Foggia, 12 maggio 2017. BUON compleanno a Zdeněk Zeman, nato a Praga il 12 maggio 1947. 70 anni candeline per l’allenatore ceco naturalizzato italiano, attuale tecnico del Pescara.
biografia (wikipedia). Zdeněk Zeman nasce a Praga, in Cecoslovacchia, in un quartiere residenziale sulle rive della Moldava il 12 maggio 1947. Il padre Karel era un primario ospedaliero mentre la madre, Květuše Vycpálková, era una casalinga. Sarà lo zio materno Čestmír Vycpálek, ex allenatore della Juventus, a trasmettergli la passione per lo sport.
Dal 1966 al 1968 parte, con la sorella Jarmila, a Palermo dallo zio Čestmír per andarlo a trovare e passare le vacanze estive insieme, ma proprio in questo periodo viene stroncata con i carri armati la cosiddetta Primavera di Praga. Nella notte fra il 20 e il 21 agosto 1968 l’URSS invade la sua patria: rientra, ma un anno dopo, nel 1969, torna in Sicilia alla ricerca della libertà che non esisteva più nel suo paese. Decide allora di trasferirsi e rimanere definitivamente in Italia. Qui otterrà la cittadinanza italiana nel 1975, nonché la sua laurea, all’ISEF di Palermo con una tesi sulla medicina dello sport, con il massimo dei voti. È stato professore di educazione fisica al Liceo Gonzaga di Palermo.
In Sicilia conosce Chiara Perricone, sua futura moglie, che gli darà due figli, Karel, anch’egli divenuto allenatore, attuale tecnico della Reggina in Lega Pro e Andrea. Conosce la donna, all’epoca una nuotatrice, nel periodo in cui è alla guida della società di nuoto Lauria. Zeman ha ispirato il cantautore Antonello Venditti, che nel 1999 ha scritto La coscienza di Zeman, contenuta nell’album Goodbye Novecento.
Nel 2002 si è aggiudicato il premio speciale “Tor Vergata – Etica nello sport” organizzato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e assegnato ogni anno a personalità sportive che si sono contraddistinte per lealtà, correttezza, impegno sociale e lotta al doping. Nel 2009 esce il film-documentario Zemanlandia, con regia di Giuseppe Sansonna.
Viene chiamato giornalisticamente anche il boemo per via delle sue origini cecoslovacche, e Sdengo, soprannome attribuitogli dal presidente del Foggia Pasquale Casillo negli anni di Zemanlandia.