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Ritiro Cigd per terapisti Onlus Padre Pio: attesa per responso del CdA

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
27 Novembre 2010
Manfredonia //

L'ass.E.Gentile (St)
L'ass.E.Gentile (image: lanotiziaweb.it)
San Govanni Rotondo – PASSO avanti ma ancora incertezza per il ritiro della Cassa integrazione in deroga per i circa 400 lavoratori della Fondazione Centri di riabilitazione Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo (in provincia di Foggia). Ieri, giovedì 25 novembre, si è svolta un importante tavolo in Regione, alla presenza della direzione generale dell’ASL, della direzione amministrativa e sanitaria della fondazione di San Giovanni Rotondo, su volontà degli assessori alla Sanità e al Welfare regionali, ma si dovrà attendere la prossima (presumibile) riunione di martedì 30 novembre per comprendere le volontà del Consiglio d’amministrazione della stessa fondazione dei centri di riabilitazione di San Giovanni Rotondo.

IL TAVOLO DI BARI: L’ASS. GENTILE “SPINGE” PER IL RITIRO DELA CIGD – Al termine della discussione in Regione, durante la quale si è parlato delle “difficoltà economiche e lavorative” della Onlus di San Giovanni Rotondo, il management della stessa fondazione ha deciso di proporre al consiglio di amministrazione il ritiro della richiesta di CIG in deroga, in discussione per il prossimo 30 novembre presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia. In base a fonti vicine al tavolo delle trattative è stata soprattutto l’Assessore al Welfare Elena Gentile a spingere per un ritiro della Cig in deroga per i 400 lavoratori della fondazione di San Giovanni Rotondo. Gentile che ha espresso la “propria soddisfazione – in una nota stampa – per il risultato conseguito al tavolo di confronto. L’aver scongiurato l’utilizzo degli ammortizzatori – ha detto comunque l’assessore Gentile pur senza la certezza del ritiro della Cig in deroga – richiesto dalla fondazione a partire dal 22 novembre al 31 dicembre restituisce serenità ai lavoratori e crea nuove condizioni per il futuro. Un ringraziamento particolare voglio rivolgere all’Assessore Tommaso Fiore – ha detto Gentile – il cui contributo ha consentito la conclusione positiva della vertenza annunciata”. Si presume che dietro l’intervento dell’assessore regionale ci siano state le spinte e i consigli di rappresentanti del Pd di Capitanata, interessanti alla vicenda.

Ora tutto passa per la riunione del Consiglio d’amministrazione che si dovrebbe svolgere nella giornata di martedì 30 novembre. I tecnici della fondazione Centri di riabilitazione Padre Pio proporranno infatti al Cda (si ricorda che il presidente della Fondazione d riabilitazione di San Giovanni Rotondo è padre Colacelli, il segretario generale il dottor Mischitelli, presidente ad interim per l’attuale situazione di crisi fino al 31 dicebre 2010, mentre il presidente da sempre a vita e fondatore del centro è Padre Michele Placentino), dopo l’incontro di giovedì in Regione di ritirare la richiesta della Cigo. Ma allo stato attuale delle cose non si può ufficializzare – nonostante la predisposizione della Regione su spinte dell’assessore Gentile – un accogliemento del ritiro della Cigo né da parte del CdA della Onlus né degli stessi assessorati regionali.

LA RIUNIONE DI LUNEDI’ 22 – Lo scorso lunedì 22 novembre si era intanto già svolta una riunione alla presenza dell’assessorato alla Sanità e del Welfare, dei rappresentanti della Fondazione e di tutti i sindacati con l’aggiornamento per il prossimo 30 novembre causa l’assenza del presidente della Onlus di San Giovanni Rotondo. Difatti, nessuno dei rappresentanti della Onlus dedita ai servizi di riabilitazione nella Provincia avrebbe avuto la delega per ufficializzare la trattativa. Da parte dei circa 400 dipendenti della Onlus di San Giovanni tanto la speranza di “essere presto informati e rassicurati sul proprio futuro”, quanto la soddisfazione per l’intervento e per le parole pronunciate dall’assessore Gentile. Assessore che si sarebbe infatti impegnata per la vertenza della onlus di San Giovanni Rotondo nonostante le attuali ristrettezze economiche della sanità pugliese, alle prese (si pensi alle ripercussioni subite dalla sanità privata in Capitanata) con l’ennesimo slittamento dell’approvazione – da parte del Governo – del piano di rientro sanitario, con 500 milioni di euro ancora bloccati.

TENSIONE DOPO COMUNICATI UGL – Prima dell’incontro di giovedì in Regione ci sarebbero stati inoltre dei comunicati e delle note stampe da parte dei sindacalisti dell’Ugl che avrebbe originato delle tensioni (e malumori) soprattutto in seno al direttivo della Onlus di San Giovanni Rotondo. Difatti le note stampe avrebbero evidenziato una difformità economica-sociale tra il futuro del direttivo della Onlus e quello dei lavoratori. Note stampe che avrebbero dunque originato un clima di tensione indiretto prima della riunione tenutasi in Regione giovedì 25. Un gruppo di lavoratori avrebbe espresso anche solidarietà ai frati della fondazione dopo la divulgazione delle note stampe citate.

Si ricorda che la Cigo interesserebbe i circa 400 operatori della Fondazione Padre Pio di San Giovanni Rotondo a causa dei “circa 700mila euro di servizi sanitari che la Regione Puglia non sarebbe più interessata ad acquistare” (questa una delle possibilità) con la conseguente riduzione nell’erogazione dei fondi alle strutture sanitarie. Sarebbero 40 i dipendenti della Fondazione Padre Pio di San Giovanni Rotondo a rischio licenziamenti, 22 gli operatori di Manfredonia interessati. La Cigd per le 400 unità della Fondazione Centri di Riabilitazione di San Giovanni Rotondo (con sedi in tutta la Provincia di Foggia e la Bat, con complessivi 500 operatori) doveva partire dal prossimo 22 novembre per durare fino al 31 dicembre 2010. Compreso le 20-22 unità di Manfredonia si tratta degli operatori che prestano servizi di riabilitazione a domicilio per “soggetti con gravi disabilità”, servizi regolato dall’ex art. 26 L.833/78, relativo “ad attività di recupero e rieducazione funzionale attraverso un trattamento globale della condizione di menomazione e/o disabilità“(A Manfredonia il servizio pubblico è offerto al contrario dal Distretto ospedaliero di terapia riabilitativa sito in via Barletta e dal centro Andrea Cesarano di Siponto, centri interessati nella scorsa estate da un piano di trasferimento del personale – Un servizio va specificato che non sopperisce le attività del privato Terapisti traferimento per occupati Distretto di Manfredonia ). Le attività sono organizzate in tre aree, ove si opera prevalentemente sull’acquisizione (abilitazione) e recupero (riabilitazione) delle abilità relazionali, cognitive e motorie. Nello scorso luglio 2010 la Fondazione di San Giovanni Rotondo sarebbe stata già interessata da circa 40 esuberi.


g.defilippo@statoquotidiano.it

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