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UniFg, opera muraria di Viola Gesmundo (foto)

AUTORE:
Gianluigi Cutillo
PUBBLICATO IL:
11 Agosto 2021
Foggia //

Statoquotidiano.it, Foggia, 11 agosto 2021. Un’ opera per esprimere la bellezza e la ricchezza della nostra terra: “Elogio alla terra di Capitanata“, dell’artista Viola Gesmundo, da qualche giorno anima la facciata della Facoltà di Agraria di Foggia, in Via Napoli.

“Potenziare il patrimonio culturale e realizzare un museo a cielo aperto”: un progetto che ambisce a riqualificare la zona periferica del dipartimento universitario, priva di elementi di interesse, avvalendosi della realtà aumentata. Foggia ultimamente sta vedendo nascere opere di Street Art di grande spessore, quest’ultima iniziativa si pone come un altro prezioso tassello in una città che ha sempre più bisogno di arte, cultura e bellezza. Anche l’Università di Foggia quindi ha dato un contributo importante in tal senso: il progetto prevede di essere inserito nel MAUA, Museo Arte Urbana Aumentata.

“Elogio alla terra di Capitanata“, dell’artista Viola Gesmundo

Viola Gesmundo, classe 1987, è un’architetta, illustratrice e streetartist di Foggia. Si laurea a Torino in Architettura, per poi vivere a Parigi e Rotterdam. Dal 2000 si è avvicinata al mondo dell’hip-hop in tutte le sue forme ed è proprio da quel periodo, e grazie all’influenza di quella corrente musicale/artistica, che comincia a realizzare opere sui muri della città in cui la vita l’ha portata. Come riporta “Ossomagazine.com” i suoi murales per interni ed esterni si trovano, infatti, tra Italia, Francia, Olanda e America.

“Elogio alla terra di Capitanata“, dell’artista Viola Gesmundo

Prospetto dell’opera

“Elogio alla Terra di Capitanata” Opera muraria di Viola Gesmundo: L’ opera rientra nel programma STHAR-LAB della Regione Puglia. Por Puglia 20142020-AsseVI-Azioe6.7 –“Procedura negoziale per la selezione di interventidi potenziamento dell’offerta dei bene del patrimonio culturale attraverso la realizzazione di opere e servizi di Street art” , Cartapuglia.

“Elogio alla terra di Capitanata“, dell’artista Viola Gesmundo

AREA: La parete dell’intervento fa parte del Dipartimento di Scienze Agraria, degli Alimenti e dell’Ambiente di Foggia, Plesso I. L’università si situa in via Napoli, 25 (Foggia, Provincia di Foggia), una zona periferica della città che presenta pochi servizi ed elementi di interesse. Si è pensato, quindi, di rigenerare l’area universitaria per renderla meta di tour sulla street art in cui l’edificio universitario può diventare un elemento di un futuro museo a cielo aperto.

OBIETTIVI: La progettazione e realizzazione dell’intervento ha come obiettivo la creazione di un hub artistico che faccia da stimolo fisico e sociale per valorizzare una importante sede dell’università di Foggia, un’università al passo coi tempi, uno spazio accogliente che incoraggi l’esplorazione, la positività e la sensibilizzazione.

“Elogio alla terra di Capitanata“, dell’artista Viola Gesmundo

TEMA: (Dafne, figlia di Gea e del fiume Peneo (o secondo altri del fiume Lacone), era una giovane e deliziosa ninfa che viveva serena passando il suo tempo a deliziarsi della quiete dei boschi e del piacere della caccia, la sua vita fu stravolta dal capriccio di due divinità: Apollo ed Eros. Racconta la leggenda che Apollo, fiero di avere ucciso il mostruoso serpente Pitone, incontrato Eros mentre era intendo a forgiare un nuovo arco, siburlò di lui e del fatto che non avesse mai compiuto delle azioni degne di gloria.

Il dio dell’amore, profondamente ferito dalle parole di Apollo, volò in cima al monte Parnaso e lì preparò la sua vendetta: prese due frecce, una ben acuminata e dorata, destinata a far nascere la passione e che scagliò con violenza nel cuore di Apollo ed un’altra, spuntata e di piombo, destinata a respingere l’amore, che lanciò nel cuore di Dafne. Da quel giorno Apollo iniziò a vagare disperatamente per i boschi alla ricerca della ninfa, fino a quando non riuscì a trovarla. Alla sua vista Dafne, scappò impaurita e a nulla valsero le suppliche del dio che gridava il suo amore e le sue origini divine per cercare di impressionare la giovane fanciulla. Dafne, terrorizzata, scappava tra i boschi. Accortasi però che la sua corsa era vana, in quanto Apollo la stava per raggiungere, invocò la madre Gea, pregandola dimutare ilsuo aspetto che tanto dolore e paura le stava procurando. La madre Gea, ascoltò la sua preghiera e così iniziò a rallentare la corsa della figlia fino a fermarla e a trasformare il suo corpo: i suoi capelli si mutarono in fronde leggere; le sue braccia sil evarono alte verso il cielo diventando flessibili rami, ilsuo corpo aggraziato si ricoprì di corteccia, i suoi delicati piedi si tramutarono in robuste radici ed il suo volto, rigato di lacrime, svaniva nella cima dell’albero. Dafne si era trasformata in un leggiadro e forte albero che prese il nome di LAURO (dal greco dafne = lauro). La trasformazione era avvenuta sotto gli occhi di Apollo che disperato, abbracciava il tronco nella speranza di riuscire a ritrovare la dolce Dafne. Alla fine il dio, considerati inutili i suoi tentativi, proclamò a gran voce che la pianta dell’alloro sarebbe stata sacra al suo culto e segno di gloria da porsi sul capo dei vincitori. Così ancor oggi, in ricordo di Dafne, si è solito proclamare i migliori fra gli uomini, quelli capaci d’imprese esaltanti, con il capo cinto da una corona d’alloro.

“Elogio alla terra di Capitanata“, dell’artista Viola Gesmundo

Elemento importante dell’opera è proprio il riferimento a Dafne, nuovo nome della Facoltà di Agraria. Ispirandosi al mito, l’intervento pittorico in questione, che riguarda la facciata della facoltà, vuole valorizzare la metamorfosi dell’edificio stesso da ex orfanotrofio a università. L’intervento pittorico presenterà i simboli della Capitanata e, nascosti tra gli elementi naturali, rappresenterà degli occhi. L’intervento si modificherà grazie al supporto dell’ AR-Realtà aumentata, basterà scaricare un’app inquadrare il disegno con un qualsiasi device e il lavoro prenderà vita, comparirà una donna, Dafne, tra gli allori, pomodori, grano, olive e cotone. Quindi, reinterpretando il mito greco, la ninfa, contestualizzata in Capitanata, si trasformerà in alloro, spighe, ulivie pomodori. “Elogio alla terra di Capitanata” è il titolo dell’intervento pittorico. Il nome prende ispirazione dalla “nostra terra” il Gargano, dal Tavoliere delle Puglie con i suoi frutti preziosi. È un inno alla positività della nostra terra che, nonostante i soprusi che le infliggiamo con inquinamenti umani, ci ricorda che è sempre tempo di ricominciare a seminare e raccogliere. È un po’ la metafora della vita.

“Elogio alla terra di Capitanata“, dell’artista Viola Gesmundo

Il tema dell’opera è in generale la natura, da sempre portatrice di benessere. Gli elementi naturali come frutti e piante saranno disegnati in grandi dimensioni e con l’utilizzo di texture e pattern, così da invogliare i fruitori ma anche i passanti a fermarsi per esplorare l’opera in tutta la sua lunghezza. Si è scelto questa tema in quanto il prendersi cura della natura e delle piante può essere assimilabile al prendersi cura delle persone.Studi di psicologia e sociologia hanno da tempo identificato una chiara connessione tra arte, cultura e creatività in genere e stato mentale. L’arte è considerata terapeutica ed è molto utilizzata soprattutto in Nord Europa a supporto del percorso di cura tradizionale. Dall’immaginario del sud sisono privilegiati elementi quali il pomodoro, il grano, il verde dei campi e delle distese di ulivi e della coltivazione del riso, dal passato il cotone.

LA SCELTA DEI COLORI: I colori scelti hanno delle connotazioni precise: Il rosso, il colore del tramonto, dei campi di papaveri e soprattutto dei pomodori. Rosso è anche il colore della sofferenza legato alla nostra terra, alle tragedie legate alla “schiavitù” nelle piantagioni di pomodoro dei cosiddetti “schiavi del terzo millennio”. Il verde è quello delle piante e in particolar modo dell’alloro, pianta di riferimento per la Metamorfosi di Dafne, è anche quello del “verde Murgia”, che caratterizza le nostre distese di ulivi, piante secolari uniche al mondo, belle da vedere con i suoi frutti, le olive, dai quali si ricava l’oro della Puglia: l’olio. Le distese di verde nel Tavoliere sono spesso scenari di film anche internazionali. Il giallo è un altro colore che caratterizza la Puglia, il sole che illumina ilnostro cammino, è come una bussola al quale rivolgere sempre lo sguardo anche dopo il buio. Il giallo è il colore della positività e della luminosità anche dopo le tempeste, è il colore delle nostre piantagionidigrano, folte e produttive. Il bianco è il colore del candore del cotone che un tempo si coltivava e soprattutto delle piantagioni di riso, cibo considerato divino, simbolo di fertilità e abbondanza. La coltivazione del riso è un ottimo esempio di quella cultura del territorio necessaria a contrastare gli emergenti problemi ambientali spesso correlati ai cambiamenti climatici. Le risaie grazie al riutilizzo della stessa acqua più volte, rappresentano la coltura che meglio ottimizza l’uso della risorsa idrica con irrigazione tradizionale.

L’opera UniFg, firmata Viola Gesmundo

INTERVENTI: Gli interventi di Street Art interessano/consistono in:

-MURALE sulla facciata, una sorta di copertina dell’università. Il murale darà rilievo alla facoltà e farà subito intendere attraverso l’illustrazione lo scopo dell’edifico. Sarà descritto il concetto di metamorfosi della Capitanata e dell’università. Il blocco in oggetto ha cambiato diverse funzioni nel corso degli anni a partire da orfanotrofio ed infine sede universitaria, fino ad essere modificato con un cappotto in lamiera. Sono stati utilizzate pitture all’acqua con bassa emissione di Composti Organici Volatili (COV) per minimizzare gli inquinantinell’atmosfera.

-Progettazione SEGNALETICA ORIZZONTALE, quindi land-art o arte del paesaggio, che consisterà in una decorazione su pavimentazione dall’ingresso dell’edificio fino all’ingresso del murale, segnerà una sorta di “fil rouge” ed invoglierà le persone a seguirlo per esplorare il contenuto dell’opera nel suo insieme.

-REALTÀ AUMENTATA sulla parete con murale e segnaletica orizzontale. Attraverso questa tecnologia vengono sfruttati i display dei telefoni o device con internet per implementare ilvalore dell’opera.Ildisegno presente nella parte centrale della facciata prenderà vita e si scopriranno informazioni in più con un’animazione fatta ad hoc.

-Inserimento del progetto nel MAUA-Museo Arte Urbana Aumentata

-VIDEO del work in progress ed evento finale come testimonianza del lavoro svolto

A cura di Gianluigi Cutillo, 11 agosto 2021

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