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“Ero malato e siete venuti a visitarmi”. Giornata mondiale dei sofferenti, in ricordo di Savino Romagnuolo

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
11 Febbraio 2022
Manfredonia // Storie e Volti //

fonte: www.interris.it. Si è celebrata la trentesima Giornata Mondiale del Malato. “Percorriamo il cammino sinodale con i fratelli ammalati, con i sofferenti, con gli operatori sanitari”, spiega a Interris.it fratel Carlo Mangione, religioso camilliano, direttore generale dell’ospedale “Santa Maria della Pietà” a Casoria. Da due anni i Ministri degli Infermi sono in prima linea contro il Covid. La congregazione si rifà al carisma di San Camillo De Lellis vivendo la propria vocazione tra i malati.

L’ 11 Febbraio, ogni anno, si celebra la Giornata mondiale del Malato. Istituita, 30 anni fa, da San Giovanni Paolo II. Prosegue il religioso camilliano: “E’ questo un anniversario importante perché ci aiuta a capire e a prendere maggiormente coscienza del bene prezioso che sono i fratelli ammalati e sofferenti nella Chiesa. Rappresentano la presenza viva di Gesù. In loro Gesù si è identificato. Insieme all’Eucarestia, anche i poveri e gli ammalati, sono presenza reale di Gesù. Sono per tutti noi la strada della nostra santificazione. Opportunità per la nostra crescita spirituale. La nostra familiarità con loro ci fa esercitare la misericordia. Imparando ad essere misericordiosi, come il Padre che è nei cieli“. Quindi “beati voi che avete così buona occasione di servire Dio nel letto del malato” (San Camillo).

Fratel Carlo Magione ricorda “le testimonianze di tanti giovani che nella malattia ci hanno trasmesso pezzi di vita vissuti con coerenza e gioiosa adesione al Vangelo. Solo qualche nome, a titolo di esempio: Carlo Acutis, Chiara Badano, Chiara Corbella, Daniela Zanetti, Savino Romagnuolo, Viviana Lisi e tanti altri”.

 

(www.vivalavitaitalia.org). Savino Ivano Romagnuolo si spense il 3 febbraio 2019. Colpito dalla SLA in giovane età ci ha insegnato a lottare e non perdere mai la SPERANZA e dare un senso comunque di positività alle nostre sofferenze. La crudeltà di una diagnosi infausta che, ti può piegare nel pieno della giovinezza , Savino l’ha trasformata in una sua personale offerta al territorio pugliese battendosi per il riconoscimento della dignità e diritto dei disabili e dei malati con gravi insufficienze senza adeguate assistenze e spesso abbandonati dalle istituzioni.

Savino ha sempre camminato a testa alta e ha sempre portato avanti, sin dal primo giorno della sua “seconda vita” tantissime e importantissime battaglie, una su tutte è quella di sconfiggere la SLA e tutte le malattie neurodegenerative.

tratto da: https://www.vivalavitaitalia.org

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