opportunità di essere sempre a contatto con la gente,di confrontarci con loro, e se sei brava e socievole, puoi avere cento amiche per un giorno.
    Per questo, le dico ancora: Grazie da parte delle promoters di tutta Italia, ma soprattutto da parte delle Promoters di Promocratica.

  2. Gentile Lucia, sono una promoter del sud, in questo caso della Sicilia, anche qui la situazione come lavoratrice del sud non è per niente diversa dalla Puglia, le agenzie del territorio siciliano pagano una miseria per otto ore di lavoro, indifferentemente se sia un giorno feriale o festivo, per la maggior parte delle agenzie non esiste un contratto, sono pochi i casi in cui viene stipulato un contratto, in questo caso solo per rispettare le regole del punto vendita e non per volontà dell’agenzia; si lavora solo se si è disponibile a qualsiasi spostamento senza una quota anche minima per il rimborso spese.
    Per noi promoter il pagamento è una rincorsa dietro le agenzie, molte volte devi sollecitare e andare di presenza per ricevere il tuo pagamento che avviene dopo due mesi, molte volte aumentano i giorni per ricevere il pagamento che avviene a sessanta giorni da fine mese, quindi chi ha lavorato i primi del mese deve aspettare che giorno 31 del mese per iniziare a contare i 60 giorni per la scadenza del pagamento, nonostante i lunghissimi giorni che devono passare può succedere che manca sempre qualche euro per una loro dimenticanza e in questo caso si aspetta il prossimo pagamento per ricevere il resto della quota.
    Il lavoro di promoter come ha scritto una mia collega qui è un bellissimo lavoro perché ci permette di conoscere tanta gente, di confrontarsi e di imparare, una qualità delle promoter è che siamo delle persone molto allegre, disponibili e che abbiamo molta pazienza soprattutto con i clienti che non sempre sono disponibili ad ascoltarci anzi sono molto diffidenti e a volte anche un po’ sgarbati.
    Il nostro lavoro agli occhi di tutti sembra molto semplice ma in realtà non è così, stiamo otto ore al giorno ferme nella nostra postazione, con il sorriso, dobbiamo dire tutte le caratteristiche del prodotto in pochi minuti per non far perdere molto tempo al cliente, abbiamo molte responsabilità sulla merce che c’è consegnata (omaggi, buoni sconto, prodotti per la dimostrazione), dobbiamo lavorare sempre in diversi posti con un personale sconosciuto e che non sempre ci accettano benevolmente.
    Termino col dire che spero che questo lavoro un giorno ci sia riconosciuto al 100% dandoci gli stessi diritti di qualunque altro mestiere.
    Saluti

  3. Mi chiamo Aurora e sono promoter da circa 9 anni dopo esperienze in attività privata! Non sono brava a scivere, quello che posso dire è solo concordare con Maddalena su TUTTO!!!!
    Per noi promoter,non è per niente carino vedere i clienti girare l’angolo non appena ti notano, quasi come fossimo appestate…
    In fin dei conti facciamo solo il nostro lavoro!!!!
    Noi proponiamo, sempre cortesemente, il cliente è libero di accettare o no le nostre offerte…non obblighiamo nessuno ed abbiamo sempre un sorriso, anche se non sentiamo più i piedi!!!
    Senza contare di tutti i problemi relativi alle meccaniche che spesso e volentieri ti vengono cambiate e devi telefonare all’agenzia per avvisarli, altrimenti puoi incorrere in sanzioni!!!!
    E le chiamate non ti vengono rimborsate, quindi sono sempre spese a nostro carico!!! Poi magari manca il prodotto o gli omaggi…E’ vero, alcune agenzie chiamano il venerdì mattina per sentire se tutto è regolare, ma davanti ci troviamo ancora il pomeriggio e la giornata del sabato, e spesso in questo lasso di tempo sorgono gli inconvenienti!!!!
    Ringrazio per il
    Suo interessamento al nostro lavoro e per darci la possibilità di intervenire!!!!

  4. Gent.ma Lucia,
    mi chiamo Ilaria e sono una promoter del Nord, io lavoro con e mio marito durante la settimana, abbiamo un negozio di materiale elettrico ed idraulico, ho ripreso questo lavoro prima perchè adoro stare in mezzo alla gente e secondo perchè per ora con il negozio non ci campiamo in due, quindi ho deciso in questo modo di incrementare le entrate.
    Approvo in pieno quello che hanno detto le mie colleghe.
    Quello che posso aggiungere io è che stampiamo una quantità di carta per il report finale da far firmare e timbrare o per imparare al meglio il tipo di promozione che dobbiamo andare a fare, ed anche in questo caso, non ci pagano le agenzie. Ultimamente ad alcune mie colleghe hanno cancellato delle promozioni e loro si sono trovate a dover correre come delle pazze per cercarne altre, vi sembra giusto? Magari avevano dovuto rifiutare altri lavori perchè erano convinte che la promozione si sarebbe svolta.

  5. E’ vero che:
    1) le chiamate non vengono rimborsate (tanto che ci vorrebbe una tariffa amica o flat per chiamare le agenzie), spesso i pasti non vengono rimborsati (dipende dalla serietà dell’agenzia), raramente vengono rimborsate le spese di trasporto (anche qui dipende dalla serietà dell’agenzia), a volte neanche le spese sostenute dietro richiesta dell’agenzia vengono rimborsate (vedi spese postali o altro: mi sono capitate agenzie che ci hanno provato a non rimborsarmeli?), ho visto contratti con l’articolo del codice della strada al posto di quello della collaborazione occasionale (perchè nè di contratto a progetto nè di contratto a chiamata si tratta, ma il più delle volte di una collaborazione occasionale, il contratto a progetto è già una fortuna). Molte di noi, che fanno le promoter in maniera quasi costante, e non sono più giovanissime si sono dovute “reinventare” e “rinascere” così. Ci sono alcune di noi che lo fanno mentre studiano, altre per un po’ dopo che si sono laureate mentre cercano di meglio, è un mestiere non mestiere in pratica. I contributi non vengono versati perchè nella maggior parte dei contratti, quando ci sono, è previsto che al superamento della soglia che prevede l’iscrizione alla gestione separata Inps, che sia con unico committente o con una pluralità di committenti, l’agenzia in questione non ti richiamerà più. Quindi nessuna tutela previdenziale, salvo che la promoter non decida di versare volontariamente i contributi. Io, di mio, e non per questioni di pignoleria, ho cominciato a leggere tutti i contratti prima di firmarli e, tendenzialmente, senza contratto, non lavoro. Spesso succede di dovere ricordare alle agenzie che il termine per il pagamento è scaduto (a volte ci sono contratti dove il termine di pagamento non è chiaramente indicato, e qui inviterei tutte a non firmare), e talvolta siamo costrette a ricorrere alle maniere forti (perchè, le stesse agenzie che inseriscono penali da capogiro, senza per questo volere fare di tutta l’erba un fascio, poi quando devono pagarti devono essere magari sollecitate e non poco): quindi ipotizzare all’agenzia di mandare ispezioni da parte della Guardia di Finanza o dell’Ispettorato del Lavoro se va bene al primo tentativo, raccomandata a.r. di messa in mora se non va bene con il metodo precedente, se non basta questo ricorrere davanti al Giudice di Pace per ottenere il compenso (per fortuna fino ad un certo valore di causa non serve la presenza di un avvocato). Le agenzie che ti spediscono la certificazione per la dichiarazione dei redditi sono pochissime. A volte capita che le attività promozionali ti vengono assegnate e tolte ancora prima che tu firmi il contratto, o a volte, tolte mentre tu stai già svolgendo il lavoro per tutta una serie di ragioni che non sto qui ad elencare. E poi c’è la differenza dei compensi fra Nord e Sud, e non credo che le agenzie al Sud siano pagate di meno, visto che presumo esista un tariffario per le loro prestazioni. E questo è quello che ho visto personalmente e/o sentito tramite le ragazze e i ragazzi del sito promotersonline, che fa capo all’Associazione Promocratica.

  6. Mi chiamo Cristina sono di Torino è da quando sono in promocratica che dico che ci sono differenze di pagamento tra nord e sud,pazzesco.
    Sono promoter da 8 anni a me chiamano poco perchè boh???Poi vado al super e ci sono quelle che hanno la pensione e lavorano o quelle che non hanno bisogno perchè te lo ticono e le vedi li in piedi,poi le trovi che fai la spesa la venerdì e ti dicono te non lavori????
    Io stavo facendo una lunga promozione per Body Spring e ho fatto fine marzo e aprile poi mi hanno tolto le giornate,perchè secondo il capo area vendevo poco e le grandi farmacie 4,non erano contente le altre si.
    Così ho perso le giornate di maggio e giugno.
    Ti avvisano all’ultimo a volte e perdi tutto come a Natale,disdetto il 4 dicembre per il 5,chi ti vuole più????Già tutti impegnate,noi se disdiciamo il giorno prima paghiamo,loro no.

  7. Mi chiamo Chiara, ho 30 anni, sono piemontese e sono promoter e hostess da quando ne ho 18.
    Come Maddalena, ho tantissima esperienza, e potrei raccontarne davvero di tutti i colori. Anche al Nord ci sono agenzie che fanno le furbe, che, a contratto già firmato, ti annullano le promo con scuse davvero assurde (“La promoter che doveva lavorare con te è senza macchina, allora la porta una sua amica che, già che c’è lavora anche lei. Tu non ci servi più!”), agenzie che non indicano sul contratto il compenso e la data del pagamento, agenzie che che ti mandano il contratto non controfirmato da loro, agenzie che indicano sul contratto una mansione, e ti fanno fare tutt’altro, agenzie che non pagano e ti prendono anche in giro se gli chiedi gentilmente i tuoi soldi.
    Le agenzie che lavorano male non si trovano assolutamente solo al sud, purtroppo; questo malcostume è diffuso in tutto lo stivale.
    Ho l’impressione che, ultimamente, ci siano troppi soggetti coinvolti, anche per una sola giornata di lavoro. Ho fatto un lavoro qualche giorno fa, eravamo uno staff di 4 persone, tutte e quattro assunte da differenti agenzie, con compensi non uguali, istruite al lavoro in modo diversissimo! Almeno il briefing poteva essere uguale, no? Non si capiva chi dovesse fare che cosa…
    Chi ci rimette siamo sempre e solo noi hostess e con così tanti intermediari, che devono portare a casa la loro fetta di torta, i costi aumentano in modo vertiginoso, i soldi si perdono per strada, noi riceviamo compensi sempre più bassi e se il pagamento è in ritardo, le varie agenzie si “passano la palla” e nessuno ci paga.
    Sono davvero così lontani i tempi in cui chi organizzava l’evento reclutava le hostess, o al massimo si rivolgeva ad una e una sola agenzia?
    Meditate gente, meditate…

  8. Ciao Lucia, grazie per l’articolo mi chiamo Daniela, sono promoter da otto anni, abito in Friuli sono associata promocratica perchè credo fermamente in questo lavoro e spero che venga riconosciuto questo lavoro dallo stato italiano. Ho diverse esperienze come promoter sia nel campo alimentare che negli elettrodomestici, in farmacia. Posso dire una cosa mi dà veramente fastidio che certe coordinatrici critichino aspramente certe agenzie serie (che tra le altre pagano più di loro) solo perchè non hanno la possibilità di passargli promoter. Perdona questa frase mi riferivo al fatto che certe agenzie lavorano tramite coordinatrice e quindi a te restano pochi soldi non mi posso lamentare dei soldi che mi danno perchè mi ritengo fortunata confronto la gente del sud ma che come rimborso spese ti diano solo 2 euro dopo che per andare a lavorare devi farti 25+25 km questo non lo trovo giusto e poi le stesse agenzie non ti facciano nemmeno il contratto anche se occasionale e poi si dimenticano pure di pagarti quando li va in comodo a loro dopo mille e mille telefonate e minacce ringrazio il sito che ci da la possibilità di avere un supporto quando queste agenzie fanno i comodi loro. Grazie mille per questa possibilità che ci dai

  9. ciao Lucia
    manco da questo sito da un po di mesi anche se sono associata con quota da rinnovare tra breve sperò….
    Mi chiamo Lorena.
    volevo solo appoggiare chi sopra di me ha scritto.
    xchè mi sembra hanno già scritto tutto ciò che è essenziale dire.
    ed io non voglio essere ripetitiva
    grazie mille

  10. Mi chiamo Claudia e sono una promoter ligure. Mi lamentavo dei miei 41-42 euro ma devo ritenermi fortunata, 25 euro per 8 ore di lavoro è uno scandalo. Anche perché le agenzie prendono un bel po’ di soldi e a noi danno veramente una miseria.
    Grazie Lucia per quest’articolo.
    Claudia

  11. Ciao Lucia,
    sono Angela e sono di Manfredonia (quindi presumo tua compaesana).
    Faccio la promoter da ormai 10 anni, per cui l’esperienza che ho è abbastanza diversificata nel campo.
    Nel lontano 2000 ho iniziato questo lavoro semplicemente per sostituire un’amica ed ora, invece, mi ritrovo a doverlo fare ogni fine settimana, essendo che sono laureata, ma, tuttavia senza raccomandazione… quindi mi devo accontentare di questo lavoro.
    Ho iniziato con molto entusiasmo, e molta gioia…
    Nel corso degli anni l’entusiasmo che avevo purtroppo è andato via via scemando, a causa delle lotte che faccio quotidianamente con le agenzie per avere il pagamento, pagamento, che tra l’altro mi spetta a fronte di una prestazione di lavoro che io ho eseguito, e, invece, le agenzie fanno comparire questo pagamento che ti devono effettuare quasi come un favore che ti stanno facendo in quel momento in cui loro sono prese da mille cose e vengono quindi da te disturbate.
    Quando invece, ti telefonano loro per avere la tua disponibilità sono tutte dolci e ti mandano tanti baci e bacini.
    Ma fatemi il favore di essere coerenti in tutto e per tutto e non solo quando dovete coprire il punto vendita.
    Ovviamente, non faccio riferimento a tutte le agenzie, perchè per fortuna ci sono le agenzie del Nord che sono tempestive nel pagamento.
    Mi riferisco alle agenzie del Sud…
    Secondo me la rovina, sono anche molte ragazze che per quattro soldi vanno a lavorare, magari lo sò, lo fanno per necessità,non stò qui a criticarle, però le agenzie poi sulla scia di tali ragazze sottopagano tutte.
    Purtroppo, per far cambiare qualcosa credo che si dovrebbe creare un disservizio da parte nostra, tipo quello del pagamento, ma per fare ciò dovremmo essere tutte unite e dire di nò all’unanimità a 31/36 euro per 8 ore di lavoro pagate dopo 4/5 mesi.
    Ti ringrazio, in primis, per l’articolo che hai qui esposto, e in seconda analisi, da veterana, non posso far altro che condividere pienamente le varie problematiche che affliggono il mondo delle promoter.
    Spero che molto presto le cose possano cambiare a nostro favore, anche se ne dubito aspramente, considerato che negli ultimi 10 anni sono cambiate molto poco, se non, in alcuni casi, peggiorate.
    Vorrei scrivere tante e tante cose, ma credo, che molte ragazze, come me, queste cose già le sanno e soprattutto le provano…
    Grazie Lucia per l’articolo.
    Cerchiamo tutte insieme di lottare e soprattutto cerchiamo di andare a lavoro con un sorriso vero e raggiante, e non con un sorriso che viene eticamente imposto dalle agenzie e che magari dietro cela tanta rabbia.
    Grazie Angela.

  12. mi chiamo Magda e sono una promoter della Valtellina, in provincia di Sondrio, da 3 anni.
    in questa zona è molto difficile lavorare direttamente per le agenzie, quelle che riusciamo a farlo siamo un gruppo ristretto che ha capito un po’il meccanismo, il resto di noi si trova a fare i conti con una referente che minaccia e gioca con nostro lavoro creando malumore e scontentezza.
    io mi occupo sopra tutto di taglio e peso, perche è un tipo di promozione ancora libero nella zona, dove si riesce bene a lavorare direttamente per le agenzie e alle volte per il cliente.
    i nostri compensi sono di minimo 60 euro a giornata per 8 ore, ma il lavoro è molto duro, perche non si tratta solo di vendere ma anche di preparare, tagliare, prezzare ecc il prodotto di salumeria o formaggio promozionale.
    è un lavoro diverso perche devi avere occhio per sistemare la merce, cercarla nelle celle quando finisce, guardare le scadenze ecc, ma a sua volta è sempre un sfida che mi piace raggiungere e portare a termine.
    per le altre promozioni ho dovuto sempre lottare di piu di altre persone, perche in molte occasioni le agenzie non cercano la persona solare e capace di vendere, ma una ragazza giovanissima e magrissima che ci stia dentro alla divisa, quindi essendo un po’ “fuori taglia” e non giovanissima, devo sempre dimostrare di piu, ma con gli anni mi sono guadagnata la fiduccia delle agenzie e delle mie colleghe con le quali mi confronto e imparo sempre.
    questo lavoro mi piace, perche mi fa sentire bene.
    è un lavoro che posso gestire insieme a una casa e 2 figli soddisfacendo anche le loro necessità.
    stare in mezzo alla gente è fantastico, ed è vero che molti clienti ci trattano male, ma in altre occasioni si impara anche qualcosa di altre sconosciute persone

  13. IO faccio questo lavoro da poco per ora mi è stata pagata solo una giornata.
    La retribuzione in effetti è un pò bassina dai 40 ai 45.Per quanto riguarda i fogli dei report e del contratto io non li stampo mai,faccio le foto e le spedisco tramite email così almeno risparmio qualcosa.

  14. …e bla bla bla..ma e’ mai possibile che non si arrivi mai ha parlare delle soluzioni? Come vediamo ci sono gia’ delle associazioni dei promoter. Bene, allora offrite direttamente ai super mercati e alle aziende la vostra opera. Dite a chi non e’ ancora associato di di unirsi, ma non con la logica dei sindacati..bastardi! ma come persone in affari che offrono la loro professione trattando direttamente con il cliente. Per le agenzie che non pagano o che pagano male ce’ sempre il manganello. Signori, il sistemna siamo noi, ad ogni azione ci deve essere una reazione all’altezza..e basta fare i precari! Chi ve lo deve fare il mercato? Chi vi deve creare il lavoro? chi vi deve dare giustizia? Chi? Altri tubi digerenti, come voi che per vari motivi, spesso disonesti e mafiosi che abusano della vostra piagnoneria, ignoranza, dei compromessi, e il vostro assoluto stato di confusione su i diritti e doveri. Per 20 anni la maggioranza degli elettori (80%)ha confermato l’esistenza di questo parlamento, senato, presidenza della repubblica, adesioni suicide ai sindacati, elegenndo affaristi e deviati sessuali… E allora di cosa vi lamentate. Quando si apriranno le urne, se si apriranno, andateci a fare i bisogni..

    ad ogni buon conto:”ceterum censeo vaticanem esse delendam!”
    Inoltre: chi controllera’ i controllori?

  15. faccio la promoter da molti anni, quest’anno e’ successo che, io e altre promoter d’Italia non siamo state pagate dall’agenzia con cui da sette anni abbiamo lavorato per venti gionri consecutivi nel periodo di natale per cesti e strenne.Abbiamo la vorato dal 5 al 24 dicembre 2014, arrivati al mese di giugno non abbiamo ricevuto il compenso di 800,00 euro da parte di una agenzia di Torino. Abbiamo contattato il titolare dell’agenzia che ci ha riferito che non e’ stato pagato dalle aziende. Noi abbiamo contattato le aziende le quali ci hanno riferito che al contrario hanno pagato le fatture anticipatamente e che ogni giorno sin dal mese di febbraio ricevono decine di telefonate da parte delle promoter interessate. Il titolare non risponde più . Comunque io ed due mie colleghe vorremmo contattare le altre promoter che hanno lavorato per la stessa agenzia di Torino e che non sono state retribuite. Grazie

  16. Ragazzi e ragazze, agenzia Ge.Co. Animation, in passato conosciuta anche come Ndv Services,di Roma,,,. In 280 aspettiamo da marzo 2015 un pagamento che si ostinano a negarci …

  17. verisismo tutti vs commenti. oggi è anche peggio chiamate on line … e se ne fregan se uno per ani nonostante sfruttamento sott pagamento ha dato il massimo… assegnan lor per preferenze..e nn solo uso della propria macchina … x settore it e non solo corsi assurdo obbligatori con sottil minaccia di nn farti lavor se nn può farlo.( senza dener presente che giustamente data situazione crisi molti han altre agenzie o chi fortunato lavori partime .. pecui nn si posn prender giornate ..)… corsi on line che sarebber soluzione anche questi a doc. obligoa questionaria a risposta manco fossimo a scuola .. e alcune agenzie pagan addirittura 60 giorni. non solo rapportini perfetti se nn ti pagan… foto che priam ho poi qlcuno ci creerà problemi per laprivacy giustamente.. foto ftte con ns celellulari . msgs inizio fine .inserimento entro giornata successiva report se non ti pagan…..e x giunta a spese ns li dobbiam pur spedir. se pi foto non son a doc .. ti cazzian pure…. questo è approfitar della situazione attuale di non lavoro . sfruttar persone… pagamenti al 15 del mese se ti va ben , sfruttamento auto celluari che devon esser Smart ,se no sei limitato per lavorar,assurdo…. .. assurdo che nessun autorita intervenga … contratti a chiamata nn son contratti son sfruttamento e la faccia cela mettiam sempre noi .e non solo poi di mandan mistery che ti controllan. giorno dopo giorno ….. . e poi assurdita orai dal 10 .. dovrebebr esr al apertura a.ltro che alle 10… .

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