Agostino Iacurci realizzerà due murales sugli edifici di via Montegrappa nel quartiere Ferrovia. La giunta comunale di Foggia lo ha deciso con una delibera il 24 ottobre scorso. Il sindaco Landella ne aveva fatto cenno in estate, durante il tour fra i commercianti di viale 24 maggio, a pochi giorni dal ballottaggio, unitamente ai temi della sicurezza e della vivibilità: “ Questa zona deve tornare ad essere il salotto buono della città , alcuni palazzi ospiteranno opere dell’artista internazionale Iacurci”. Tanto internazionale da non avere un’opera a sua firma in patria, un’assurdità.
A dicembre l’artista, tornato a Foggia per le vacanze di Natale, ha ricevuto dal sindaco una targa “un segno simbolico dell’ apprezzamento e dell’affetto della comunità foggiana- annotò sui social Landella- Agostino, con grande spirito di appartenenza, ha promesso che donerà anche alla sua città uno dei suoi splendidi lavori”.
L’anno scorso, in un’intervista al Corriere della Sera, si parlava dei suoi 50mila follower sui profili social e degli oltre 100mila risultati prodotti dai motori di ricerca, a testimonianza di quanto abbia prodotto in giro per il mondo. Nato a Foggia nel 1986, è romano di adozione. Docente dell’accademia di illustrazione di Roma e assistente allo Ied, risiede a Berlino. Ha esposto in Europa, negli Usa, Russia, Messico, Brasile (in foto alcuni dei suoi lavori esposti a Parigi, Monaco e Nuova Delhi).
Nel mese di luglio a Pesaro è stata presentata la sua mostra sul “De Architetura” di Vitruvio, una visione contemporanea del celebre trattato per un’artista poliedrico- lavora con svariate tecniche e materiali- che si ispira anche alle forme e ai colori del mondo greco-romano. Gli organizzatori del Premio Argos Hippium si sono congratulati con Agostino Iacurci sulla loro pagina facebook: “Siamo davvero felici di apprendere che uno dei nostri premiati, su invito del Comune di Foggia, realizzerà gratuitamente dei murales sulle facciate di due edifici di via Montegrappa. Queste sì che sono belle notizie, dove c’è arte c’è cultura”. Passando da quelle parti (via Montegrappa n.1, n.4/a, n.4/b) potreste essere presi dalla curiosità di sapere quale tema, quale tecnica, quali colori ispireranno Iacurci.