StatoQuotidiano.it, 16 marzo 2023. Dopo diversi mesi il Tar del Lazio si è pronunciato sugli atti, che nell’aprile dello scorso anno portarono allo scioglimento del Comune di Trinitapoli, per presunti condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, ritenendo che sono legittimi.
Dunque è stato respinto il ricorso proposto dagli ex amministratori comunali, con in testa l’ex sindaco Emanuele Pio Losapio.
Quest’ultimo aveva impugnato lo scioglimento del Comune mettendone in risalto, secondo alcune ragioni l’illegittimità, lamentando anche l’omessa valutazione delle azioni compiute dagli amministratori nel contrasto delle occupazioni abusive degli alloggi popolari e nel recupero di un immobile concesso in comodato ad un’associazione poi colpita da interdittiva antimafia.
Il Tar, rammentando in termini generali che “il provvedimento di scioglimento è una misura straordinaria, di carattere non sanzionatorio bensì preventivo, per affrontare una situazione emergenziale e finalizzata alla salvaguardia dell’amministrazione pubblica di fronte alla pressione e all’influenza della criminalità organizzata” ha osservato come “gli argomenti di parte ricorrente non siano in grado di infirmare la ricostruzione e le valutazioni operate dal Governo”.